Recensioni per
Li amava così tanto...
di aturiel

Questa storia ha ottenuto 11 recensioni.
Positive : 11
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
31/12/14, ore 00:43

[Seconda recensione per il primo posto al contest "It's better to have loved and lost than never to have loved at all]
Come seconda storia per le recensioni premio ho scelto questa, che si discosta di molto dalla prima per tematiche trattate. E' una storia che ti si riversa addosso come un secchio d'acqua gelato, e complimenti per la scelta coraggiosa di trattare il tema del così detto "amore malato" . In genere si usa questo termine per per le relazioni amorose, ma credo che possa essere adatto al contesto. E' una storia molto macabra, e il tuo stile la rende carica di tensione e ti spinge a proseguire fino all'ultima riga, senza lasciarti interrompere. Anche il suicidio alla fine sembra un ulteriore colpo allo stomaco, che rende ancora più drammatica l'intera narrazione.

Desy

Recensore Junior
28/12/14, ore 12:08

Ciao! Ho trovato il link di questa storia nella tua firma sul forum e il titolo mi aveva incuriosita ^^
Complimenti!!! Mi è piaciuta tantissimo, anche se il finale mi ha un po' lasciata... agghiacciata (nel senso positivo del termine, se esiste un senso positivo di questa parola ^^)
Mi è piaciuto tutto della storia, soprattutto il fatto che ogni frase, con il punto alla fine, sembra aumentare il ritmo incalzandoti ad arrivare fino alla fine, non sarei riuscita a smettere di leggerla nemmeno volendo!!
Ancora complimenti! :D
Starishadow

Recensore Veterano
06/12/14, ore 09:32

Meraviglia. E' da brivido. Mi è piaciuta tantissimo la "cantilena" che hai creato ripetendo il nome di Lola, ho apprezzato la sinteticità e il modo semplice con cui hai svelato "gli scheletri nell'armadio" di Lola in poche righe. Quel "era ora di amare un po' se stessa" poi è fenomenale. Bella storia!

Recensore Veterano
23/11/14, ore 22:50

Edite contest!
Terza classificata:

Li amava così tanto... – aturiel


Grammatica: 9,5/10
 
Il testo è più che corretto. Sforzandomi, come sempre, di evidenziare per forza qualche difetto, ti segnalo questa frase: "... con i tacchi a spillo, la divisa troppo aperta sul seno, bionda e sempre un dolce sorriso stampato in faccia" = il bionda è un errore di battitura che va corretto in bionde; inoltre penso che non sarebbe stato male ripetere il con prima di sempre un dolce sorriso stampato in faccia. Non l'avevi messo perché c'è già all'inizio della frase, però bionda (bionde) spezza la catena, quindi lo metterei.
Sono triste di dover togliere mezzo punto solo per questa piccolezza infima. Però la grammatica è un parametro che considero davvero importante e, per me, il punteggio pieno deve essere l'eccellenza.

Stile e lessico: 11,5/12
 
Trovo azzeccata la tua scelta di mantenere uno stile semplificato al massimo, quasi infantile, perché mi sembra efficace: fa intuire a chi legge che c'è qualcosa che non va e fa salire la tensione fin dall'inizio della storia – oh, se la fa salire: mi sono mangiata le unghie per tutta la durata della lettura.
Per quanto riguarda il lessico, ho trovato le ripetizioni pesanti. Però, d'altra parte, è una scelta che funziona, perché la lettura è effettivamente disturbata e ostacolata. Tolgo mezzo punto.

Rispetto del tema del contest: 10/10
 
Questo parametro mi ha messo in difficoltà, perché non si tratta di un mio contest, pensato e ragionato da me; per questo motivo, ho deciso di basarmi su quanto richiesto dalla giudice originaria, Aki sama: "Il tema di questo contest è la pazzia. Mandatemi storie dove il protagonista è pazzo d'amore, o è talmente depresso da impazzire, si droga, è un assassino coi sensi di colpa etc. Voglio vedere gente che soffre, insomma" (per quanto continui a sembrarmi una richiesta poco chiara).
Alla luce della sua richiesta, ti ho dato il massimo. Sì, perché si richiedeva follia e qui c'è, assolutamente, ed è resa benissimo. Fin dall'inizio, in gran parte grazie alle scelte stilistiche – ancora complimenti –, si comincia ad intuire che c'è qualcosa che non va e la tensione inizia a salire; nel corso della storia, nonostante sia molto breve, hai inserito alcune informazioni per cui non si può fare a meno di affezionarsi alla protagonista – nonostante sia evidente che non sia una persona "normale" – ; infine si giunge con estrema naturalezza – una naturalezza che fa ancora più paura della conclusione in sé – all'agghiacciante conclusione. E devo dire che, anche se sapevo che il genere era horror, per me è stata un plot twist che non mi aspettavo.

