Ho finito di leggere la storia una mezzora fa, circa. Da allora sto malissimo. Non sto ancora piangendo, ma credo che stanotte lo farò. Generalmente, anche quando mi succedono cose brutte nella vita, ci metto un po' a piangere. E di solito la notte è il momento migliore in cui riesco a farlo.
Onestamente non mi aspettavo che Jay arebbe morto. Davvero, mi ha scioccata questa cosa. Okay, er una storia drammatica ed io lo sapevo, ma non ero pronta a questo. Non ero preparata a scoprire QUANTO sarebbe stata drammatica, fino alla fine. Tuttavia non mi pento assolutamente di averla letta fin dall'inizio, anzi, sono felice di essere riuscita a concluderla. Come ti ho detto qualche recensione fa mi era mancata tantissimo, ed ero veramente curiosa e impaziente di vedere come sarebbe andata a finire.
Credevo che Jay ce l'avrebbe fatta, che forse sarebbe morto Brad, o che magari la polizia sarebbe arrivata in tempo. Invece no. E' andata al contrario. Sono contenta che Emma abbia fatto qualcosa per il figlio, affidandosi a Robert. Invece mi ha fatta inca***** che George non abbia fatto nulla nemmeno quando il figlio è morto. Avrà anche sofferto, ma non ha agito peché gli venisse fatta giustizia.
Brad non ha detto niente quando la polizia l'ha arrestato. Bast**** fino alla fine, eh! Non cambierà mai. E si è meritato quella condanna, giustissima. Gli avvocati sono stati bravi. Un disturbo mentale non è una giustificazione. Non c'è giustificazione per quello che ha fatto.
La morte di Jay mi distrugge. So che è un personaggio di una storia, ma ci sto malissimo comunque. Perché? Perché l'ho seguito in questa storia dall'inizio, per alcuni anni della sua vita; ed è stato come prdere un caro amico. Sapendo cosa si prova a perdere un'amica, la migliore, ho provato, stasera, lo tesso dolore. Il mio, perl a morte della mia amica, non si spegnerà mai, come non lo farà quello che provano Lizzie e Beatrix, che tuttavia cercano di nasconderlo, almeno quando sono in compagnia, come del resto faccio io. Comprendo benissimo le loro sensazioni d emozioni, avendole provate sulla mia pelle. E' una sofferenza che non adnrà mai via. Impareranno a conviverci, ma non scomparirà.
NOn so se sarebbero state in grado di salvare Jay, ma capisco benissimo il loro senso di colpa. Anch'io l'ho provato, anche se la mia amica è morta in circostanze diverse. Lizzie e Beatrix hanno avuto la sensazione di non avercela fatta. Beatrix si sente in colpa per non averlo accompagnato, per non essersi svegliata, e Lizzie per non aver capito quant'era grave la situazoine. Qualce sentore l'aveva avuto, ma di certo non aveva compreso fino in fondo.
Per quanto riguarda la rabbia di Lizzie per ciò che viene detto su Jay, non so coca dire, se non che la rabbia è un sentimento normale dopoun lutto, anchedopo anni. Ce la si prende ocn chiunque per stare meno male. E lei se la prende con chi ne parla così tanto perché la televisione continua a ricordarle il suo amico, facendole male. Lo considera un gesto insensibile verso coloro che l'hanno amato, perché in questo odo non fanno altro che riaprire continuamente una ferita che, in chi gli ha voluto bene, non si rimarginerà mai del tutto.
Per quanto riguarda Chaz, mi sembra giusto spendere qualche parola anche per lui. NOn sono mai riuscita ad odiarlo cmpletamente. Penso che abbia sempre avuto paura a rivelare che è omosessuale, e secondo me questa è una cosa che non dev'essere condannata, infatti Lizzie per fotuna non lo fa, anzi lo consola. Lui starà con una donna chenon amer mai perché ama Jay, e convivrà con questa cosa per il resto dei suoi giorni. E' stata una sua scelta, certo; ma a volte facciamo certe cose solo perché abbiamo paura di affrontare ostacoli che ci sembrano troppo grandi per noi. Credo che anche haz avrebbe avuto bisogno dei aiuto, e invece non è stato aiutato. Lizzie infatti avrebbe volutodargli una mano, ma Beatrix l'ha fermata. In effetti, facendolo, forse avrebbe voluto solo sostituire Jay, cosa che sarebbe stata del tutto sbagliata, e tra l'altro impossibile, perché ognuno di noi è unico. Jay non poteva aiutare Chaz, e Chaz non ha volutoarsi aiutare, scegliendo la via più facile, ovvero ignorare la sua omosesualità, continuare a soffrire e dare un'immagine di sé per nascondere costantemente il vero Chaz. Ha continuato a sbagliare, avendo trppa paura di fare altrimenti. E tuttavi non mi sento di condannarlo, perché a volte la paura paralizza così tanto una persona che gli fa continuamente sbagliare strada. La situazione di Chaz mi fa, sempicemente, tanta tristezza. Una tristezza infinita, accresciuta da quella, ancora più grande, della morte di
Jay.
