Alle prime righe, il ricordo di Byron e del suo Manfred mi ha colpito con forza. Impossibile non pensare al famoso personaggio immortale, che per amore desiderava morire. Non so se questo effetto fosse voluto. Forse no, o forse si. In entrambi i casi, non posso che dire che l'incipit è stato magico.
Ho trovato qui una storia breve, purtroppo, ma dal grande potenziale. E nella sua brevità, è riuscita comunque a contenere tanti di quei temi cari a noi scrittori che sono sinceramente stupita di come non siano risultati troppo superficiali. Non è comune che uno scrittore sappia tinteggiare rapidamente caratteri e scenari con pregnanza, come tu invece hai fatto.
Se posso permettermi solo un piccolo consiglio puramente tecnico: ci sono alcune migliorie da fare, secondo me, nell'ultima parte in merito alla consecutio temporum. Ma nulla di particolarmente importante :)

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