Recensioni per
The Castle Family on the Oprah Winfrey Show
di moni_cst

Questa storia ha ottenuto 18 recensioni.
Positive : 18
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
23/03/18, ore 23:31

Complimenti, davvero, per questa storia così insolita e originale in poche parole bellissima! Come mai mi era sfuggita? Forse il titolo non mi aveva ispirato, forse pensavo che fosse umoristica e frivola. Invece è estremamente profonda, commovente e...splendida!😢 E poi.....il loro bimbo ucciso in modo così tragico! Basta, non aggiungo altro. ...peccato che tu non abbia più tempo né ispirazione. ...il tuo talento è enorme! 👏👏👏

Recensore Master
05/10/14, ore 16:12

Ciao Monica, complimenti per aver scritto una storia all'apparenza comica (nata con Rick che le tenta tutte per convincere Kate a partecipare allo show di Oprah, alle immagini di Jack Lemmons e Tony Curtis in "A qualcuno piace caldo", al pensiero del salottino di Oprah stessa) ma che fa riflettere in questa seconda parte.
(Ah, e per fortuna ti sei risparmiata Rick che saltella sui divani come Tom Cruise)
Mi è piaciuto che hai fatto intendere che il cambiamento dello stile di scrittura di Rick non sia stato dovuto alla mancanza di ispirazione, ma semmai il contrario. Anni a scrivere racconti gialli, gli hanno fatto venire il coraggio di pubblicare un saggio serio e reale, raccontando la criminalità di New York. Ma sopratutto, ha dato spazio a una raccolta fondi per aiutare le persone vittime di crimini.
Brava! Alla prossima :)
D.

Recensore Veterano
02/10/14, ore 15:27

Ehilà! Finalmente arrivo a recensire questa storia!
Allora... Prima parte da risate, con Castle che cerca in tutti i modi di corrompere Kate: caccia pure i bambini di casa!
E poi, ciliegina sulla torta, quando tutto sembrava perduto, arriva l'ordine della Gates, la quale, anche se non è più il suo capitano, ha mantenuto una certa autorità su Beckett e non ammette repliche! Però ha ragione Castle, non c'è gusto a ottenere in questo modo quello che voleva...
Questo capitolo è, invece, molto più serio, e la cosa era necessaria, viste le tematiche affrontate, ma comunque non ci hai fatto mancare le battute di Rick, che hanno alleggerito il tutto. A lui che gongola dopo aver visto annuire la Gates, poi, sono scoppiata a ridere!
Kate parla a cuore aperto: sa che la sua storia può aiutare tanti a superare il dolore e che, attraverso il racconto, può fare in modo che le donazioni aumentino in modo vertiginoso e che, di conseguenza, sempre meno persone debbano "buttare via" anni di vita a causa di una perdita. Per più di 10 anni non ho vissuto.
Lei ha vissuto tutto questo sulla sua pelle, per ben due volte, e per ben due volte è riuscita a rialzarsi. Grazie a Castle.
Le parole su come siano riusciti ad affrontare il dolore è toccante, mi è rimasta impressa. Il dolore separa, non unisce. Il dolore ti rende sempre più introspettivo e ti annienta rinchiudendoti in te stesso. (...) Volevamo che la vita vincesse sulla morte. Che male c’è in questo? diamine, è maledettamente vero!
No, non è facile ricominciare a vivere dopo la morte di un famigliare, figuriamoci dopo che accade ben due volte! La vita dà tanto, ma pi pretende sempre qualcosa in cambio... solo che quando si tratta di un bambino è ancora più inspiegabile, soprattutto se accade in modo così "stupido" come un proiettile vagante...
Rick, intanto, consapevole dei rischi che si corrono ogni giorno, complici gli anni e anni passati collaborando con l'NYPD, ha deciso di dedicarsi ad un sggio, genere per lui inusuale. Apprezzo la sua (tua) scelta.
Degna di nota anche la frase: Ogni figlio quando nasce ti dà le stesse identiche emozioni. L’amore non si divide, si moltiplica.
Significativa la comunicazione non verbale che c'è tra Rick e Kate lungo tutto il capitolo, una comunicazione fatta di piccoli gesti (continue strette di mano nei momenti di maggiore emotività e scappellotto sulla gamba), di sguardi orgogliosi e di momenti occhi negli occhi.
Bene, non mi resta che salutarti e farti i miei più sinceri complimenti.
Alla prossima!
Gio

