Recensioni per
Il Collezionista Di Capelli
di Maryleescence

Questa storia ha ottenuto 42 recensioni.
Positive : 39
Neutre o critiche: 3 (guarda)


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Recensore Veterano
15/09/14, ore 17:47

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Questa storia 'Il Collezionista Di Capelli' ha una trama molto originale e precisa, per non parlare della fantastica ortografia e del magnifico lessico, secondo me dovrebbe andare nelle 'Storie Scelte' anche per la scrittura, né troppo piccola né troppo grande.
Questi sono i miei motivi.

Nuovo recensore
28/08/14, ore 11:28

H. P. Lovecraf era un simpatico autore di horror, morto anni or sono, che spesso nei suoi racconti utilizzava gli aggettivi "orribile", "mostruoso", "blasfemo", "terrificante.
A detta di un simpatico signore chiamato Edmund Wilson, "Di sicuro, una delle regole principali per scrivere un efficace racconto dell'orrore è non usare mai nessuna di queste parole"
Cosa c'entra questo col tuo racconto? Semplice. Anche tu come Lovecraft fai un utilizzo spropositato di queste parole, e seriamente, dopo un po' stancano. "Una donna orribile", "una ferita orribile", "un posto orribile", "un odore orribile". No, no e poi no. Cambia i termini, non utilizzarre più "terribile, orribile, spaventoso, mostruoso". ELIMINALI dal tuo vocabolario, e farai un gran miglioramento.
E poi, un'altra cosa che mi turba, è il fatto che tu metta in corsivo alcune parole. Ma perché, poi? Che senso ha evidenziare, ad esempio, tutti quegli "orribile terribile mostruoso"?
Vorrei che tu mi togliessi questo dubbio.
Altra cosa: questo racconto non è un horror. È un thriller semmai, e neppure tanto bello.
Ora perdonami, ma è dal primo capitolo che mi promettevo di recensire, e ogni volta speravo in un miglioramento, ma è sempre più il declino. Come ti hanno già detto, i passaggi dalla storia alle descrizioni disorientano e basta, e si fa fatica a capire. Ad esempio, non mi ricordo già più di cosa parla il capitolo 11 letto mezz'ora fa. 
Poi usi i termini a spoposito. "Posizionò la testa tra le mani", ma che è? "Si prese la testa fra le mani", semmai. E poi ce ne sono altri, che non ricordo sinceramente. Non cercare in tutti i modi di volet utilizzare un linguaggio importante se poi non ne sei capace
La mia recensione non vuole offendere, assolutamente.
Ciao :3


Ah, volevo inserire la recensione nel capitolo 12 ma sto usando il cellulare e quindi è apparsa qua.
(Recensione modificata il 28/08/2014 - 11:31 am)

Nuovo recensore
27/08/14, ore 14:20

Ciao.
La storia in sé è bella, ma c'è un piccolo errore nel primo capitolo. Nell'epoca vittoriana non era in voga la parola "buttarlo" bensì "gettarlo". Comunque, spero aggiornerai. Storia molto interessante.

Nuovo recensore
08/08/14, ore 23:04

Bella storia..ma assomiglia molto alla storia di Profumo, un assassino settecentesco che uccide 12 donne per tagliarle i capelli cospargerle di grasso ed estrarre la loro "essenza" per questo mi sono annoiata un po' a leggerlo. Tranne che Profumo restituiva le sue vittime senza squarciarle o violentarle,ma la tua aggiunta di scene malate e contorte che sono peggio dei "trattamenti" di Profumo mi hanno fatto esclamare un bel complimenti per la tua storia!

Recensore Master
06/08/14, ore 01:28

*arriva trafelata*
Finalmente eccomi qui! Erano giorni che avevo messo la tua storia tra le ricordate, perché volevo leggermela con calma. Finalmente ci sono riuscita (un applauso alla Stella cadente).
Chiusa questa parentesi, passiamo alle cose serie.
Mentre leggevo ho avuto una strana sensazione: la storia non mi ha presa subito, devo essere onesta, ma una volta che ho finito di leggere non ho potuto fare a meno di rileggermi il capitolo tutto da capo e di sentirmi affascinata dal protagonista.
Devi sapere che a me piacciono le storie di questo tipo, quando si tratta dell'horror: quelle impostate più come dei thriller, magari anche con personaggi un po' tormentati.
Il tuo Alexander è molto affascinante, oserei dire persino accattivante. Freddo, cuore di pietra, ma in qualche modo molto umano al tempo stesso.
Non so, mi è piaciuta molto già dal primo capitolo.
Proseguirò sicuramente con la lettura.
Alla prossima,
Stella cadente
Ps ho visto qualche virgola di troppo, ogni tanto..ti consiglierei di rivedere un pochino il testo, per correggerlo. Sai, le virgole rallentano la lettura e se ce ne sono troppe poi si ha l'impressione di aver perso il filo. O almeno questo è ciò che è successo a me. Comunque la storia è buona e sono curiosa di vedere come la svilupperai :)
(Recensione modificata il 06/08/2014 - 01:45 am)

