Recensioni per
Espiazione
di hapworth

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
04/09/14, ore 17:15
Cap. 1:

'L'uomo della cause perse' è davvero la descrizione di Erwin.
Ma chissà che una non la vinca!
Chissà, chissà :)
Il tuo modo di intendere il personaggio è anche il mio, e l'ho ritrovato compiutamente all'interno della drabble.
Chi dice che non si senta colpevole? Bisogna per forza piangere e disperarsi, per sentirsi colpevoli? Bisogna davvero che tutti lo vedano?
Non credo.
Ci vuole forza, ci vuole anche rassegnazione e, ahinoi, un pizzico di menefreghismo.
Per sopravvivere senza smettere di vivere - e abbandonare il proprio scopo, il proprio sogno (se così possiamo chiamarlo) equivarrebbe a far cessare la vita. Si può sopportare l'idea di aver ammazzato se stessi?
Non saprei, a me già il pensiero appare intollerabile.
Il suo non è un "sacrifico degli esseri umani per raggiungere uno scopo più grande", è un "provo a raggiungere una condizione di serenità per me e per tutti ma lungo il cammino, purtroppo, delle vite vanno perdute. E mi tocca andare avanti, anestetizzare il dolore e andare avanti."
Credo che, anche se Erwin si abbattesse e decidesse di rinunciare, non glielo permetterebbero.
Hanji, Rivaille, l'intera Legione Esplorativa... non glielo permetterebbero :) 
Un abbraccio, alla prossima!
Yume

Recensore Master
10/07/14, ore 17:20
Cap. 1:

Sesta classificata (pari merito) athenachan con “Espiazione”

Grammatica e stile: 9,7/10
- L’unico appunto che ho da farti è lo stesso che ho fatto a praticamente tutti gli altri: la d eufonica che vi chiedevo di evitare (“Ed allo stesso tempo, la sua condanna”) e la mancanza della virgola dopo “ed” (che spero trasformerai in ‘e’, dato che suona malissimo). In aggiunta: “[…]morti su un campo di battaglia, in un mondo senza alternativa” – non sarebbe meglio ‘alternative’? Leggendo e rileggendo la frase, qualcosa ha iniziato a stonare e poi ho piantato gli occhi su ‘alternativa’. Per quanto riguarda lo stile… diciamo che è scorrevole ma non troppo; la drabble non scorre come dovrebbe, esprimendo appena tutto il potenziale che contiene. Vista la sua brevità, una drabble – seppur semplice – dovrebbe dire molto di più anche nella maniera meno complicata. In ogni caso non ho notato altre imperfezioni ed è priva di errori di sorta.
Originalità: 4,6/5
- L’analisi dei sentimenti di Erwin – le sue colpe, le sue decisioni – è buona, mi è piaciuta. Di per sé è originale, forse non come le altre drabble del contest, ma si batte egregiamente. Parole semplici, sentimenti precisi, una sensibilità nascosta di un comandante che deve essere autorevole senza mostrare cedimenti. Sicuramente Erwin è molto più di quello che viene mostrato (nel manga, negli ultimi capitoli, ho notato un approfondimento da questo punto di vista) e mi fa piacere leggere qualcosa di così introspettivo su di lui.
IC: 10/10
- Il comandante Erwin Smith. Lui. Ho letto di lui e ho visto lui in questa drabble. Credo che da questo punto di vista tu sia stata impeccabile, nulla da dire. Si vede che ti piace molto e questo tanto basta – grazie a come hai approfondito i sentimenti di quest’uomo – a darti il punteggio pieno.
Trama: 4,8/5 
- Da un certo punto di vista, la drabble è un po’ confusa, ma rileggendola parecchie volte ho cercato di seguire lo scorrere dei pensieri di Erwin, ciò che cova dentro di sé. Gli esseri umani sono costretti a fare scelte che hanno un costo. Lui lo sa bene, ma non per questo è disposto a tirarsi indietro, vuole lottare contro tutto e tutti anche se sa che non servirà a niente. Ed è questo lottare con la consapevolezza del fallimento a renderlo così come lo conosciamo. E, in mezzo alla confusione, alle scelte, s’intravede lo scopo della drabble.
Giudizio personale: 4,7/5 
- Allora: da una parte l’ho apprezzata, perché ci mostri un Erwin come si deve, ci mostri le sue riflessioni, ci esponi ciò che lui ha dentro di sé e ciò che vuole fare, a costo di sacrificare se stesso e tutti gli altri (anche se fa male, anche se lo nasconde così bene da convincere gli altri che non gli importi di coloro se sacrifica per il bene dell’umanità). Però è umano, e come tale prova emozioni, ed è impossibile che lui non provi niente verso di loro. Tutto ha un costo, però. Lo sa bene.
Passando all’altra parte… eh. Lo stile. Il modo quasi meccanico – ma non voluto, perché cerchi di dare qualcosa e si sente – con cui hai costruito la drabble… no, non mi è piaciuto. Non mi ha appassionata come solo una drabble, con le sue 100 o 110 parole, è capace di fare.
L’unica pecca in un lavoro sentito.

Totale: 33,8 punti