Recensioni per
Schutt — Detriti
di Amens Ophelia

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
21/03/16, ore 23:30

Ciao, sono qui per lo scambio recensioni organizzato da Hanna su Facebook.

Che dire.
Onestamente sono arrivata alla fine senza parole. Mi ha lasciato un vuoto assurdo, mi sono sentita un sacco vicina a Jean e mi è venuta voglia di abbracciarlo ahah! È piccola e profonda e mi ha stretto il cuore in una morsa dolorosa. Hai reso perfettamente la situazione, perché è quello che ho letto nei suoi occhi quando ho visto la scena nell'anime; non avrei saputo esprimerlo meglio, credimi. Quindi non posso che farti i complimenti perché questa fanfiction è semplicemente perfetta.
Vorrei davvero poter scrivere di più, ma hai detto tutto semplicemente scrivendo. Quindi ti posso solo lasciare una recensione verde e fare gli auguri per il futuro; sei davvero, davvero brava, complimenti!
Sono felice di essere capitata qui. ~

All the love,
Sam
♥~

Nuovo recensore
08/04/15, ore 11:44

Mi sono immersa nel mondo Shingeki no Kyojin solo ieri e mi sono ricordata che tempo fa avevi scritto qualcosa qui, solo che non sapendo praticamente nulla del manga o dell'anime, avrei potuto dire davvero poco sul tuo lavoro. Ovviamente c'è poco da fare, ero certa fosse all'altezza di tutti gli altri, un gioiellino prezioso che si aggiunge alla tua stimata collezione di capolavori da ammirare e adorare.
Non ci sono parole per descrivere quanto viva tu sappia rendere una storia, nel leggere avevo l'impressione di tenere il palmo della mano sulla gola di Jean mentre pronunciava quelle parole, mentre si ricordava di nuovo il prezzo da pagare per coloro che vivono circondati da una falsa libertà, persone spinte a fuggire o a lottare per poter chiamare la propria esistenza vita.
Il richiamo a Berlino è stato davvero ben pensato, ha permesso a chi ancora non vi aveva fatto caso di rendersi conto che i titani non sono necessariamente alti quindici metri o più, non divorano gli uomini solamente mangiandoli.
L'immagine del porto, nonostante io subito mi ia fatta trarre in inganno da Ungaretti, è stupenda. Nonostante la libera interpretazione del rapporto, non importa cosa si veda tra i due, amicizia e amore coincidono sotto la erdita di un importante punto di riferimento. Jean come una nave che affonda perché non ha più un posto dove ricominciare ogni giorno un nuovo viaggio, un pericoloso e insidioso nuovo viaggio.
Informandomi su loro due e quindi farmi da sola, volontariamente, un grande spoiler ho trovato questa frase:
"Disappointing end with someone burning his bones without knowing why he died"
Penso la conclusione racchiuda perfettamente questa sentenza, questo "ultimo" pensiero di Jean nei confronti dell'amico ormai cenere. Quasi lui riconoscente a Marco non voglia morire in silenzio per dimostrare che la fiducia dimostrara negli anni è servita a qualcosa ed è stata in grado di dare i suoi frutti.
Complimenti bellezza, mi hai dato tantissime aspettative e speranze per questo fandom. Ammetto che non amo questi due particolarmente (parlando di coppie sotto un profilo romantico), però sei riuscita a valorizzarli, da farli brilare sotto i miei occhi e questo dimostra quanto brava e speciale tu sia!
Un abbraccio,

Cherry

Recensore Master
08/08/14, ore 23:30

Ecco il giudizio (complimenti per la storia e il primo posto!), grazie per aver partecipato:

♣ Una grammatica praticamente perfetta e uno stile particolare caratterizzano questa storia. La lettura è fluida e prosegue sino alla fine senza interruzioni, le pause danno il giusto ritmo al testo, scandendolo al meglio. L'uso delle parole è accorto, scegli con attenzione i sostantivi e non vi sono ripetizioni. La punteggiatura, a mio dire, non ha pecche e le domande che il protagonista, Jean, si pone incalzano il lettore con grande vivacità. Lo stile è particolarmente scorrevole e ricco di metafore, la parola è la protagonista indiscussa. 

