Ehilà, collega! Allora, comincio subito, perché ho l’impressione che questa recensione diventerà la seconda Divina Commedia. Purtroppo, sono pignola, e correggo errore per errore.
Il motivo? Spesso, prima di scrivere una recensione, osservo quelle lasciate dagli altri, con tanto delle risposte degli autori, e mi rendo conto che a volte questi non capiscono dove hanno sbagliato, di preciso, anche se desiderano saperlo.
Ecco perché ho adottato questo modo.
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“-E così Hazel e Frank si sono baciati? Almeno una di noi ha trovato l'amore...- Disse Annabeth alzando gli occhi al cielo, attraversando il corridoio accanto a Thalia a passi svelti.
-Non direi, non te l'ha detto Piper?- Annabeth si accigliò.”
L’ “Annabeth si accigliò” l’avrei messo davanti alla battuta seguente, dato che si tratta di Annabeth.
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“-Detto cosa?- Scrutò l'amica elettrica da dietro i boccoli biondi.
-Che ha preso A+ in economia e che...-
-Thalia!- La rimproverò Annabeth.
-Sii seria!-“
Con il “Sii seria!” non si capisce se sia Annabeth a parlare o Thalia. Ci ho meditato un po’, e suppongo sia stata Annabeth. In questo caso, io avrei messo qualcosa del genere:
“ – Thalia! – la rimproverò Annabeth. – Sii seria! – “
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Comunque, passiamo avanti. Questi erano solo piccoli accorgimenti, nulla di che.
“Piper aspettava che passasse qualcuno con un ombrello. Diluviava, e lei aveva dimenticato l'ombrello a casa, seppur il meteo aveva chiaramente previsto piogge anomale.”
La ripetizione di “ombrello” la toglierei. Avresti potuto mettere, ad esempio:
“Piper aspettava che passasse qualcuno con un ombrello. Diluviava, e lei aveva dimenticato il proprio a casa, seppur il meteo aveva chiaramente previsto piogge anomale. “
Così evitavi la ripetizione ma si capiva comunque tutto, no?
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Poi…
“Anche Leo era andato a casa... I due erano diventati amici, grazie al carattere estroverso di Leo.”
Argh, queste ripetizioni. Non andava meglio, per fare un banale esempio: “Anche Leo era andato a casa… I due erano diventati amici, grazie al carattere estroverso di lui/ di quest’ultimo/ del ragazzo.”
Ci sono tanti modi per non ripetere!
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“La loro amicizia era iniziata nell'aula di biologia, quando per sbaglio Leo aveva urtato con il sedere un contenitore di vermi morti da osservare al microscopio ed erano caduti sulla gonna di Rachel generando una marea di risate e le urla della rossa.”
Se prima non ripetevi per la seconda volta il nome di Leo, qui sarebbe andato bene. Brave per il fatto che hai messo “rossa” invece di “Rachel”!
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"Pagherei qualsiasi somma pur di rivederlo." Pensò Piper mordendosi il labbro, per non scoppiare a ridere.
"Quel ragazzo ha tutta la mia stima."”
Dato che è un pensiero continuo di Piper, io avrei messo:
“Pagherei qualsiasi somma pur di rivederlo.” Pensò Piper mordendosi il labbro, per non scoppiare a ridere. “Quel ragazzo ha tutta la mia stima.”
Insomma, non serviva staccarli, ma è più un accorgimento, come dire, visivo, non un errore vero e proprio.
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“Leo e Nico si erano trasferiti definitivamente a Bord Ville, e a quanto pareva Leo e Piper sarebbero diventati molto amici, e Piper ne era contenta.”
Sempre queste ripetizioni. “Il ragazzo”, “La ragazza”, “Lei”, “Lui”, esistono tantissimi soprannomi e altro per non ripetere! Anche, ad esempio, “il sedicenne”, “la quindicenne”, etc… Ora non so esattamente quand’è ambientata la storia, quindi non saprei dire quanti anni ha ognuno, qui.
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“Era davvero tardi. Piper rivalutò l'opzione -corri nella pioggia veloce come Bolt e vola a casa senza inzupparti completamente.- Ma i lampi le fecero cambiare idea. Si nascose dietro ad una pianta finta. I tuoni la spaventavano. Un boato riempì il cielo, seguito da un'improvvisa vampata di giorno luminoso. Piper sobbalzò.”
Penso che dopo la notizia sul fatto che i tuoni la spaventano, saresti dovuta andare a capo. Insomma, per il semplice fatto che cambi discorso. E poi, fa capire meglio tutto al lettore. Esempio:
“Era davvero tardi. Piper rivalutò l’opzione –corri nella pioggia veloce come Bolt e vola a casa senza inzupparti completamente-, ma i lampi le fecero cambiare idea. Si nascose dietro ad una pianta finta. I tuoni la spaventavano.”
Qui ci viene introdotto qualche pensiero su Piper. Poi, dato che il boato la fa spaventare, mettendolo a capo, come se si fosse introdotto senza permesso nella storia, dà l’idea giusta anche al lettore, facendolo sentire parte della storia.
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“-Ehi!- Piper si voltò brusca con un suono strozzato che le partì dalla gola.
-Sono io!-“
Il continuo della battuta non lo avrei messo a capo, per lo stesso motivo che ti ho spiegato un paio di momenti fa, poco più sopra.
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Sempre con questo polso di Piper. Il polso della ragazza, forse, era meglio per evitare la ripetizione? D’altra parte, brava nella descrizione dei sentimenti.
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“I lineamenti della ragazza, gli occhi della ragazza” etc…
Mettiamo, ad esempio, che Piper qui ha sedici anni. “I lineamenti della ragazza”, “ Gli occhi della sedicenne”… in questo modo zero ripetizioni, no?
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RIASSUNTO.
Insomma, dovresti lavorare un po’ sulle ripetizioni.
Lo stile semplice e divertente mi piace, ma ogni tanto qualche descrizione dettagliate e uno stile un po’ più sofisticato possono attirare ancora più lettori!
Complimenti per le 100 recensioni raggiunte!
Ti aspetto anch’io, dato che adesso ho pubblicato un capitolo molto particolare, di una storia d’avventura che credo nessuno abbia mai scritto!
Okappakay? *Feel_Like_TheFaultInOurStars*
Un abbraccio,
_Heart_
P.S.
Stai attenta a non rovinarmi la Jasper, mi piacciono tanto! |