Recensioni per
Il secondo di uno sguardo
di thera

Questa storia ha ottenuto 40 recensioni.
Positive : 40
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Nuovo recensore
13/09/14, ore 02:17
Cap. 14:

Che cavolo 'tebane!!! Ogni volta mi ripeto di dover lasciare una recensione e ogni volta o non il tempo per farlo ( purtroppo sono peggio del Bianconiglio) o so di dover lasciar scritto qualcosa che valga quanto questa tua storia. Il problema che mi sorge a questo punto è il trovare il tempo per scrivere qualcosa di sensato e che in un modo o nell'altro possa rimanenti impresso. Premetto che non sono una grande recensitrice ( penso di essermi addirittura inventata una parola), ma ci proveró.... Altra premessa: ti prego non restarci male se ti aspettavi chissá quale recensione e poi ti ritrovi davanti parole mescolate alla buona!
Innanzitutto sappi che io adoro il personaggio di Minato (nel vero senso della parola, gli farei una statua e starei li a venerarla ogni giorno in attesa di una sua avvenuta o qualsiasi altra cosa) e di conseguenza adoro la sua consorte Kushina. Penso siano una delle migliori coppie del manga e giustamente non può che piacermi la loro storia. Detto ciò questa tua modifica degli avvenimenti la trovo una gran bella idea e sono proprio curiosa di scoprire dove ti porta, anzi dove ci porta dato che mi sono già immedesimata nella storia da brava lettrice quale sono!
In questo capitolo trovo bellissimo come tu abbia fatto nascere il rapporto tra Naruto e Gaara e come quest'ultimo abbia conosciuto l'amore, non ti sei allontanata troppo dalla storia originale e nel contempo hai reso al meglio la tua idea (quello che aimé non riesco a fare io in questo momento). Penso sia molto bello il gesto di Kushina, che da Jinchuuriky quale è non può che capire il piccolo futuro Kazekage.
Emh...come al solito parlo (scrivo in questo caso) troppo e purtroppo lo faccio anche a vanvera, ragion per cui concludo dicendo che non vedo l'ora di leggere il seguito... L'ultima frase suona banale, ma è la pura verità.
Non ti saluto dicendo "al prossimo capitolo" perchè so a priori che non sarà così e ne sono mortificata. Quindi non ti prometto niente, spiacente :(
Sappi che ci sono e continuerò a leggere nei miei buchi di tempo....sono come un'ombra che ti segue senza dire o fare nulla xD
Ok, ok ... La smetto, sono una chiacchierona :)
Per ora ti lascio un bacio con la speranza di commentare un futuro capitolo!!!! :)
Sayra :)

Recensore Master
12/09/14, ore 23:46
Cap. 14:

Buonasera! 
Trovo particolarmente sadico -ma anche ic- il modo in cui hai ripetuto compulsivamente l'appello di Gaara alla madre. Per quanto possa terrorizzare il trovarsi di fronte il rosso in quelle condizioni, però, quell'urlo disperato emerge con prepotenza sulla stessa Kushina, che si sente presa in causa personalmente da quella fragilità. Così come nell'opera originale, anche qui a capire il dramma e la solitudine di un Jinchuuriki può essere solo e soltanto un altro Jinchuuriki. 
"Gaara guardava il bambino biondo con tanta invidia. Doveva ucciderlo. Perchè il bambino poteva avere una madre e lui no? Perchè poteva avere la medicina e lui no? Perchè?Anche lui era vivo."
La sua invidia mi uccide. Pensare che un bambino puro come Gaara (che, secondo me, conservava la sua innocenza anche nel suo ruolo da omicida, perché lo faceva in nome del suo voler vivere ad ogni costo) possa corrompersi così facilmente, solo guardando un gesto materno così spontaneo, è davvero lacerante. Ma qui lui ha perso ogni controllo, sia fisico che mentale ed emotivo. A parlare è il suo cuore, quello ferito. Meno male che c'è Kushina ad accoglierlo, vah!
Tra l'altro, date un nobel per la pace a quel santo d'Itachi, che nonostante lo stress e la stanchezza, riesce a tenersi in piedi e a risolvere la situazione che, se non fosse stato presente, sarebbe inevitabilmente degenerata. Ma anche nel suo caso, ogni qualvolta la stanchezza lo colpiva, era una stilettata al cuore *sighs dramatically*
Nella scena dell'abbraccio io mi sciolgo definitivamente, diamine, pensavo non fosse possibile farmi amare questi personaggi più di quanto già li adori, invece tu l'hai fatto: "Pian piano e con molta incertezza alzò le braccia per stringere anche lui la donna che gli stava dando la medicina. Le lacrime iniziarono a scendere più copiosamente e sentì la donna strigerlo più forte. Finalmente era felice." Gaara ricambia l'abbraccio, è finalmente a casa. Awww!
Proseguendo, devo dire che questo Naruto a tratti iper-tonto e a tratti iper-sensibile mi fa sorridere come una cretina ogni volta che apre bocca. Tipo qui: 
"Se la mia mamma ti vuole bene, devi essere per forza mio amico." disse porgendogli la manina, " Io sono Naruto."
Mi piace il suo ragionamento. Semplice, cristallino, innocente; come un bambino deve essere. Ma non parliamo di un bambino qualuque, ma del protagonista della serie, qui. Hai praticamente ricostruito il legame d'amicizia e rispetto che vige tra i due personaggi in contesto canonico, pur cambiando la situazione e ringiovanendoli. Naruto, pur essendo parzialmente diverso poiché cresciuto con due figure genitoriali, in fondo è sempre lo stesso: riconosce il buono nelle persone, quando lo vede. Ed è per questo che gli vogliamo tutti bene, no?
Adesso ti saluto e ti chiedo scusa per la recensione più inconcludente del solito. Ma è tardi e non so più come commentare questa storia, lo sai :P
Alla prossima,
thyandra