Ciao, la tua storia è molto graziosa e per questo ti faccio i complimenti. La scrittura è fluida e i vari spazi che hai lasciato hanno reso molto bene il ritmo della pazzia. Mi sono piaciute particolarmente le righe sul fuoco e sull'acqua. Molto, molto azzeccate.
Inoltre, è abbastanza impegnativo scrivere qualcosa di valido su Nerone. Troppe incongruenze ruotano sulla sua persona. Era pazzo, non lo era? Difficile dirlo. Certo è che l'ambiente in cui era cresciuto non aiutasse parecchio(e neanche le persone che lo circondavano, come Tigellino e Poppea). Ogni giorno era una lotta per la sopravvivenza, per il potere. Questo Agrippina lo sapeva fin troppo bene, ma poi anche lei ne ha pagato le conseguenze.
Personaggio veramente stravagante, Nerone. Forse è proprio per questo che si preferisce dare la colpa a lui. E' più facile puntare il dito verso qualcuno che non segue proprio i canoni. E il brutto è che nessuno di noi era lì(manco Tacito, per dire) quindi, a meno di improvvisate macchine del tempo, non lo sapremo mai.
Ancora complimenti per la tua storia
Martina
PS: questa non è una critica, ma è una mia osservazione personale, che magari ti sembrerà assurda, ma mi va di dirlo. Tratti dell' antica Roma, perchè mi metti un titolo in inglese? Ci sarebbe stato meglio in latino o, almeno, in italiano. Ribadisco, questa osservazione non toglie nulla alla tua storia, che a me è piaciuta.

Leggi la risposta dell'autore

Stringeva tra le mani un grappolo d uva come un assasaino il pugnale. Gia questa e fantastica! Adoro come sei riuscita a penetrare nella mente di Nerone! Gia Agrippina era gia folle di suo, mentre nerone era solo in cerca di attenzione, che e sfociato in pazzia completa. Davvero brava!! Complimenti

Leggi la risposta dell'autore

Ciao!
Sono incappata per caso in questa tua storia e ho subito avuto voglia di leggerla. Confesso che è la prima volta che "metto piede" in questa sezione e oggi l'ho fatto perchè anch'io vorrei pubblicare qualcosa anche qui.
Ma parliamo della tua one-shot: l'ho apprezzata molto e mi complimento per la proprietà di linguaggio che hai adottato. Apprezzo molto i periodi brevi e le frasi ad effetto e tu sei stata molto abile nell'utilizzare entrambi. La storia è scorrevole, veloce, come (secondo me) dovrebbe essere un'opera introspettiva. I termini sono precisi, diretti e le descrizioni definiscono ogni movimento dando la piacevole sensazione di "vedere" un film.
Inoltre, il personaggio che hai scelto è molto affascinante e controverso: Nerone, l'imparatore che per eccellenza è considerato "pazzo". Fin da piccolo manipolato da una madre assetata di potere (pare che sia stata lei ad uccidere Claudio, l'ex imperatore) e in parte anche dal suo precettore, il filosofo stoico Seneca. Gli storici del passato (in prima linea Tacito e Svetonio) ce lo descrivono come un folle megalomane, ma di scarse qualità che è arrivato anche a dare fuoto alla sua stessa città per potersi costruire (questo ci dicono le fonti) una domus. Ma mi chiedo: è veramente così? Nerone era davvero pazzo? C'è chi dice, invece, che una volta scoppiato l'incendio egli sia stato il primo a prestare soccorsi. Dov'è la verità?
Perdona la "lezione", ma quando affronto personaggi così affascinanti, mi lascio prendere dalla passione!
Ti faccio nuovamente i miei complimenti, sei stata abile nel rendere bene questo tuo "folle e triste" Nerone.

Ele

Leggi la risposta dell'autore