Anch'io non so cosa avrei dato per vedere animata questa scena! Ha molto più senso del solito ronzino raccomandato, ma si sa, essendo raccomandato...
Il cambiamento di Kanon si vede esattamente in questo momento: ha scoperto di essere amato da Athena, dev'essere la prima volta che qualcuno fa una cosa per lui, abituato a sentirsi fin dall'infanzia paragonato a Saga, e perdendo inevitabilmente ogni volta. E, sentendosi amato, scopre di poter provare anche lui simili sentimenti. Si considera un essere indegno, allora, non concepisce che qualcuno, soprattutto chi ha sempre pensato di odiare, lo possa perdonare, aiutare.
"No, non sporcarti con il mio sangue": è la stessa cosa che ha detto Aspros a Sasha-Athena in Lost Canvas, e la risposta di Sasha è che lui è un uomo, "fatto di bene e male insieme".
Adesso che il suo animo non è più preda di rancore, riesce ad accorgersi delle cose più "semplici, che sono anche le più belle e le più grandi", come dicono in Fratello Sole Sorella Luna.
"Colui al quale si perdona poco, ama poco": pare fatto apposta per il nostro gemellino adorato!
Altra cosa azzeccatissima è paragonare il cosmo di Athena al fiore di camomilla: bianco e dorato, in apparenza fragile e privo di mordente, ma capace di sanare, di calmare, di accogliere.
L'unico punto con cui non sono d'accordo è:" Io so benissimo che mi salverà..." Penso che Kanon sia fermamente convinto di non meritare la salvezza, dal momento in cui ha capito che chi lui ha sempre cercato di ostacolare lo ha, invece, sempre aiutato, si crede il peggiore dei criminali, indegno di un qualunque perdono.
La tua è una bellissima descrizione di una scena che, purtroppo per molti, non sarà mai animata. L'ho letta due volte e ho pianto due volte... |