Recensioni per
Il castello di carte
di mgrandier

Questa storia ha ottenuto 17 recensioni.
Positive : 17
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
05/01/21, ore 14:49

Povero Conte Girodel!!! Spiazzato dalla complicita' e dall' intesa, che vede scrutare tra OSCAR con André nella scuderia!!! Non ha mai visto OSCAR cosi donna e cosi radiosa!! Bravissima come sempre Maddy!!! Ormai ho letto tutti i tuoi racconti.......cosa dire semplicemente unica e non abbandonare mai la tua passione per scrittura!!! Ti dico solo che i tuoi racconti vanno dritti al cuore!!

Recensore Master
22/06/20, ore 01:23

La figura di Girodel mi ha sempre incuriosita, perché ogni volta che mi soffermo a pensare a lui due episodi ben distinti e agli antipodi si accavallano nella mia mente: la lite con Oscar da giovanissimi, scaturita per la rivalità nella carriera militare e anni dopo, la volontà del Conte di sposarla.
In questo brano mi hai permesso di entrare nel suo intimo e devo dire che ho trovato perfetta la scelta del titolo per questa one shot, perché le intenzioni di Girodel a questo si riducono, a un castello di carte, precario e instabile per definizione.
Mi è piaciuto molto l'excursus che ci hai mostrato, dalla richiesta delle mano di Oscar al Generale, all'attesa protrattasi nello stesso studio fino alla consapevolezza, raggiunta fortuitamente, di non conoscere affatto la donna che si dichiara di amare.
Perché a lui non sono stati mai concessi quei sorrisi, quella familiarità, e devo dire che è stato un tocco di classe da parte tua, sottolineare queste mancanze nel finale, nell'incontro tra Girodel, Oscar e André.
In poche righe e con pochissime battute hai saputo evidenziare questo divario incolmabile, tra amore vero e presunto tale.
Tra spontaneità e convenzione, ma anche tra reciprocità e senso unico.
Un'altra bellissima finestra su Versailles no bara, ancora tanti complimenti!

Recensore Master
28/12/19, ore 10:29

Ciao mgrandier. In questo scritto mi ha prima di tutto incuriosita il titolo,una potente metafora,il castello di carte,dato dai pensieri,dalle speranza di Victor,che crolla inevitabilmente. Il nobile,incastonato nella sua condizione aristocratica,non riesce a guardare,a vedere oltre. Oscar non è un donna comune e lui non ha avuto il privilegio di conoscerla come André,nella sua essenza. Mi piace che abbia arricchito lo scenario che tutti conosciamo con la presenza di André,delineando il loro stare insieme,parlare,cavalcare,in modo naturale. Victor,vedendo quei comportamenti sottesi,inizia a prendere coscienza. Ho ben immaginato quanto successo,tramite le descrizioni. Un saluto. :)

Recensore Veterano
26/06/15, ore 12:23

Che doccia fredda per Girodel, passato letteralmente dalle “stelle alle stalle” si può dire, prima illuso di aver conquistato la mano della sua amata e poi, vedendola accanto ad André, faccia a faccia con l'amara realtà.
Reazione comunque pacata e corretta, quella di questo personaggio che magari non catturerà tante simpatie ma che possiede uno stile e una delicatezza di modi da vero nobile.
Bellissima storia, scritta con dovizia di particolari e con uno stile impeccabile ed allo stesso tempo coinvolgente. Complimentoni.

Enrico

Recensore Master
07/06/15, ore 19:17

Un castello di carte che si può paragonare a un labile castello di carte. Metafora che riassume girodelle.

Recensore Junior
29/04/15, ore 01:26

Mamma mia che tristezza! Ho fatto davvero bene a leggerlo solo adesso, una volta finita la stesura del "mio" Girodel... Avrei davvero rischiato di perdermi in questa sconfinata tristezza... nella malinconia dei suoi occhi e dei suoi pugni stretti. Bello il paragone tra lo sguardo del Generale e quello di Oscar, tanto simili da sembrare uguali. Bello il Conte intento a comporre il suo castello di carte (volendo sorridere un po', immaginiamocelo con quella linguetta di fuori che ben conosciamo). Bello il suo pregustare il momento in cui Oscar sarà finalmente sua... il ricordo di quei pensieri "peccaminosi" da celare alla luce del giorno. Bello il gesto di André che sposta la ciocca dal volto di Oscar e decisamente disarmante la rassegnazione di Victor...

Recensore Master
27/04/15, ore 16:34

che bello leggere una storia con il povero Girodelle!

Dato che il manga non l'ho letto per me resta un personaggio positivo e un po' trascurato dell'anime - io lo avrei preso in seria considerazione al posto di madamigella - ma capisco che non è così.

E' chiaro che qui gioca il ruolo di colui che non vede davvero e non conta davvero - non conosce la vera Oscar, forse nemmeno l'amerebbe davvero se la conoscesse, quello che vorrebbe possedere non c'è, e quel che potrebbe possedere non si può possedere. Un castello di carte destinato a scomporsi in ogni caso - se non era questo soffio di vento sarebbe stato il prossimo.


Mi avevano detto che eri molto brava con le descrizioni, e accidenti se è vero!

Recensore Master
25/04/15, ore 20:14

Ma che storia interessante! Sei riuscita a descrivere molto bene l'attesa di Girodelle nello studio del generale, il suo aspettare Oscar alla finestra e vederla felice e sorridente come non aveva mai fatto con lui e capire che la donna di cui si era innamorato non era se stessa e aveva finalmente capito che avere il consenso del generale non sarebbe servito per arrivare al suo cuore.
Ti faccio i miei complimenti per questa storia che è davvero molto bella.
Leggerò sicuramente altre tue storie in futuro, quindi alla prossima :)

Recensore Master
04/03/15, ore 23:06

Diciamo da subito che Girodelle mi è stato nell'anime indifferente per poi essere giudicato quasi simpatico nell'episodio degli stati generali. E' una storia bellissima lui che immagina e si costruisce un qualcosa che non si realizzerà mai che appunto crollerá come un castello di carte.Splendide le scene descritte di loro due complici li hai fatti parlare attraverso i loro gesti sguardi..bravissima! !!!

