NB: ti avevo lasciato questa recensione con un altro profilo, ma, visto che sto per cancellarlo, la riposto con questo profilo in modo che non vada perduta.
Ciao mia cara!
Finalmente riesco a passare a leggere qualcosa scritto da te. Avevi chiesto di concentrarci su una delle tue ultime pubblicazioni, quindi la mia scelta è caduta su questa storia dato che i miei occhi sono stati subito catturati dal nome Euron Greyjoy (sì, ho un grande amore per i villan).
La protagonista della storia è Erin, una ragazza che, mentre si trova in una locanda di Braavos, vede nel porto la Silenzio, la nave degli Uomini di ferro. Erin ha il grande sogno di trovare una nave per imbarcarsi, ma l’oste della locanda le consiglia di stare lontana dalla Silenzio, visto che la sua ciurma è composta da persone tutt’altro che raccomandabili.
Ovviamente Erin non ascolta i consigli del oste e infatti, dopo una conversazione piuttosto impepata proprio con Euron Greyjoy in persona, la ragazza accetta di far parte della sua ciurma. Penso che dovremmo avere tutti la sua grinta durante un colloqui di lavoro – alla fine è così che possiamo vedere la sua conversazione con Euron – perché faremmo subito un ottima impressione al futuro datore.
Infatti, una settimana dopo, la Silente approda al porto di Pyke e Euron può finalmente tornare a casa dopo più di nove anni d’esilio visto che suo fratello, re Balon, è appena morto. Al suo arrivo, incontra subito sua nipote Asha, che, ovviamente, non sembra molto sorpresa di rivedere suo zio.
Euron presenta alla sua famiglia Erin come sua moglie di sale: la giovane dovrà dividere le stanze tra con lui, ma almeno nessuno degli Uomini di Ferro alzerà un dito su di lei.
Ho trovato davvero divertente il battibecco finale sulla virtù di Erin.
Qualcosa mi dice che, nel caso fosse ancora intatta, a fine storia non lo sarà più.
Immagino che lei e Euron faranno scintille nei prossimi capitoli.
Come primo capitolo lo trovo molto interessante, capace di lasciare il lettore con quella curiosità che gli fa venir voglia di andar avanti con la lettura.
Il testo è stato scritto molto bene, senza errori d’ortografia o distrazione.
Sono davvero curiosa di andar avanti con la lettura, quindi ti saluto e ti do appuntamento alla prossima.
Sharpey
(Questa recensione partecipa all’iniziativa ‘10.000 recensioni in un anno’ indetta dal gruppo di FB ‘Giardino di EFP) |