Caratterizzazione dei personaggi9/10

La protagonista della storia è caratterizzata abbastanza bene e, nonostante si tratti di un testo veramente breve, l'ho trovata interessante. Tolgo un punto perché forse ci sono pochi elementi per giudicare, anche se mi rendo conto che difficilmente avresti potuto fare più di così.

Gradimento personale14/15

Questa storia mi è piaciuta molto. Ho apprezzato davvero le scelte stilistiche perché, sebbene il testo sia molto breve, la lettura per me è stata angosciante, dall'inizio alla fine, ed è questo che si richiede a questo tipo di racconto. La conclusione è agghiacciante e perfetta. Complimenti!
Una frase che mi ha particolarmente colpita: "Il bambino prima rincorreva il suo gatto ma poi, quel gatto, l’aveva schiacciato sotto le ruote della sedia a rotelle.
Il gatto era morto.
Anche il bambino era morto, ma dopo.
Lola amava quel bambino."

Per un totale di: 54/57

Recensore Veterano
05/11/14, ore 14:44

Prima recensione premio per il secondo posto al contest: Halloween contest da me indetto sul forum di efp.


Grammatica: 24.1/25
Originalità: 18/20
Stile: 15/15
Gradimento personale: 5/10
Totale: 62.1/70



Grammatica: Errori grammaticali non e ho trovati molti, anzi per meglio dire nulli. Solo qualche suggerimento, evita di utilizzare “così” e “tanto” uno dopo l'altro, è tipico del parlato. Sta attenta a quando è il caso di utilizzare “a” e quando invece “ad”;  Lola li aveva invitati ad (a)uscire.
 
Originalità: A modo suo è una storia davvero originale. Una donna che ama la propria famiglia, forse troppo, al punto di sacrificarla per non farla più soffrire, e infine raggiungerla per poter stare di nuovo insieme…
 
Stile: Adoro il tuo stile. Hai la capacità di tenermi con il fiato sospeso per tutta la durata della lettura, cosa presente in tutte le tue storie. Semplice ma allo stesso tempo complesso, fluido, che cattura tra le righe e quando arrivi alla fine a volte non puoi che dire “wow”.
Gradimento personale: Questa storia mi ha lasciato un po’ d’amaro in bocca devo essere sincera.
Dal primo istante si capisce la psicologia malata della protagonista, che tiene nella sala mortuaria dell’ospedale in cui lavora marito e figlio che lei stessa ha ucciso… una sola parola: macabro.
Quello che non mi è piaciuto della storia è il continuo ripetere il nome della protagonista, sicuramente voluto, in fondo l’intera faccenda riguarda lei, però mi ha dato un certo “fastidio” continuare a leggere tutte quelle ripetizioni. Inoltre per quanto sia rimasta di sasso nel leggere che non solo ha ucciso la sua famiglia, nascondendone i corpi nell’ospedale in cui lavora ma che alla fine si uccide per raggiungerli, non ho trovato nessun brivido di paura da nessuna parte.

Recensore Master
03/10/14, ore 17:46

Ciao.
Dunque, ho intravisto questa tua OS girovagando sul sito alla ricerca di qualcosa da leggere d'interessante e diverso e mi sono imbattuta nella tua. In un sol termine: diversa. Fin dall'inizio vi sono queste ripetizioni che potrebbero dar fastidio e invece non fanno altro che farti aumentare l'ansia e l'angoscia di ciò che Lola dovrà raggiungere.
Deve assolutamente raggiungerli, andarli a trovare e, se mentre leggevo e scorrevo le parole, agli inizi, pensavo potesse infine abbracciarli e stringerseli e magari uccidendoli piangendo disperata e in modo diabolico, più avanti realizzavo che non sarebbe stato così.
Per questo ti dico che mi aspettavo la fine, magari non carbonizzati ecco. Tuttavia un momento di realizzazzione di ciò che poteva succedere alla fine di questa OS l'avevo intravista nel leggere l'introduzione ma ho voluto comunque spulciarla e analizzarla.
Mi hai fatto sentire al centro dei pensieri di Lola: doveva correre lei e pure io verso il fondo della storia, doveva farlo e pure io percepivo la rabbia nel non riuscire a farlo all'istante - riguardo il momento nell'ascensore. 
Rabbia e tensione.
Rabbia e desiderio d'uccidere.
Rabbia e... infine, amore.

E complimenti perché è piena di pathos, suspence e mi sembrava di essere al fianco di Lola mentre correva.
Au revoir

Recensore Junior
24/09/14, ore 12:25

Aturiel: Li amava così tanto...