♣ In svariate fanfiction vengono presi in considerazione i pensieri di Jean in seguito alla morte di Marco, io stessa scrissi una storia in cui prendevo in esame Jean e le sue reazioni. La tua flashfic non è quindi originale dal punto di vista della trama, dato che questo momento viene spesso descritto, ma ho trovato indubbiamente originalissimi alcuni passaggi, per esempio il riferimento a Berlino (vedi: ‘Ma noi non siamo storia, Marco; solo macerie, detriti. Non siamo Berlino, bensì Trost’), ma qui sorge un problema, come fa Jean a conoscere Berlino? Mi piacerebbe che tu rispondessi a questa domanda, vorrei scoprire cosa ne pensi: potrebbe nascerne un interessante dibattito. 
♣ La caratterizzazione di Jean è sicuramente buona, anche se personalmente credo che in qualche punto (per es. ‘capii che avremmo potuto mettere fine alle paure e vincere. Ne ero convinto, finché la breccia non spezzò la solidità del muro – e dei nostri cuori’) sfori leggermente nell'OOC, dal momento che mi è sempre sembrato di capire che Jean non credesse nella vittoria in principio, già prima che le mura venissero oltrepassate era consapevole della situazione della razza umana. Quando sostengo questo, ripenso al momento in cui Jean insulta Eren e lo beffeggia per la sua determinazione nello sterminio dei titani, ritenendo la cosa irrealizzabile. 
♣ La storia è credibile, si inserisce bene all'interno del manga, è canon, anche se il riferimento a Berlino, purtroppo, abbassa la credibilità. Nel mondo di Shingeki no Kyojin trovo difficile che Jean sappia di Berlino o che Berlino stessa esista o sia esistita, quindi devo toglierti mezzo punto dal momento che trovo improbabile che il ragazzo confronti Trost con qualcosa di cui non dovrebbe avere conoscenza. 
♣ La fanfiction è bella, il tuo stile mi piace parecchio, è dolce, poetico e accompagna il lettore nella lettura; ha un qualcosa di rilassante. La storia in sè, poi, è ricca di sentimenti interessanti e ho apprezzato moltissimo l'introspezione che hai fatto: è una flash particolare che mi ha decisamente colpito. Ho gradito moltissimo il riferimento a Berlino e ho trovato interessante come il nucleo di questa fanfiction fossero i detriti (concreti e non) che seguono la caduta del muro. I detriti non sono solo le case distrutte e la muraglia spezzata, ma anche ciò che rimane di Jean, che è stato fatto a pezzi dall'esperienza di Trost.

Recensore Veterano
29/07/14, ore 11:48

Sì, passo anche da queste parti u.u
Non potevo certo perdermi il tuo debutto in questo fandom! *-* (Piccola parentesi: avresti scritto tale meraviglia anche senza aver letto le mie eresie, non dire sciocchezzuole u.u)
Come te, anch'io sono affascinata dal rapporto che lega Jean a Marco: da una perdita del genere, il nostro personaggio preferito non si è più ripreso, per cui approvo questa scelta di sviscerare meglio il loro rapporto, che sia stato di amicizia o d'amore, non importa.
Non è la prima storia che leggo incentrata sul momento della morte di Marco, certo, ma in te c'è sempre quel qualcosa in più che a tanti altri manca: il tuo stile è da definirsi prezioso, unico e raffinato. C'è una tale perizia narrativa in questa flash, una tale costruzione dei periodi che mi lascia di stucco: quanto tempo ci metti per rifinire così i tuoi gioielli? Scommetto pochissimo, sono sicura che già alla prima stesura tu sia capace di simili prodezze stilistiche.
L'introspezione, il simbolismo, le figure retoriche; tutto mi fa pensare che tu debba essere per forza una professionista in questo campo e non solo una fanwriter (ogni riferimento a "Pulchrum" è del tutto casuale, sìsì u.u).
Ho adorato le due domande - così spietate, sigh! - che Jean rivolge a se stesso, pur interpellando il suo caro Marco: cosa eravamo/cosa siamo? E' crudele a dirsi, ma ritengo che la risposta sia la medesima: detriti.
Erano detriti quando si trovavano nel mucchio, insieme a mille altri frammenti di roccia, mentre si allenavano per sopravvivere: carne da macello, ma insieme.
Sono detriti quando sono separati l'uno dall'altro, impossibilitati a stare insieme: Jean è vivo, certo, ma solo.
C'è dell'ingiustizia in entrambe le condizioni, no?
Ma il passaggio che più ho amato - ce ne sarebbero così tanti da citare, a dire il vero! - è questo:

Ma noi non siamo storia, Marco; solo macerie, detriti.
Non siamo Berlino, bensì Trost.
Non siamo eroi, ma semplici anime con ali di stoffa – che quando spiccano il volo non toccano più terra.


Hai colto l'essenza di SNK, della Legione Esplorativa, di Jean, di tutti quanti, chapeau. 
Non so quanto ti possa far piacere questo complimento, detto da una profana del fandom come me, ma io credo davvero che tu sia perfetta per scrivere di questo manga: l'anst, la caratterizzazione e lo stile di cui sei capace sono del tutto in linea con la storia e con i protagonisti.
Suvvia, non farmi aspettare troppo per un'altra storia da queste parti, magari una Rivetra! *-* Sono sicura che renderesti al meglio la mia coppia preferita!
Ancora complimentoni, è un piacere per gli occhi e per il cuore leggere lavori così accurati, drammatici e bellissimi.
Un bacione!

Ayumu
 

Recensore Master
14/07/14, ore 21:10

Bellissima shot Ophy T^T il rapporto fra Jean e Marco mi ha sempre affascinata! Complimenti :) sei bravissima come sempre!