"Lei non è di nessuno, ma non si appartiene". Questa è la chiave. Sarà mai di qualcuno? Sinceramente, ho girato parecchio attorno a questa storia prima di decidere di lasciarti la mia opinione. Perchè mi mette in agitazione, provoca domande senza risposta, e abbinata alla musica (mitici Muse!)è una delle cose più struggenti che io abbia mai letto. La dedica fa pensare che dietro a queste parole ci sia qualcuno, che a differenza di altre cose tue qui ci sia molto di personale. Chi? Non so se è una persona sola o un pezzo di tanti, o la condizione di chi, incontrandoti, scopre amaramente che non potrai mai appartenergli. Perchè "lei non è di nessuno". Non vuole esserlo, non vuole rinunciare a qualcosa di se, non può lasciarsi andare. Penso a parole che non hai sentito, e a una mano che tormenta lunghi capelli per finire sul cuore. Due occhi chiari che si abbassano in fretta perchè nessuno possa leggere la luce che hanno dentro. Un paio di occhiali che non riescono a nascondere niente. Scuse e ascensori. Tante facce della stessa medaglia, ognuna una strada che porta da qualche parte, in un posto da non conoscere. La vita è strana e complicata ma può essre anche felice. A volte. Complimenti per questa storia, e per aver avuto il coraggio di scriverla.

Va bene, è troppo, ok? Cazzo. Scusa. Ho avuto voglia di urlare leggendola. Non.Per.Modo.Di.Dire. Qui c'è descritto il mio amore. L'amore della persona che mi ha cambiato la vita. L'amore che non concepisce l'altra persona che mi ha cambiato la vita. L'amore che non voglio descrivere a nessuno. L'amore che nessuno comprende. L'amore che mi fa capire che sono viva. L'amore che troppa gente ha sminuito dicendomi che non so distinguere l'amore dall'amicizia. L'amore che... L'amore che ti dà tutto il mondo, e dandotelo, nello stesso tempo te lo toglie del tutto. L'amore che non conosce etichette: uomo, donna, amico, amica, sesso, carezza, odio, ostilità, rancore. L'amore che è ciò che costituisce un essere umano fatto di carne. L'amore che solo alcuni riescono a concepire. L'amore che pochi riescono effettivamente a raggiungere.
La voglia di urlare non mi è passata.

E’ troppo intensa per essere una storia. Non si possono inventare questi sentimenti, si possono solo provare. Hai espresso il dolore, la potenza dell’amore e l’impotenza di fronte ad esso in un modo sconvolgente. La musica di sottofondo ha fatto il resto, i Muse sono perfetti. Riesci a trasmettere un profondo senso di malinconia. Non si può non immaginare di essere “lui”, disperato e colmo di un amore irraggiungibile, non si può non immaginare di essere “lei”, forse troppo spaventata per lasciarsi andare o forse soltanto non innamorata. La nota fa pensare. Dietro tutto questo c’è una persona speciale. E’ “lui” o “lei”? E’ soggetto o oggetto? La tua sensibilità nasce dall’amare l’impossibile o dall’essere amata senza possibilità? Soltanto tu lo sai, per quanto mi riguarda non posso che ringraziare te e la tua fonte di ispirazione per questo breve e splendido momento di poesia.