ma che bel monologo! E quanto è diverso questo Fersen da quello di Spirito Inquieto... "Tutto è freddo quanto lo sono io": qui lo rendi un uomo che ha davvero amato - non Oscar, d'accordo - e che dopo aver amato non vive più, peggio che un cane dopo la morte del padrone.

Citi anche Oscar ed è una citazione "da gentiluomo": non è la donna che lui non ha amato e che lo amava (lui lo sa a questo punto, in fondo), è solo la donna devota a quella che lui amava, commovente per l'affetto che mostrava a Maria Antonietta... ma che bella one-shot!

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o per la miseria.
ok, Fersen non mi è mai piaciuto come personaggio: ha fatto soffreire troppo Oscar.
Ma tu sei riuscita a trasmettermi le emozioni di questo personaggio in punto di morte, quando pensa ancora alla sua regina.

Bellissima e commovente! I ricordi di Fersen sono struggenti, come frammenti di immagini riflessi in un vetro frantumato, ed il suo muto tormento è più che palpabile: brava!

Brava ! molto bella e commovente la tua FF.hai espresso molto bene i pensieri e i fatti di in personaggio controverso come quello di Fersen in un momento così triste e drammatico delle sua vita!complimenti! alla prossima!!^-^

Come forse avrai capito , io non amo particolarmente fessen , anzi diciamo pure che è uno dei personggi che più odio, ma tu riesci a scrivere delle cose bellissime anche se 'è lui, brava, complimenti

Ogni volta che rileggo la mancata fuga dei sovrani, provo una grande tristezza nei confronti di Fersen che con cura aveva pensato ad ogni minimo dettaglio. Senza però tener conto dei marchingegni del fato, che maligno aveva scagliato l’ultimo colpo, ovvero porre fine all’ultima speranza di salvezza.
E devo dire che questa introspezione basata sulla disperazione di Fersen, dopo il fallimento della fuga, mi è piaciuta molto. Con poco sei riuscita a farmi entrare nel personaggio e questo grazie anche al tuo modo di scrivere così fluido e semplice che rende la lettura molto piacevole. Brava.