Beatrix ha ragione: Jay non è stato una ittima. E' stato un ragazzo coraggioso che ha lottato fino alla fine per riprendersi la sua libertà e la propria vita. Voleva cambire, ed è morto cercando di farlo.
Questa storia è stata bellissima, Bloom, una delle più belle che io abbia letto. Jay è una persona molto umana, con la quale, per un motivo o per l'altro, tutti si possono identificare. Non è un eroe, né una persona famosa, ma non importa. L'importante è che è incredibilmente umano. Questa storia mi ha saputo trasmettere emozioni fortissime, e sì, non la dimenticherò affatto facilmente. Potrei dimenticare l'ordine degli eventi, ma non dimenticherò mai Jay e il suo incredibile e ammirabile coraggio. Un coraggio che, forse, io non avrò mai, anche se continuo a lottare. Io nascondo il dolore dietro finti sorrisi, lui lo faceva dietro l'indifferenza. Ma alla fine entrambi soffriamo, anche se per motivi diversi, per cui in parte posso capirlo. Jay non si è mai arreso. R' caduto ma si è sempre rialzato, ed è un vero e proprio esempio, un modello di vita che tutti dovrebbero seguire e che mi ha insegnato, proprio grazie al fatto che è coraggioso, a creere di più in me stessa, ad avere piùautostima, a non arrendermi davanti alle mille difficoltà della vita, nemmeno di fronte al terribile dolore che provo.
Quindi, grazie Jay per avermi insegnato tutto questo. Grazie, perché sei stato un grande! Grazie, perché il tuo amore per Izaya stato qualcosa di meraiglioso, che non si è mai spezzato, nemmeno dopo la morte; è questo il vero amore! L'amore disinteressato, chenon chiede nulla in cambio e dà tutto se stesso.
E infine grazie a te, Bloomsbury, che hai scritto una storia talmente intensa, pregna di significato, emozionante, convolgente e travolgente, che ha toccato temi sensibili con il giusto tatto. Hai saputo renderla assolutamente non scontata, con personaggi reali, che potrebbero essere persone vere e proprie, assolutamente on scontate e non stereotipate.
Il tuo, secondo me, è un vero e proprio romanzo di formazione, che insegna che la vita fa malissimo, spesso, ma che ci sono anche dei momenti felici che bisogna saper apprezzare fino in fondo, e che si deve accettare le batoste che ci riserva, per quanto grandi siano, e andare avanti, combattendo, cadendo e rialzandosi. Non è assolutamente facile, anzi, e Jay ne è una dimostrazione, con tutto ciò che ha passato! E' una storia incredibilment matura, la tua, e sarei davvero felice di vederla un giorno in libreria, come romanzo vero e proprio. E', ripeto, un romanzo di formazione nonostante il finale tragico, che comunque insegna qualcosa. Ogni capitolo l'ha fatto, in realtà; e dalla prima all'ultima parola, questa storia mi ha letteralmente catturata. Mi ha fatta star male, sorridere, ridere, piangere a dirotto, e via così, fino all'ultimo capitolo. Mi ha fatto provare tutte le emozioni che si possono provcare. Mi ha preso il cuore e l'ha catapoultato nel mondo di Jay, un ragazzo meraviglioso che non dimenticherò mai.
Infine, è stato bellissimo leggere i ringraziamenti che hai scritto alla fine, e soprattutto quelli ai tuoi personaggi. Si sente che hai messo il cuore e l'anima in questa storia, assiema a tutta la tua passione per la scrittura (perché scrivi in modo divino, lasciatelo dire!). Complimenti davvero, dunque. Sei una scrittrice di talento e hai scritto una storia straordinaria!
Giulia |