Recensioni per
La Figlia dei Lupi
di aduial

Questa storia ha ottenuto 13 recensioni.
Positive : 12
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Veterano
24/10/14, ore 10:02

Recensione per la challenge "L'ondata Fantasy"

Chiedo scusa per lo spentoso ritardo con cui è finalmente giunta questa recensione, comunque...
Ottimo prologo, davvero accattivante e scritto molto bene, senza alcun errore di sintassi o battitura – almeno, io non ne ho notato nessuno.
Non ho da aggiungere altro, essendo questo solamente il prologo, e non vedo l'ora di leggere la continuazione :)
Chiedo ancora scusa per il ritardo, cercherò di migliorare.

A presto! (Si spera...)

RebelYell / _ovest_

Recensore Junior
21/07/14, ore 15:37

Hey, sono Gyll! ^^
Sono solo al prologo e già questa storia mi ispira moltissimo.
Amo le descrizioni, così dettagliate e reali (per un attimo mi è sembrato di essere in mezzo alle macerie e di sentire le grida di terrore) e il tuo stile è perfettamente scorrevole, inoltre non ho trovato nessun errore di grammatica *^*
Migliorarti? Se migliorerai ancora, diventerai più brava di J. K. Rowling!
Davvero complimenti, vado subito a leggere il prossimo capitolo! <3

Recensore Master
04/07/14, ore 21:12

Ok, ho letto tutto il capitolo in un fiato. Devo dire che quando ti ci metti sai essere veramente crudele: il massacro all'inizio proprio della storia non me lo aspettavo, però tu l'hai reso egregiamente. Le urla, il panico, i vani tentativi di fuga, infin la rassegnazione che precede la catastrofe, le hai dipinte con grande maestria. L'idea di queste frasi brevi ma concise rende molto bene l'atmosfera carica di tensione e inascoltate preghiere che si è creata tra la popolazione nella fiorente città di Alahrin. Ecco, volevo segnalarti questa frase qui, che mi ha colpita particolarmente:" Era la capitale di un immenso impero e i secoli di vittorie l’avevano resa superba, troppo superba, tutti avevano ormai dimenticato i tempi in cui anch’essa non era nulla di più di una manciata di capanne di fango abitate da poveri contadini e cacciatori." Non chiedermene il motivo logico, ma l'ho trovata meravigliosa, forse perchè con poche parole hai reso bene l'idea della caducità dei grandi imperi, la loro insolenza nel pensare di poter sopravvivere a tutto e che ormai nulla possa più toccarli.
Mi ha commossa la forza e la dignità della regina che nonostante veda la morte che invade le strade e arriva fino alle sue stanze con le fattezze di suo fratello (dio mio poi sta cosa me la spiegherai!), non si piega, ma anzi, quasi lo sfida in ultimo gesto di coraggio. E infine abbiamo questa bambina terrorizzata che gira per le strade di quella che un tempo era stata la sua amata città, ora ridotta a un cumulo di macerie. Mi ha ricordato Aminta per certi versi e, come mi ha addolorato il suo destino, non ho potuto fare altro che rattristarmi anche per lei che dovrà portare per sempre il peso di quest'orrido ricordo sulle spalle. Bellissimo capitolo, complimenti.
P.s: ho notato alcune ripetizioni nella prima parte. Non sono eccessive però stonano un pochino. Appena hai tempo vedi di correggerle^^

Recensore Junior
27/06/14, ore 14:06

Ciao!
Mi volevi ed eccomi qua, pronta pronta!
Premetto che sono molto pignola (come forse avrai intuito leggendo la mia storia) perciò dovrai fare appello alla pazienza, e scusarmi se la recensione è un pò lunga.
Ovviamente questo tipo di prologo è "vincente", soprattutto se piace il fantasy o i racconti d'avventura, perché domande e curiosità sorgono spontanee: perché una guerra? Perché in un luogo tanto ricco ed espressamente potente viene subita una sconfitta? Cosa cercava Radesh, come si è reso immortale? E così via.
Però credo che sarebbe stato più d'effetto se avessi provato a concentrarti sull'ambiente, più che sui fiumi di sangue e le stragi; mi spiego meglio, se tu mi descrivi e fai immaginare torri altissime, vetrate spettacolari, bassorilievi e statue mentre vengono distrutti, togliendo loro la bellezza e la forza, mi offri un'immagine simbolicamente più forte. Nella scena in cui la bimba si trova da sola in mezzo ai morti e alle rovine credo avrebbe più impatto usare un certo distacco, cioè presentare la situazione dall'esterno: vedi una bambina da sola nel caos, persa, ferita, che piange, ovviamente ne resti toccato più che leggendo nero su bianco cosa prova.
Ovviamente i miei sono consigli, è pur vero che la scrittrice sei tu, magari hai preferito porla così per altre ragioni a me ignote.
Detto ciò, su questo capitolo ti ho stressato abbastanza, passo al prossimo :')
A presto!