Mi avevi parlato di questa flashfic, per cui eccomi a recensirla.
Devo dire che, ancora di più dell'altra storia, in questa si nota la somiglianza con lo stile di Vasco - si vede proprio che ti ispira, accidenti. Si vede al punto che, se non avessi segnato in corsivo le frasi di Piromani, non avrei saputo distinguerle dalla farina del tuo sacco: è tutto amalgamato benissimo, fa quasi spavento!
Mi ricordi moltissimo lo stile di una mia cara amica, anche lei si lascia ispirare dalle Luci e ogni tanto partorisce certe perle che non ti dico :3
Comunque, come per l'altra storia, il tema della quotidianità è molto forte e spiazza per la semplicità, per la capacità di essere un denominatore comune di tutti: la situazione è già vista, ci siamo passati, ci stiamo passando o ci passeremo tutti prima o poi, e questo provoca immediatamente empatia.
Mi hai ricordato i tempi della scuola (e, adesso che vado all'università, non è che sia molto diverso): aspettavo settembre per rivedere le mie cotte insensate e per riprendere la mia vita, ché prima mi sembrava di ammuffire e vagare senza meta cercando di ricordarmi perché, nelle foto di pochi mesi prima, sorridessi tanto.
Hai raccolto l'essenza di quella fascia di adolescenza che non sa riconoscersi lei per prima, che non sa trovarsi un segno distintivo e vive andando per sensazioni, decidendo di provarle tutte anche solo per passare il tempo... o per trovare il proprio posto nel mondo.
Mi hai fatta riflettere moltissimo - e penso che si veda, lol - e di questo ti sono grata. Ora passerò la serata vagando per casa in preda alla nostalgia, che bello! *w*
P.S. Ti segnalo solo che da qualche parte, non ricordo dove, hai scritto qualcun'altro al posto di qualcun altro. Sono abbastanza sicura fosse al maschile, per cui te lo faccio presente al volo.
Complimenti di nuovo, alla prossima!
Chara |