Recensore Veterano
01/08/14, ore 17:00

Oddio, ma questo è completamente pazzo! O.o
Mi piace molto ed è scritto benissimo!
Vado a leggere l'altro! ^^
Ciao ciao :3
CinciLove

Recensore Junior
24/07/14, ore 17:11

Hey :3
Ho letto i due capitoli e mi andava di recensire un po'.
Inizio premettendo che parlare al giorno d'oggi di un serial killer non è originale ma io penso sia comunque una bella idea, se ben sviluppata. Lo apprezzo molto, soprattutto per la scelta di ambientare ogni cosa in quegli anni, e ci tengo a dirti che non hai "copiato" niente. Sfortunatamente per me non è proprio una cosa positiva. Non dico che tu debba ispirarti ai serial killer realmente esistiti, ma avendo letto un libro sull'argomento e avendo fatto varie ricerche per curiosità personale, posso dirti che la tua storia non regge. Il personaggio di Alexander è contraddittorio, insensato, non si regge in piedi. Per questo genere di storie non basta la fantasia e talento; servono conoscenze e un pizzico di psicologia.
In questa storia la personalità del protagonista lascia a desiderare. Il punto è che una persona non inizia a uccidere perché gli va o è arrabbiata. Alle spalle di ogni serial killer ci sono traumi, problemi relazionali, familiari, individuali. Volendo generalizzare, possiamo dire che un serial killer è una persona senza empatia, con profondo odio per la gente e la sensazione di non essere all'altezza degli altri. Uccidono per vendicarsi della società, delle violenze subite e per sentirsi forti. Perché sì, alcuni serial killer si sentono inadeguati e deboli. Senza dubbio, però, la cosa che li accomuna tutti è proprio quell'assenza di empatia. Per loro le persone sono solo oggetti e loro pensano di avere tutto il diritto di sfruttarle e ucciderle come vogliono, come se fossero dei. Non pensano di essere mostri, non sentono rimorsi. A loro piace vedere la gente soffrire, piace uccidere. Questo è l'unica cosa che conta.
Non so, ti consiglierei di basarti proprio sulla sua vita, sulla sua infanzia e su quello che l’ha portato a uccidere. Per ora sei stata leggermente superficiale e questo potrebbe farti guadagnare qualche punto in più. Potresti anche giocarti la carta del sesso. Come hai già detto, Alexander è lussurioso e potrebbe mostrare la sua perversione con le vittime. Inoltre, per me dovresti continuare a dargli la capacità di manipolare la gente a suo piacimento e magari provare a dare un ruolo più importante al maggiordomo. Te lo dico principalmente perché i serial killer con a disposizione una gran somma di denaro e potere di quel tempo si facevano spesso aiutare delle persone che li servivano, e varie volte sfogavano la propria furia su di loro. A ogni modo, è una tua scelta e i miei sono solo consigli e idee.
Un'altra cosa; evita le contraddizioni perché rendono tutto ancor più insensato. Parlo di frasi come “Eppure, un uomo così orribile e rozzo, era capace di essere rispettato e di poter incantare chiunque grazie alle sue notevoli abilità oratorie. Spesso teneva discorsi pubblici sul senso della vita e sulla povertà.” associate a “Colui, che quando vedeva i poveri chiedere l’elemosina in ginocchio, rivolgeva loro uno sguardo intriso d’indifferenza; Colui a cui era capitato spesso di vederli morti dal freddo sui marciapiedi e di spingere il loro cadavere con il piede, poiché intralciava il suo cammino.”.
Quel che rende contraddittorio queste affermazioni è il luogo. Se uno agisce all'aperto, molti possono vedere la scena e se respinge qualcuno, le voci sulla sua falsità farebbero il giro di Londra. Alexander non può avere una bella reputazione se commette simili errori.
Per quando riguarda la grammatica non ho molto da dire. Scrivi bene e gli unici errori che ho notato sono state delle virgole in eccesso e dei congiuntivi mancati. Probabilmente si tratta di distrazione e non ne terrò conto. La decisione di comunicare con le persone che leggono non l’ho apprezzata ma alla fine si tratta esclusivamente di gusti. Vorrei anche dirti che dopo il punto e virgola non va messa la lettera maiuscola. Probabilmente è un errore di battitura ma è sempre meglio andare sul sicuro.

Il tutto è leggermente disordinato e eterogeneo. Non scorre bene e quei passaggi dalle descrizioni alla vera e propria storia disorientano. Alla fine si ha l’impressione di non aver letto nulla.
È un vero peccato perché con piccole modifiche, questa potrebbe davvero diventare una bella storia. Sono tutte stupidaggini alla fine. Ho decisamente visto di peggio.
A ogni modo ti auguro buona fortuna. È stato un piacere c: