Scusa..?...*alza la zampina* ecco io...non ho capito bene l'universo alternativo di questa storia... è ambientata in un ipotetico futuro steampunk(ma quale stile per la precisione?) e con tutte le conoscenze di oggi e forse anche di piu, o è tipo un futuro vittoriano iper scientifoco ma senza la nostra modernità... si lo so, mi sto facendo venire i complessi, ma oltre questo devo dire che hai scritto un bell'inizio di ff, già hai inquadrato John e sei magnifica nel descrivere la crudeltà della società e i pensieri di entrambe i personaggi fin ora principali(credo sherlock e john), e mi piace e mi spaventa allo stesso tempo la durezza dello stato in cui devono vivere, costretti a fuggire per non essere presi come cavie da un governo terribile, con la consapevolezza di essere al limite e comunque rimanere stabili senza collassare su se stessi....
spero che aggiornerai presto, e che delizierai la nostra fantasia,
           soddisfa la mia curiosità, tua dobbyèunelfolibero. 

^W^ questo capitolo e adorabile!
Non vedo l'ora che descriverai Sherlock!
Ma per john per me sei già a posto così come ora, il capitolo infatti è abbastanza lunghetto!
Spero che aggiornerai presto!

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Ciaoo! Non sai quanto ho amato questo capitolo, John qui è praticamente perfetto, IC e danneggiato/ disilluso al punto giusto :D
La gamba artificiale è un'idea splendida, davvero azzeccata, così come tutta la storia che l'ha portato a questo punto: quando leggo storie distopiche dove ci sono rivoluzionari/ribelli/ecc contro un regime iniquo di solito io sono portata a disprezzarli proprio perché penso sempre che i loro attentati, per quanto mossi da una causa giusta, siano altrettanto crudeli e tolgano la vita a tantissimi innocenti, rendendo il loro ideale quasi un pretesto per la violenza, e il fanatismo che solitamente ne consegue non mi ispira simpatia, qui invece apprezzo moltissimo che John abbia capito il suo errore nell'unirsi a quel gruppo e si rammarichi per quanto fatto, oltre ad aver perso la gamba per colpa delle sue azioni.
Ah un piccolo appunto, forse nella frase :Ciò voleva dire occhi al loro posto, niente più ferite che si rimarginavano da sole, o che non lo faceva proprio, per contrario." volevi mettere facevaNO.
Questo poi mi ha fatto prendere un colpo:"...il momento in cui la sua anima gemella sarebbe morta." Ecchecaz... proprio di questo doveva essere certo?! Io non amo le storie che finiscono male, quindi puoi capire che la frase mi ha abbattuta...
Baci, spero a presto
(Recensione modificata il 11/07/2014 - 12:58 pm)

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