Recensore Master
04/08/14, ore 19:28

Amo Girodel. E' un personaggio molto trascurato nell'anime.
Ha solo due o tre battute in tutto mentre nel manga se ne narra molto di più. E' un uomo dalla grande sensibilità che quando si rende conto che oscar ama un altro uomo si ritira in buon ordinew per non farla soffrire. Un uomo buono dunque che forse alla fine muore anche per non averla affrontata durante la rivolta dei deputati.
Qui ci si concentra sui suoi pensieri in attesa di Oscar.
Ne è innamorato e vuole sposarla. E' un ottimo partito e si propone al padre per avere il conssenso. Si fa così nelle famiglie nobili. Ma lui in più è veramente innamorato della sua
dea guerriera...peccato però che non sia ricambiato. L'incontro con Oscar ed Andrè assieme cambia tutto. Il castello di illusioni cade miseramente...povero Victor!

Recensore Junior
29/07/14, ore 15:14

Mi sono sempre domandata come sia venuto in mente a Girodelle di chiedere la mano di Oscar al generale senza passare per lei prima e si che doveva sapere non fosse tipo da venire interpellato in seconda istanza per quanto la riguardava . Con questa ff assecondi quanto ho sempre pensato : mancanza di lungimiranza e scarso spirito di osservazione.
Il modo che trovi per fargli aprire gli occhi è prfetto quale visione può essre più rischiarante dello sguardo luminoso di una donna innamorata? Bellissimo racconto come gli altri tuoi lavori, ben scritto e ben strutturato.

Recensore Junior
28/07/14, ore 20:04

Ciao, cara Maddy...finalmente una bella storia dedicata ed incentrata su Girodelle, personaggio troppo "trascurato", e accantonato per fare spazio nell'anime a personaggi neanche tanto convincenti, a mio parere...Tu invece hai dimostrato di aver capito perfettamente la nobiltà d'animo di Girodelle, che percepisce in un attimo il reale rapporto che c'è da sempre tra Oscar e Andrè...è forse, tra l'altro, l'unico nell'anime ad intuirlo fin dall'inizio...Tornando alla tua storia, l'illusione di Girodelle di poter avere Oscar dura un battito di ciglia, e proprio per questo la sensazione della delusione, cocente, ma ben dissimulata, che lui prova ci fa percepire il"pugno nello stomaco" che lui sicuramente avverte, ma con la raffinatezza ed il garbo che lo hanno sempre contraddistinto, lui "incassa" il colpo e leva il disturbo...Sei bravissima nel "leggere" i pensieri di tutti i personaggi di "Berubara", e spero tanto che tu ci regali al più presto qualche altro cameo...
A risentirci!

Recensore Veterano
27/07/14, ore 21:00

Ciao!
Ti faccio i miei complimenti, è una storia scritta molto bene.
Sei riuscita a centrare il motivo per cui Girodel (almeno quello dell'anime) non può sperare di avere Oscar, nè è adatto a lei.
Girodel è aristocratico fin nel midollo e questo lo rende incapace di leggere la realtà che gli sta intorno.
E' così aristocratico da non capire che non può andare a chiedere la mano di Oscar al padre come se lei fosse una delle tante dame di Versailles.
E' così aristocratico da non tenere in alcun conto André, perchè i servi e il popolo non hanno niente a che spartire con lui.
In più non è innamorato della vera Oscar, ma dell'immagine che ha di lei.
In fin dei conti, secondo me, lui è innamorato di Oscar nello stesso modo in cui lei è innamorata di Fersen. Innamorati entrambi di un'idea, piuttosto che di una persona.
Veramente bello il parallelo tra il castello di carte e le speranze di Girodel!

Recensore Master
26/07/14, ore 16:43

Bravissima, sei riuscita a rendere nei dettagli un pezzo di vita che altrimenti sarebbe potuto essere un episodio secondario! Girodel si rende conto che tra lui ed Oscar non potrà mai esserci amore solo quando la vede in compagnia di André: a volte, le parole non sevono a mostrare una verità, bastano i gesti; e da gentiluomo quale è sempre stato, si fa da parte, e quel saluto ad André è come una resa piena di stile.

Recensore Master
26/07/14, ore 10:42

Se Girodel avesse saputo interpretare il messaggio della brezza leggera che gli ha distrutto il castello di carte, forse avrebbe evitato la cocente delusione. La stessa brezza leggera che gli chiarisce, con quel gesto da parte di Andrè, che quei sorrisi, quegli sguardi, quella confidenza nei gesti, non lo potranno mai riguardare. Non sono e non saranno mai per Lui, perchè già appartengono a quel soldato che le è accanto da tutta la vita. Mai cantare vittoria troppo presto. Racconto molto bello. Bello nei particolari di cui lo hai arricchito: la descrizione particolareggiata della stanza dove Girodel attende il Generalissimo, la sua ansia, l'incontro con il suddetto, i pensieri che riguardano Oscar e la loro evoluzione fino all'epilogo. Tutto molto curato e descritto alla perfezione. Proprio bella questa Oscar descritta attraverso i suoi occhi e i suoi ricordi che, anche se in una posizione notevolmente differente da quella di Andrè, ne accompagnano il cammino di una vita. Bravissima

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