Recensioni per
POESIE DI PIETRA E DI VERGINI
di balakov
Grande!!!!!! |
Ho pensato alla stupida suddivisione ''confinica'' (coniamo termini quando ne abbiam l'occasione) dell'africa. Gli errori geografici coincidono con gli etici, è una gran triste verità. Ma adesso abbiamo i satelliti, e i digitali. No faremo più questi errori, mi auguro. C'è una bella vignetta del 1825 che illustra il congresso di Vienna riassumendolo con i rappresentanti delle potenze maggiori che strappano un planisfero e si spartiscono l'europa. Questo è quanto. |
Non ti ho recensito non perché non mi sia piaciuta (sai bene che adoro tutto ciò che partorisce la tua testolina!), ma semplicemente perché l'ho riletta più volte e sto pensando ad una recensione appropriata! Intanto ti lascio queste poche righe, e un mega saluto, con la speranza di poterti risentire presto! Kisss |
volevo farti i complimenti perchè hai un non so che di leopardi e montale! me li hai ricordati, ed io amo questo genere di opere!! davvero bravo!! |
l'ho trovata profonda, sei riuscito a cogliere il significato intrinseco della poesia stessa,personalmente penso che la poesia sia osservare la realtà e comporre le emozioni che suscita in noi questa osservazione,e il successo di un poeta dipende da quanto riesce a coinvolgere chi legge; mi è piaciuto l'uso della parola "solipsismi" perchè è come se fosse la chiave di volta di tutto il componimento, inoltre mi ha colpito il verso "un piglio intellettuale che mi sfugge" è un riconoscere i propri limiti umani, c'è chi aspira a raggiungere l'infinito senza vedere dove mette i piedi e credo che riconoscere che la poesia è umana e quindi parte fallibile di noi sia una gran bella presa di coscienza. |
sembra quasi che tu voglia denunciare la caduta di tutti i valori e lo fai in modo ironico e amaro, questa poesia indubbiamente fa riflettere. L'hai definita un requiem e credo di essere d'accordo con questa definizione, un ultimo saluto ad un mondo in declino. |
L'intento è quantomeno apprezzabile. Ma io sono dell'idea che non sempre quella della droga sia un'esperienza negativa. Dipende dai punti di vista, è ovvio. Ci sono un paio di immagini che hai creato che sono veramente belle e magari potevano essere sfruttate in un contesto più ponderato. Ma la poesia non è ponderazione e quindi non è certo colpa tua, ma dell'ispirazione che spesso gioca brutti scherzi ... Un'altra precisazione. Dalla tua poesia parrebbe che la cocaina (la polvere bianca) dia l'effetto dell'eroina. Sono due cose completamente diverse e non è che se zuki la coca perdi la coscienza di te stesso come avviene con l'ero. Parlare di droga non è facile perchè bisogna conoscerla bene. Buona prova. Continua così. |
E questa poesia tu la chiami semplice? O_O Wow, è così intrisa di sentimento, di significato, e ti pone nella condizione di riflettere. 'Può una parola essere più preziosa di un diamante?' Meravigliosa, stupenda, dolce, romantica... e perfetta! Sei sempre più bravo! E questa la metto tra i preferiti *__* |
E' folle chi cerca di capire sapendo di non esserne in grado. La follia è dedizione ingiustificata. Molto particolare questo componimento, non saprei definirlo nemmeno all'interno dei possibili canoni di poesia, è qualcosa di diverso, un breve testo, poetico. Strano. Bravo. |
Secondo me la poesia è semplice e complicato. Banale e ricercato. Spesso e sottile. E tu sei bravo in tutti gli stili balakov, non perdendo mai la classe che ti caratterizza. Spero che tu voglia unirti al mio ultimo lavoro, perchè sei uno dei più meritevoli in questo sito. Davvero, complimenti ancora. Caterina. |
Si raccomanda. Il titolo m'ha preso, davvero moltissimo. l'interno della poesia, un uomo seduto a guardare il nulla che afferma sicuro di se di voler spezzare la routine, con calma esasperante. Fantastica. Pare d vederlo, l'umo, con il mento sul pugno, a raccomandarsi. |
Tutte le volte ke rileggo questa poesia mi vien da pensare che esise ancora qualche pazzo oltre me che riesce a trovare il valore dell'uomo, nella sua qualità più importante: il pensiero e i sentimenti. Ormai me la sono imparata a memoria. Bavo davvero. |
Eccomi a commentare. Lo so, ho impiegato più tempo del dovuto. E' che questo componimento mi ha davvero colpita, in modo positivo chiaramente. Ci sarebbero tante cose da dire, eppure io vorrei semplicemente dirti che ho avvertito un'atmosfera di soffocamento, di asfissia. Forse perché appunto non si può nulla contro il volere del Carnefice. Questo verso è stato a trasmettermi particolarmente l'asfissia di cui sopra: E te che latravi come una bestia,/e ti rendevi conto in così fugace tempo/che tutto si apriva al vento |
Mi piace, mi piace tantissimo!Sarà perchè anche io ho tentato di usare il tema del Dio carnefice, sarà perchè mi stupisci ogni giorno di più con i tuoi componimenti, sarà che riesci sempre a trovare le parole più adatte per descrivere qualcosa, beh, non mi resta che dirti bravissimo, davvero!Un bacio, Lorenza. |
Non mi piace e continua a non piacermi per niente il fatto che spieghi tutte le tue poesie, vai come ad opacizzare quell' alone magico che si crea attorno alla gioia del dubbio, ma non voglio esprimermi a sproposito. Piuttosto leggendo il componimento lo trovo molto adatto ad una canzone, perchè non butti giù qualche accordo? ;) |