Recensioni per
Les ames maudits de Paris.
di December Moon

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 1 (guarda)


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
22/09/14, ore 12:26

Ciao!

Ho aspettato a lungo una ff storica e shlash e finalmente è arrivata così, quando l'ho vista, mi son detta che dovevo leggerla.
Ho notato, che spesso, dopo alcuni dialoghi non chiudi i trattini, anzi vedo proprio che apri i discorsi e non chiudi il trattino che fa da virgoletta, iniziando a far parlare l'altro personaggio, come il padre. Dobbiamo andare un po' a intuito, quando le aperte e chiuse virgolette appaiono, (per i dialoghi, non quelle citazionistiche ovviamente) e queste servono proprio a far capire chi è che sta parlando in quel momento. 
Quando dici che Parigi è la culla, io avrei scritto della Francia e non di Francia.
Ho trovato alcune descrizioni lunghe e superflue, penso che tu potessi descriverle al momento adatto invece di dire come era la Francia nell'Ottocento.
Penso che le descrizioni andrebbero messe a poco a poco e non spiattellate tutte subito. 
Ho letto che tu insisti molto sul fatto che julien compirà diciotto anni. Non so se tu insisti per il fatto della maggiore età, ma se non mi sbaglio, a quei tempi la maggiore età era di ventuno anni, nel caso mi sbagliassi, ti chiedo scusa, però ti consiglio di controllare. 
La madre che dipinge il ritratto del figlio biondo per la sua immensa bellezza mi ricorda molto il ritratto di Dorian Gray, dove Besil, attirato e catturato dalla bellezza di Dorian, decide di imprimerlo su tela. A cosa ti sei ispirata per questa storia? Lo chiedo per curiosità, perché il periodo che descrivi è uno dei miei preferiti, quindi se ti sei ispirata a qualche poeta o scrittore, non può farmi che piacere saperlo.
Devo ripeterti però che molte descrizioni sono superflue, dopo un po' annoiano, ed è un peccato perché la storia potrebbe avere del potenziale se sistemi queste cosette,
perché, sennò, davvero, il troppo distoglie l'attenzione. 
La giacca a marsina l'hanno portata fino al 1821, ora se lui è veramente un dandy, dubito che indossi abiti così datati, a meno che non sia a un incontro che lo richiede per il puro piacere estetico. Anche se lui è di paese è comunque un anticonformista moderno, quindi a maggior ragione non indosserebbe abiti datati, ma anzi proprio perché si mostra convinto al padre, magari si metterebbe una giacca all'ultimo "grido" per di più viola, magari. 
Poi, julien mi sembra solo un vanesio più che un dandy... Però è giovane, è il primo capitolo e non voglio giudicarlo subito.
Poi, sua madre, sembra davvero la copia di Basil, il pittore di Dorian Gray.
"L'unico che tentó di rompere quel l'atmosfera, fu stato Daonatien..." Perché fu stato? .-. Non bastava fu? 
Sua madre è melodrammatica, troppo teatrale, supera l'istrionismo, poteva fare qualcosa o parlare in modo diverso, piuttosto che gettarsi in terra e soffocare i sighiozzi del pianto e julien che per attirare l'attenzione del padre, come hai scritto tu, pare un ragazzino di cinque anni, non di diciotto, menomale che quella sera si è risparmiato visto il putiferio che aveva scatenato XD 
Dopo questa recensione, mi sembra scontato dirti che sarà neutra, perché sennò sarei incoerente a riguardo... 
Detto questo, posso solo affermare che i miei sono stati consigli e accorgimenti, che spero tu ne faccia tesoro e che non ti offenda.
Leggeró, probabilmente anche il secondo capitolo, per vedere come si svolgerà la vicenda di julien a Parigi, magari cambiando idea sul suo conto chissà!
Alla prossima!