Recensore Junior
28/09/14, ore 18:00

Wow! Anche questa storia ha la sua splendida cornice familiare da cui partire. In primis è molto umano vedere questa coppia che va su d'età, i primi acciacchi come il vedere meno o per Kate aver perso quel minuscolo girovita dopo le sua maternità. Ed è di nuovo incinta, segno che l'amore per la vita ha vinto sulla tragedia.
E veder questa famiglia ricostruirsi e creare dal dolore della morte di un figlio un'opera per aiutare chi ha avuto lutti come il loro è decisamente da Caskett.
Ma questa uscita pubblica di Kate trova nello spirito di condivisione del dolore un significato nuovo. Nel salotto più famoso di New York due storie vanno ad essere raccontate. La storia di una donna e del suo dolore che ha trovato sollievo nell'amore e nella comprensione e così deve essere per coloro che la loro fondazione vuole aiutare. Accanto a questo c'è la storia di uno scrittore che dalla frivolezza del passato è arrivato a scrivere un saggio mettendo in evidenza cosa accade nella loro città, un quadro realistico e vissuto in prima persona della violenza nella grande mela. Come scritore è diventato adulto. Tutti e due sono diventati adulti, con Kate al comando del dodicesimo.
Bellissimo il modo in cui Castle ringrazia il pubblico e rende onore alla propria consorte scoprendola emozionata e fiera dell'amore che il pubblico mostra al suo scrittore. Non l'hanno dimenticato ed ora è a una svolta di maturità sia lavorativa che personale con un nuovo figlio in arrivo. Questo credo sia il motivo per cui Kate riesce a fugare le proprie paure ed in modo del tutto imprevisto, ma molto bello, Kate si lascia andare e spiega il suo passato, il tempo perso nel dolore e lo fa con il cuore in mano sostenuta dal suo uomo. Si rende conto che la gente la sta capendo, dalla reazione di Oprah stessa e del pubblico, e le donazoni prendono il volo.
Un capitolo stupendo e pieno di umanità per una storia che colpisce proprio per l'umanità dei personaggi che vi sono descritti.
Bella, bella davvero!
A presto!
Anna
 

Recensore Master
24/09/14, ore 23:26

Ed eccoci tra le luci sfavillanti del salotto televisivo più famoso di New York :)
Potrei dire tante cose di questo capitolo...
Potrei dire che quelle due mani strette una dentro l'altra sono perfette:  
- Rick fa coraggio a Kate entrando nello studio, perchè sa che lei è ancora restia a questa intervista;
- Kate invece la stringe per orgoglio verso il lavoro del marito e un po' di rammarico per averlo allontanato da quello sfavillio che lui amava e ancora ama;
- Insieme si stringono per sopportare le domande inerenti al loro piccolo Luke.
Potrei soffermarmi sulla foga di Kate nel parlare del suo lavoro, del suo doppio dolore, del modo in cui ha perso la madre e il figlioletto, incalzata da una tenacissima Oraph che non sta tanto alle regole.
Potrei soffermarmi sulla stessa foga di Kate per le famiglie distrutte come lei, che dovrebbero essere capaci di ricominciare a vivere subito e non lasciarsi sopravvivere come ha fatto lei.
Potrei soffermarmi sul fatto che "il dolore separa e non unisce..." ma essendoci passata ed essendone uscita grazie all'amore, l'unica cosa era ricominciare da lì, dallo stesso dolore che anche Rick provava, per rimettersi una tra le braccia dell'altro e affidarcisi completamente, per ricominciare a vivere e avere voglia di dare ancora la vita, nonostante tutto, anche per il piccolo Tommy che viveva un dolore non "suo" ma riflesso (che bella questa frase)
Potrei anche soffermarmi a dire due paroline sulla simpatia egocentrica di Rick "non tutti hanno la fortuna di incontrarmi di persona" [lo penso anche io :'(]
Potrei...
Invece mi soffermerò su questo:
"Volevamo riappropriarci della nostra vita, dei nostri sogni rubati. Volevamo che la vita vincesse sulla morte. Che male c’è in questo?”
Proprio la domanda finale mi ha bloccata. Che male c'è in questo? Niente, non c'è nessun male, è il corso della vita, di chi ha il coraggio di "vivere". E' facile chiudersi nel proprio bozzolo e lasciare che il mondo vada avanti senza di te, non si hanno più scossoni. Il difficile è provarci, sapendo che comunque la vita potrebbe colpirti ancora e nei modi più terribili. Loro ci sono riusciti, il dolore che si portano nel cuore, nella parte più intima dell'anima, niente e nessuno potrà mai sdradicarlo, ma la vita è questa. Vivere anche per l'altro e soprattutto per quel bambino, allora ancora troppo piccolo per capire... 
Sono riusciti, attraverso la fondazione, a rendere onore al loro Luke, vittima anche lui come tante e a portare aiuto a chi, come loro, ha subito una perdita in maniera violenta.
Ho amato il contatore che conteggiava le donazioni come impazzito mentre Kate parlava.
Ho amato la Gates che ammiccava con Castle
Ho amato anche Oraph che è stata una perfetta padrona di casa :)
Ho amato te che con questa storia diversa, ci hai portato ancora dentro al tuo cuore <3
 
(Recensione modificata il 24/09/2014 - 11:32 pm)

