Recensione premio per "Flashiamo! - III edizione"
Non vado matta per la Tom/Harry, ma tu sei riuscita a farmi amare questa storia. Sì, ci hai decisamente visto giusto quando me l'hai consigliata. Posso dire di no a una storia in cui i sogni, così magnificamente gestiti, sono messi in primo piano? Posso dire di no a una storia in cui Tom, uno dei miei personaggi preferiti, è caraterizzato così magistralmente? Sul serio, è p-e-r-f-e-t-t-o. Algido, seducente, calcolatore, un'anima intrappolata che nasconde la smania di liberarsi e un'ira graffiante sotto strati di bugie. Il tuo Tom qui è sempre abile con le parole e i gesti, è sempre irresitibile.
“Diresti che gli squali sono cattivi, Harry?” lo interrompe, serafico, “O i ragni, magari... O certi grappoli di bellissimi e letali fiori tropicali... Diresti che sono malvagi?”
Adoro. Adoro l'essere oratore di Tom e il modo in cui l'hai reso qui è semplicemente magnifico. Geniale l'idea di scinderlo da Voldemort, di guardarlo come un'entità separata, bloccata nel passato, reclusa contro il proprio volere. A conti fatti è vero che Tom e Voldemort sono due personaggi che agiscono diversamente, ma geniale è il modo in cui hai dato centralità a questo aspetto, il modo in cui l'hai sfruttato nei confronti di Harry. Non credevo che sarei mai riuscita a trovare credibile un Harry che si lascia irretire, ma hai saputo giustificare il suo cedimento. Tom attacca Harry quando è più vulnerabile, nei sogni, mentre indossa il medaglione, mentre arranca nel buio, mentre crede di non potercela fare, mentre non sa cosa e dove cercare per sconfiggere Voldemort. Harry sta vivendo uno dei suoi periodi più bui, dove anche il migliore amico l'ha abbandonato, e il medaglione esercita un'influenza maligna molto potente che, abbinata a tutto questo, è il colpo di grazia. Harry non ha più certezze e quindi per lui diventa possibile anche uno scenario come questo. Persino l'attrazione per questi stessi motivi e per il fatto che ogni essere umano ha bisogno di contatto e calore fisico (figuriamoci in un contesto simile!) ci sta perfettamente. E a tal proposito ho amato questa frase: "cederebbe se Tom sussurrasse *ancora e ancora* che non è altro che un prigioniero" perché quell'"ancora e ancora" in corsivo, nonostante la frase parli d'altro, rimanda al rapporto sessuale. Da questa traboccano il desiderio di Tom di uscire dalla propria gabbia, quello di Tom di riuscire a ingannare Harry, quello che Harry cerca di contenere e il desiderio stesso in senso lato. Il desiderio è ovunque e trasuda nella stessa, inquietante maniera in cui agisce chi lo instilla per vincere la propria preda: è una presenza che c'è anche quando sembra addormentata. Ho adorato anche il modo in cui "ogni verità è una bugia" si ritorca comunque contro Harry. Nonostante lui non volesse farsi ingannare, sono state proprio le sue azioni a renderlo parte attiva di questo concetto.
Vogliamo parlare del modo in cui hai studiato il tutto per associarlo al canon? Ho letteralmente fatto le fusa con quel:
"Fallo tu. Devi farlo tu."
La voce è arrochita, strozzata in gola – non vuole, non vuole, non vuole.
Non credo siano necessarie altre parole, perché fanno tutto da sé.
Ho amato tantissimo questa storia - la struttura, la trama, le immagini, le caratterizzazioni, l'intreccio col canon.
Un'ultima nota: essere una Dramione accanita ha peggiorato le mie condizioni col passare del tempo, ogni pretesto è buono per ridere di Ron, e quel "sente Ron arrancare" mi ha uccisa! Non so se fosse voluto, ma la scelta specifica di questo termine mi è sembrata fatta apposta per sottolineare la sua goffaggine, mi ha fatto pensare a una pecora malferma che segue il pastore mezza stordita e sfinita ahahah!
E sì, Ron mi piace (lontano da Hermione), ma mi piace altrettanto sfotterlo e questo piccolo dettaglio mi ha stesa!
Chiusa parentesi ti ribadisco i miei complimenti. A fine lettura ci sono rimasta male, volevo continuasse... io che ne voglio di più di una Harry/Tom .-.
Domani nevica in rosa ovunque.
Grazie per la lettura! |