Recensioni per
Il Dio Piangente
di _Misery

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
08/10/14, ore 21:10

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Un raro esempio di "vera" poesia. Un canto che è potente senza essere ampolloso e solenne senza risultare pedante. Un ritmo che è musica e che riesce a ridurre in armonia ogni parte discorde. Metafore intense, che si incidono profondamente nella mente del lettore. Una metrica libera, ma perfettamente calibrata.

Recensore Master
08/10/14, ore 21:07

Che bellezza! Di solito non frequento la sezione poesia perché raramente trovo qualcosa che mi piace, ma questa è veramente poesia. Ha la forza e la potenza di un antico canto, ha la musica del vento e lo stridore dei grandi alberi. Ogni verso è cesellato con un suo scopo e l'insieme è incredibilmente armonioso e vivo. Complimenti davvero.

Recensore Veterano
17/09/14, ore 20:01

Non so fino a che punto questa mia riflessione sia pertinente alla tua poesia e tuttavia questo mi ha spinto a pensare, Noi e le Deità, due salti del cavallo speculari sulla scacchiera del tempo, tema affascinante da qualunque punto di vista lo si osservi, cavallo bianco o cavallo nero che sia non importa, purché sian due ... Un solo cavallo, adorato od adorante, non serve a nessuno. Complimenti, come sempre mi rendi grato il leggere.

profondi inchini

Recensore Master
09/09/14, ore 17:07

Bisogna scavare molto per arrivare ad un'interpretazione coerente di questa poesia, e io per prima non so dire se sia un bene o un male. Alla prima lettura mi sono detta "Oddio, cosa sto leggendo? E' incomprensibile" e stavo per non finire nemmeno la poesia, ma, non essendo mia abitudine, sono arrivata all'ultima strofa e ho pensato "Ah, però. Allora qualcosa lo sta dicendo sul serio". Ho ripreso la poesia dall'inizio e - aiutata, devo ammetterlo, dalla breve spiegazione da te data in risposta all'altra recensione - e ho trovato una direzione in questo labirinto.
Le immagini sono indubbiamente forti ed evocative, molto ossimoregianti, oserei dire: da una parte la tranquillità della casa, del bagno, del canto, dall'altra la foga e l'agitazione del pianto, portata, a quanto ho interpretato io, dai visitatori; da una parte la corona di ghiaccio, dall'altra la foresta popolata da uccelli ed animali; quindi la morte di oggi contro la vita di ieri e infine il mondo e i suoi dei contro di te, appollaiata sulla torre. E' come se lungo la poesia tu prendessi sempre più coscienza di qualcosa che c'è sempre stato e che, dopo averti coccolata, ti ha soffocata, una compensazione, forse, che ha esacerbato la tua sensibilità. Sfuggi dai visitatori e pretendi principi, ma poi scappi e fuggi nella tua foresta, sulla tua torre, lontana da questi fedeli indifferenti. All'indifferenza vuoi rispondere indifferenza, ma questa poesia è testimonianza cruda del tuo dolore, del combattimento che sta avvenendo dentro di te. L'invettiva finale, se così vogliamo chiamarla, è la chiave di tutto, a mio parere, e non a caso mi sono fatta convincere da lei a dare una rilettura: gli dei più grandi - le guide della tua vita o della nostra vita, a seconda dell'intepretazione - non ci sono più, se ne sono andati, chissà se volenti o nolenti, sicuramente tu nutri rancore nei loro confronti, proprio perchè ti hano lasciata sola - Dio piangente - e fastornata dallo stridore del loro cielo - confusa dalla grandezza delle loro orme che tu non sai se vuoi o puoi seguire.
All'indifferenza, se la si vuole guarire, se si vuole smettere di soffrire, bisogna rispondere con amore. Non sempre è facile, lo so per certo, ma purtroppo la malattia si cura con la medicina, non con un'altra malattia: non cedere a chi vuole farti ammalare, spicca il volo o scendi tra i fedeli, non rimanere sospesa sulla torre.
Chiedo perdono se, in qualche modo, ho arrecato offesa. Sono pronta a rimangiare le mie parole.
In ogni caso, le immafini che hai creato sono piuttosto canoniche, ma altrettanto interessanti, dal mio punto di vista, ma ti lascio comunque un consiglio dettato dal mio gusto personale: sfoltiscile un po' e concentrati su quelle più forti, la lettura ne gioverà.

Recensore Veterano
21/08/14, ore 21:13

Adesso mi darò un tono, per dare una parvenza di serietà all'interpretazione che ho fatto di questa poesia - in cui hai saputo unire le immagini sempre evocative con una chiarezza di forma e linguaggio che mi è piaciuta particolarmente.
Insomma, quello che ritengo è che tu, con questa lirica, voglia rappresentare noi poveri lettori e/o fan che ti lusingano con le recensioni mentre tu ci ignori. D:
Non è così, vero? :'(