Tralasciando il pietoso fatto che io stia recensendo oggi, 13/06/14, possiamo dare il via a questa recensione.
Macciao Hitsu, come stai? L’estate è per me la benvenuta, con il suo caldo afoso…
Ma ciò non importa ai due innamorati, che vomitano arcobaleni everywhere perché credono di sposarsi. Ma arriva Don Gano, con la sua faccia da pesce (nella mia testa il volto di Gackupo è un pesce, compatiscimi), e dice loro che il matrimonio non s’ha da fare.
Poveri i nostri due protagonisti, che adesso vomitano tanti arcobaleni grigi e pieni di tristezza (sorvoliamo anche sulla mia salute mentale questa sera).
Però non tutto è perduto! Sappiamo che quel Don Rodrigo – problema principale del matrimonio di Rina e Leo - può essere sistemato da un Zaccagarbùj, come consiglio dalla dolce mammina di Rina. A proposito, il nome Mea mi piace molto. Lo trovo dolce, simile a Mia, ma ancora più carino.
Allora Leo inizia un’avventura in cerca di questo avvocato. E… il capitolo si conclude con la dolce Claudia.
Questo capitolo mi ha fatto davvero catapultare nel seicento, grazie a tutti i modi di fare dei personaggi, è pieno di emotività da parte dei protagonisti. Come al solito, un gran bel lavoro. Perdona questa recensione stentata e misera, ma la mia testa non è al suo posto in questi giorni (perché, lo è mai?).
A presto ♥ |
