Sono passati secoli, credo, da quando ho letto questa storia per la prima volta. Poi, tra una cosa e l'altra, mi sono continuamente scordata di recensirla.
Poi, qualche giorno fa, ho visto la nuova versione, che mi ha ricordato della recensione che dovevo lasciarti forse addirittura da qualche anno... quindi eccomi qua.
Innanzitutto, mi è piaciuta l'idea che qualcuno potesse essersi accorto delle manovre di Palpatine... Avrei voluto tirargli un bel "Tiè, viscidone!", ma probabilmente non è il caso di farlo. In fin dei conti, il fatto che Cory abbia capito la verità non è una benedizione... è un fardello enorme. Come hai espresso benissimo all'inizio del testo, essere a conoscenza di una simile realtà e non poter fare nulla per cambiarla è orribile (alla luce di tutto questo, si capisce bene il senso del detto "Beata ignoranza").
Prima di continuare, vorrei spendere due parole su Cory. Devo dire che l'ho trovata piuttosto originale, come nuovo personaggio. Credo che il tuo merito sia di averla resa non una ragazza che è acida solo ed esclusivamente per mascherare chissà quale tenerezza interiore... Perché no, Cory non è acida per questo (anche se ciò non vuol dire che scavando non si riesca a trovare della polpa tenera); lei è acida principalmente perché è fatta così, e ciò la rende davvero autentica.
Passando alle altre cose che più mi hanno colpito di questa storia, devo per forza citare la battuta di Cory davanti a Mace: “Non avete chiesto la mia opinione quando mi avete portato al Tempio, anche perché avevo circa sei mesi. Be’, adesso so parlare, Maestro Windu, e ve lo dico ora: non voglio diventare un Jedi!”
Ho apprezzato molto anche il modo in cui sei riuscita a caratterizzare anche personaggi che restano sullo sfondo, come Hermione e il buon vecchio Dex... Anche se non hanno una gran parte, infatti, non ho potuto che trovarli molto ben resi.
Riguardo ad Obi-Wan che prende le difese di Anakin, devo dire che capisco molto l'ira e la tenerezza di Cory... E devo farti un plauso per la battuta in cui la ragazza paragona se stessa ed Anakin rispettivamente ad un angelo di Iego e ad un Nexu di Cholganna... Il fatto che tu abbia inserito elementi così "starwarsiani" sarà magari un dettaglio, ma è uno di quei dettagli che ci permette di pensare davvero: "Ehi! In questo racconto siamo proprio nella galassia lontana lontana", quindi hai tutta la mia stima.
Devo dire che io tendo a schierarmi dalla parte dei Jedi, e perciò non sono molto in linea con l'opinione che Cory ha dell'Ordine... Però mi è venuto quasi da ridere, quando lei afferma che il Consiglio non ne azzecca una da tempo. Sai, di fronte all'amara verità, i casi sono sempre due: o si ride o si piange, e non avendo fazzoletti a portata di mano ho deciso di optare per il primo ;)
La frecciata di Obi-Wan riguardo al fatto che se lei fosse rimasta avrebbe potuto cambiare le cose mi ha colpito, perché porta ad una delle grandi domande della vita (?). Se un posto non ti piace, è meglio levare le tende o restare per migliorarlo? Non sono del tutto convinta che sia davvero applicabile al caso di Cory, ma mi è sembrato in linea col carattere di Obi-Wan, fare una frecciata simile... Temo che non sia molto chiaro quello che intendo, ma (SIGH) l'ora tarda non ha pietà del mio cervello.
Facendo un tuffo nel passato, è adorabile l'immagine di Obi-Wan come un bambino smanioso (e ho riso per due ore del suo essere segretamente terrorizzato di venir sbattuto chissà dove a coltivar verdura per il resto della vita... Come biasimarlo? X°D)... E qui si avvia un'introspezione dove, penso, si veda al meglio la parte più intima di Cory, quando dice che forse le piaceva l'attaccamento di Obi-Wan ad un sogno - mentre lei, sogni, non ne aveva avuti mai.
Nel ricordo del loro addio, mi ha colpito il paragone coi granelli di polvere. Dà sia un'idea di impotenza (i granelli di polvere, in fondo, vanno dove li porta il vento), sia l'idea di quanto siano piccoli due bambini di fronte alla vastità dell'universo.
Lo scenario in cui Cory espone all'amico tutto ciò che ha capito... Be', è alquanto lugubre, con gli edifici incombenti, il marciapiede rovinato, persino quel grido lontano... Il modo in cui Cory tira fuori una dopo l'altra le sue intuizioni mi ha fatto provare un'empatia quasi dolorosa... Perché qui emerge di nuovo l'impotenza, nel modo in cui lei non riesce ad evitare di mettersi a piangere, perché sa già che Obi-Wan non le crederà, sa già di non poter fare niente perché la disgrazia accada.
L'addio tra i due amici è triste e amaro al punto giusto (in qualche modo, mi ha spezzato il cuore il modo in cui lei gli dice "Vedi di non farti ammazzare"). E be', non nasconderò che l'angoscia mi piace (parlando di fanfiction, sono piuttosto masochista), ma non mi è nemmeno dispiaciuto farmi risollevare il morale dalla spiegazione semiseria finale XD
Comunque, altro dettaglio che mi è piaciuto è stato quello del nomignolo Ben con cui Cory chiama Obi-Wan. (LOL, non ha tutti i torti nel dire che il nome Obi-Wan Kenobi sia cacofonico XD)
Oh, be', prossimamente (il ché, dati i miei centomila impegni, potrebbe anche voler dire tra tre mesi D:) aspettati di vedermi comparire anche nella versione col finale romantico ;) Vederli unicamente amici non mi dispiace (anche perché, in linea di massima, preferisco i rapporti di amicizia a quelli amorosi... magari è strano, ma li trovo più intriganti), ma sono curiosa di leggere come li hai gestiti nel finale alternativo.
Quindi, complimenti per la storia e au revoir!
P. S. Quasi dimenticavo. Una svista nella frase: Ma ancora di più, mi bruciava la consapevolezza che nemmeno all’unica persona che consideravo amica in quel luogo, non avrei mai potuto parlare apertamente di tutta quella valanga di riflessioni per non coinvolgerla in quello che, sempre più chiaramente, si delineava come un piano di fuga. (Dato il "nemmeno", direi che il "non" andrebbe tolto, no?) |
