Davvero..wow, sono dal cellulare per questo non farò la recensione che merita questa fan fic, più che fan fic lo chiamare capolavoro, è da settimane che cerco una storia così, premetto che Annie è il mio personaggio femminile preferito di Hunger Games, sei riuscita a trasportare i personaggi ai giorni nostri talmente tanto bene che a metà storia mi sono completamente dimenticata che stavo leggendo una fan fic su Hunger Games ( ed è un complento!).
Ho riletto tutto almeno tre volte e se ti dico che ho pianto è poco, ho immaginato un Annie dei giorni nostri come poteva inserirsi nella società, la ho immaginata proprio così, con pochi amico ma buoni, immersa in un mondo tutto suo e diciamo che mi sono messa nei suoi panni e mi ci sono trovata..
Trovo bellissimo il fatto delle luci e delle persone della luce e di come si collega al lavoro del attuatore, davvero si potrebbe scrivere un libro con questa trama, in poche pagine sei riuscita a trasmettere delle emozioni che non avrei mai immaginato di provare solo leggendo una storia, mi chiedo come mai abbia così poche recensioni.
In conclusione ti dico che amo tutto di questa storia, da trama alla struttura e questo la rende la fan fic che preferisco in assoluto.
Complimenti...sono Senza parole.

Crona_ ♥

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No vabe. 
Confesso, mi voglio fare del male. Leggo le tue storie e piango, senza ritegno. Ma non perché sono pessime (anzi, il fatto che pianga è un buon segno perché se rido è perché ho trovato una storia da distruggere con recensione critica e lì do il peggio di me), io piango perché le tue storie sono perfette! 
La brava Annie Cresta non ha avuto molte scene nel suo universo, ma tu la rendi in maniera così bella, così poetica e così totalmente folle che io spero caldamente in uno spin-off del libro in cui lei sia esattamente così. E quando dico "folle" è perché non ho un altro termine decente, una mia amica mi ha detto una volta di "bambini speciali", e credo che Annie sia così: una bambina speciale. 
La narrazione in prima persona è sempre un esperimento difficile, richiede dimestichezza col personaggio e una dose altissima di autocontrollo e di autocritica (direbbe davvero questa frase? userebbe questa parola?). Non ho trovato una sola frase fuori posto nella tua Annie, è semrpe così coerente, così sulle nuvole eppure così tremendamente ancorata a quello che vede, alla sua realtà. 
Ecco, le stelle. Le stelle di EmmaStarr, che ci sono sempre, anche nel suo nome. Sai, quando hai descritto che le stelle cominciarono a cantare, nel coma di Annie, ho pensato ad una registrazione che si sentiva sempre in estate, alle 14 in punto. Io ero in campagna, e dai campeggi in riva al mare arrivava questa musica (anni dopo ho scoperto che era "Il Silenzio") cantata da un coro che dava a quella terra quasi deserta un'aria magica... ecco, ho scritto questa cosa ma non sono sicura che si capisca quello che voglio dire, questo ricordo! Però la tua descrizione mi ha riportata lì, in cima (no, non era la cima ma si fa quel che si può) ad una mimosa per afferrare meglio quelle note, e ho sentito quasi brillare il cuore di Annie al pensiero delle luci che cantavano e le sussurravano nel blu del coma. 
Non sai quanto condivido e quanto mi piace l'idea che ognuno emani una luce diversa! Sono sicura che sia vero, verissimo, e anche se non vedo mai bagliori particolari mi succede, specie in treno con tante persone, di notare qualcuno diverso. Non saprei dire in cosa. Forse gli brillano gli occhi, o non è addormentato come il resto del vagone. È quel genere di persona in cui Annie Cresta vedrebbe una luce, credo. 
Johanna è perfetta, non ci sono santi! Scontrosa e incazzata col mondo, le frasi con lei sembrano graffi! Complimenti, davvero un bell'IC, anche se un personaggio di contorno in questa trama.
Finnick Odair... accidenti a te, Suzanne Collins, ma proprio lui dovevi far crepare, e senza nemmeno dare al lettore un modo per piangerlo in maniera decente!? Emma, anche Finnick ti è venuto su una meraviglia *w* così innamorato, così dolce, così perdutamente di Annie, pronto a spalleggiarla anche quando il resto del mondo credeva che fosse pazza.
La figura della psicologa l'ho adorata, credimi!! Ti è venuta perfetta, il classico esempio di quelle persone grigie e tristi in cui spesso purtroppo ti capita di imbatterti -.- non capiscono niente e parlano, e pretendono pure di avere ragione. "...che non ero normale non me lo disse più. Non che mi sarei offesa, eh." povera Annie, quanto ti capisco. Se essere normali vuoi dire essere come quella lì mi tengo le mie stranezze, grazie e arrivederci. Visto Emma, ogni tanto parlo pure con i personaggi! ^^ dicevo, la figura della psicologa mi è piaciuta perché resa benissimo, ma mi ha fatto anche paura perché è quel genere di persona che esiste, e che ti puoi trovare davanti in qualsiasi momento. E cercherà di non farti sognare, di non farti credere, di farti tacere, di non farti andare sopra le righe. 
Alla fine il sogno di Annie invece (alla facciaccia tua, psicologa!) si è realizzato, e anche i genitori si sono resi conto che le aspirazioni della loro bimba non erano sbagliate, e si sono arresi davanti alla sua felicità. No! Non piangerò anche scrivendo una recensione, cavolo!!! 
Finisco in fretta se no allago. Perdonami.
La considerazione che ognuna di quelle persone che ora brillano fosse una stella mi ha spezzata, davvero ç_ç è una cosa così dolce e così struggente che non posso fare a meno di emozionarmi ogni volta, davvero! Emma, non posso fare altro che farti miei complimenti anche questa volta. La storia è bellissima, i personaggi IC da morire e la trama delicata e poetica come sempre!!
Bellissimissima!!!!
Un abbraccione
Yellow Canadair

 

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Mi spieghi perchè ho gli occhi lucidi? :')
Questa storia è bellissima, davvero. Vabbè, mi ripeto come al solito, ma che posso farci, se mi piace quel che scrivi e come scrivi?
La Casa delle Stelle... Fantastica, davvero. Specialmente l'ultima parte del Capitolo Verde mi ha emozionata molto:
"Una teoria che mi sono fatta col tempo è che le persone della luce una volta siano state delle stelle, in un altro mondo, in un'altra vita. Delle stelle. E una parte di questa loro identità sopravvive nella loro luce che solo io riesco a vedere. Quindi, come dire, se ti senti vuoto, se hai bisogno di una mano, vieni alla Casa delle Stelle: è anche casa tua, in fondo. E, se ne avrai voglia, qui da noi potrai danzare tutto il tempo che vorrai."

Bravissima, Emma.
Complimenti *-*
Un bacio,
Ele

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