Buonasera, sono Tanny.
Ho riletto la storia poiché era nella lista e stava aspettando di essere recensita, però non ricordavo di cosa parlasse; ho notato che aveva le solite caratteristiche di una che viene di solito recensita molto e invece ne aveva zero. La mia espressione prova ad immaginarla, poi però ho visto che non aveva la solita trama e quindi ho compreso fosse per quello ma è semplicemente ridicolo questo ragionamento, purtroppo però Efp ragiona così oramai.
Ho pensato di passare perché ognuno di noi ha bisogno di un parere, così come io anche tu ne vorrai uno perciò eccomi qui.
Passando alla tua storia, ho sentivo vagamente le sensazioni che Prudence provava costantemente nella sua testa e all'interno, la sua coscienza mi sembrava un tantino timorosa di vivere in quella casa. E da come hai descritto gli avvenimenti, tutto sembrava procedere verso un filo logico: quell'appartamento non è suo, è di tante persone, quindi è ovvio che Prudence non è sicura, già a partire da quei ragionamenti. Lei sente che non è la sua casa, il suo posto, il suo mondo. E quindi sente che non può farcela, nemmeno guardando il panorama per perdersi nei pensieri e dimenticare quel senso di non-appartenenza. Lei è fatta così, è inesperta, è incompleta, non ha ancora trovato un posto in cui riuscire a delinearsi bene con l'ambiente circostante.
Nemmeno il paesaggio fuori riesce a deconcentrarla dal sentirsi inadeguata, perché sapeva si sarebbe sentita così ma è arrivata lì lo stesso - forse pensando che avrebbe dimenticato quella sensazione vaga. E invece, no, era troppo imperfetta per potersi adeguare alla situazione.
La musica le ricorda la sua vita, il suo precedente cammino e quello... futuro?, chi lo sa.
E poi, quando suonano alla porta, lì comincia tutto: cosa accadrà dopo? Andrà bene? Deve soltanto aprirla, tuttavia ha timore come se conoscesse già la persona e dovrebbe sapere cosa rispondergli/le. Oppure ha timore di non saper cosa dire ad uno sconosciuto.
Son tutti pensieri mentali che lei si fa prima di non sbagliare, di rendersi conto di somigliare ad una ragazza ir-responsabile, im-matura, in-completa. E via dicendo.
Ora ti rispondo sinceramente: si vede che è una storia base, nel senso che è appena cominciata perché sembra pure la storia in sé un po' insicura ma devi mostrare coraggio, volontà e determinazione perché altrimenti i lettori lo captano. Se non sei sicura di continuare, le persone pensano che tu non abbia voglia abbastanza e quindi fanno a meno di leggerla, a parte me ovviamente. Ma di quelle come sono io, ultimamente su efp ce ne sono poche, perciò cerca di sorridere quando scrivi questa e pubblica a non finire i capitoli successivi anche perché io sarò qui.
Aspetterò e ti seguirò. ^^
Guarda, poi anch'io ho una storia romantica nel settore con una sola recensione: sì, mi dispiace ma la continuerò a meno che non s'inserisca la pigrizia e la mancanza di idee ed allora la toglierò sicuro. Ed un'altra autobiografica con zero recensioni, dovrei evitare di scrivere? No, continuo perché non m'interessa. Aspetterò le recensioni, poi andrò avanti lo stesso.
Au revoir |