Recensore Master
22/09/14, ore 22:53

Ok, lo ammetto. Tutto mi aspettavo tranne un capitolo così....
Intenso...
Emozionante...
Forse solo un aggettivo può descriverlo: splendido.
Sai mi sento come il pubblico del programma di Oprah, senza parole. Nel senso buono però sia chiaro.. 
Il racconto di Kate, così veritiero e così calmo nello stesso tempo, nonostante la difficoltà dell'argomento trattato, prende profondamente nell'anima.  Perdere un figlio è ingiusto, devastante e non nel naturale svolgersi della vita. 
Non è difficile immaginate quanto la vita di Kate e Rick sia stata sconvolta. Ma nonostante l'uragano sono rimasti uniti, uniti nel dolore, uniti nell'amore.. Uniti per il piccolo Tommy che viveva quel dolore riflesso poiche troppo piccolo per poterne provare uno tutto suo. 
Il modo in cui Kate racconta come sia nata la decisione di ricercare un altro figlio, mi ha colpito molto. 
"Volevamo riappropriarci della nostra vita, dei nostri sogni rubati. Volevamo che la vita vincesse sulla morte. Che male c'è in questo?".
Nessuno.. 
Non esiste nessun male in questa decisione. 
Sbaglierò, ma io la ritengo che a volte ci voglia più coraggio a ritornare a vivere che ad affondare in un dolore che potrebbe passare per giustificato.. (Non so se sono stata abbastanza chiara, spero di si). 
Non credo che una ferita del genere possa essere ricucita, ma ammiro profondamente la tua Kate e il tuo Rick. 
Sia per l'uomo e la donna che sono diventati (per i discorso fatti nel talk show), ma soprattutto perché riescono anche ad aiutare altre persone che come loro hanno dovuto affrontare una prova così grande creando la Luke Castle Fondation. 
Ci vuole solo ammirazione e rispetto per persone così. 
Ringrazio la tua penfriend per averti "convinto con le buone" a scrivere questo capitolo. Aveva ragione, ci voleva. 
E a te che ti dico? 
Solo che sei bravissima Monica.. Mi fa sempre molto piacere leggerti.. Non sei mai scontata e mi porti a riflettere, cosa che non fa mai male, specialmente a una persona come me. 
Un bacione 

Recensore Veterano
22/09/14, ore 20:50

capitolo decisamente toccante, davvero bellissimo, commovente il racconto da Kate, divertente le battute di Rick.......complimenti una bellissima storia, alla prossima <3 <3 <3

Recensore Junior
22/09/14, ore 19:54

Questa storia è splendida. Davvero magnifica...
Tra l'altro le cose potrebbero svolgersi proprio in modi analoghi per i nostri Caskett in un futuro non molto lontano.
Molto toccante la storia del piccolo Luke, che ha portato non poca sofferenza all'intera famiglia Castle. Ma poi l'amore irrefrenabile che Kate e Rick provano l'uno per l'altro ha contribuito a dar vita ad un altro frugoletto.
Stupenda anche la sintonia e la chimica della nostra coppia, che rimane sempre invariata, anzi sembra essere aumentata.
Complimenti ancora per questa storia.

Recensore Master
22/09/14, ore 15:34

Questo secondo capitolo, Monica, è davvero splendido. La parte centrale, in cui Kate si mette metaforicamente a nudo, mi ha fatto commuovere profondamente.
Nessun genitore dovrebbe mai vivere l'esperienza traumatica di perdere un figlio, nessuno.
Ma la vita non finisce mai di sorprenderci ed è lodevole la capacità di Rick e Kate di volersi riprendere la propria vita, di voler andare avanti per loro stessi e per il figlio che viveva di riflesso il dolore dei genitori perché troppo piccolo per averne uno suo. Kate si racconta a cuore aperto, consapevole di avere il supporto incondizionato del marito e di potere, in questo modo, aiutare chi come lei ha vissuto un dramma tanto traumatico.
E' vero, questo è un capitolo diverso da quanto leggiamo di solito, ma proprio per questo è meraviglioso, perché ci spinge a riflettere su un tema importante e perché comunque sei riuscita ad alternare la parte più altamente emotiva con quella più leggera legata al comportamento di Rick o di Oprah o persino della Gates nel suo sfavillante tailleur rosso.
Uno splendido lavoro di cui non ci potevi assolutamente privare.
Parola di penfriend.
(Recensione modificata il 22/09/2014 - 03:35 pm)

Recensore Master
22/09/14, ore 15:21

Un capitolo diverso, ma molto apprezzato.
Più che un capitolo diverso, forse una Kate diversa. Nonostante non volesse partecipare all'intervista, alla fine -pur essendo stata costretta dalla Gates- ha dato il meglio di sé. Come ha riconosciuto la stessa Victoria, si è aperta piu di quanto forse lei stessa potesse immaginare.
L'idea della fondazione è geniale; la storia che racconta della loro famiglia, quella tragedia che ha rischiato di dividerli... pur essendo una ff breve e nonostnate il contesto in cui l'hai inserita non potesse prevedere un dilungarsi del racconto (già Oprah ha rimandato la pubblicità u.u), sei riuscita a spiegarla semplicemente e a farla rivivere a Kate e Rick e "vivere" a me che leggevo.
Quindi grazie per questa ff dai tratti comici ma che non ha mancato di momenti riflessivi. Hai toccato un tema inportabte con la fondazione, riuscendo as "alleggerirlo" con le battute di Castle e le domande finali sulla sua carriera e il suo cambio nella scrittura.
A presto
Un bacio