Correttezza 9
Struttura 8,5
Anima 8,5
Segreto 6
Gradimento 8
Totale: 40/50

Ecco la nostra prima maestra di scrittura! La storia, a livello stilistico, è praticamente perfetta. Non ci sono errori, o almeno io non li ho visti, e il modo in cui hai gestito la storia non fa che aumentare la tensione. Lo stile è privo di fronzoli, scivola veloce, ma ha il giusto peso e le parole rimangono impresse. I fatti vengono visualizzati perfettamente e il lettori si ritrova in uno strano stato d’ansia e confusione, del tutto simile a quello della protagonista.
Cosa ti ha penalizzata? Il segreto. Forse sono solo io, ma l’avevo sgamato (sgamato? Si dice, in italiano? Ne dubito -.-’ ) fin dall’inizio. Ho comunque seguito col fiato sospeso il flusso di pensieri della protagonista e il suo scendere vero i piani bassi dell’ospedale, quasi come se questo fosse solo una metafora della sua discesa nel buio.

Recensore Master
05/09/14, ore 13:10

Recensione premio
Sinceramente? Sono rimasta così, senza parole, presa un po' alla sprovvista dal finale.
In realtà dovevo aspettarmi un finale un po' così, data la sezione in cui si trova la storia, ma non ci sono riuscita, mi aspettavo tutt'altro.
Lola, la protagonista, ha un modo tutto suo di amare, che va oltre il normale (ma in fondo, chi è normale?), e decide di amare i suoi cari donando loro la morte.
Questa storia mi ha rattristita un pochino, ha un tono cupo ed emana un'amarezza tale che mi ha lasciata a fissare lo schermo per un attimo e dire "Ma che...", un po' fuori dal mondo, insomma.
Non ho trovato errori di alcun tipo, la storia è perfetta, e questo rende la lettura piacevole, nonostante tutto ovviamente.
Di solito leggo cose totalmente diverse, non mi avvicino mai a questo genere, ma è stata una scoperta, questa storia.
Come dicevo per la storia del contest, a mio parere hai uno stile di scrittura molto evocativo: ho avuto l'impressione di trovarmi fra le mura bianche di quell'ospedale, avvolta dalla tristezza di Lola...
Mi è piaciuta, ecco.
Alla prossima ^_^
(P.S. Scusa se sto mandando la prima recensione con così tanto tempo di ritardo, ma ultimamente sono spesso ritardataria...)

02/09/14, ore 13:07

Veramente senza fiato - veramente, lo ripeto.
Mi riesce difficile descrivere questa storia da tanto che è fredda e al contempo coinvolgente, ti lascia quel vuoto dentro, di incomprensione e frustrazione, che da spiegare è piuttosto difficile - e per questo mi scuso.
Complimenti, veramente tanti complimenti per come sei riuscita a rendere il contesto e la situazione: le ripetizioni non sfiancano, semplicemente rendono più fredda e quasi apatica tutta la storia, lasciando perfettamene intendere lo stato d'animo (malato più degli altri) della protagonista, dell'apaticità con cui lei si rapporta agli altri e vede ogni persona che incontra.
Ammetto che sia la prima volta che leggo di uno stile del genere, quasi horror direi, e mi è piaciuto molto!
Grazie per avermela segnalata,
a presto

Nuovo recensore
22/08/14, ore 21:17

Questo racconto è una poesia. Diabolicamente crudo, triste ma anche dolce. Le emozioni di un libro in un unico racconto. Bellissimo.

Recensore Veterano
13/07/14, ore 18:19

Ciao!
Ho letto ora la tua ff è l'ho trovata davvero bella! ^^

Non ci sono errori, la narrazione è accurata e strutturata in modo impeccabile, assolutamente scorrevole alla lettura.

Lola è assolutamente ben caratterizzata, sebbene i suoi pensieri vengano descritti dal narratore esterno e non riportati in prima persona.

Trovo che l'idea sia parecchio originale, non tratta del solito tema dei fantasmi o dei mostri horror, ma di qualcosa di più profondo.
Ti faccio i miei complimenti anche per aver reso così bene l'idea che Lola ha dell'amore, in qualche modo lei è convinta che il suo sia un giusto modo di amare gli altri.

Mi piacciono tantissimo alcune trovate come quella di paragonare gli anziani a delle scintille spente accompagnate da quelle giovani, o anche la descrizione dell'infermiera-tipo, in contrasto con il personaggio di Lola.

Il finale mi piace molto, finalmente la protagonista si sente amata in qualche modo, raggiungendo un eterno riposo con un metodo distorto, davvero ad effetto.
Sicuramente molto bello anche il richiamo del titolo che fai nell'ultima frase.

Nel complesso è proprio una bella storia, mi piace davvero tanto ^^
Spero di leggerne altre tue in futuro, magari simili a questa (io adoro l'horror *^*)!

Alla prossima!
-Amekita-