Ho letto i primi due versi e ho strabuzzato gli occhi.
Mi è sembrato di essere ricatapultata (esiste?) negli scritti in cui sguazzavo ormai quattro-cinque anni fa.
Ed è stato emozionante, tanto emozionante da farmi fermare.
Le immagini che hai scelto, al di là del messaggio che vuoi comunicare, che è piuttosto evidente e in cui facilmente possiamo immedesimarci, ecco, al di là di quello, le immagini sono interessanti e catturano l'attenzione. Alcune sono davvero forti e comunicative, la mia preferita è sicuramente questa, quando l'ho letta mi sono fermata una seconda volta: Sono la sedia vuota / accanto al telefono. Secondo me ha tante, tante sfaccettature possibili. Tu non sei la persona che aspetta seduta sulla sedia, quindi non sei quella che non riceva la chiamata, quindi quella presumibilmente dimenticata, no, tu sei la sedia di cui nessuno si ricorda perchè nessuno ci si siede se non per stare al telefono. Quindi sì, possiamo immaginare uno scenario desolante, di abbandono, una casa triste in cui qualcuno piange, ma soprattutto noi ci possiamo immedesimare con quella sedia (e secondo me è proprio lì che tu vuoi andare a parare) che sta lì e non serve a niente. E' forte, davvero forte. C'è da sperare in una qualunque notizia, purchè qualcuno si sieda. Vogliamo sfociare nel cinismo? Ancora meglio se quella che arriva è una brutta notizia, così chi la riceve proverà l'istinto di sedersi.
Amo quest'immagine.
Ma, a parte alcuni luoghi piuttosto comuni (mi riferisco all'urlo soffocato e alle ali parlate), sono tutte immagini interessanti e tutte veicolano lo stesso significato (domani do un esame di semiotica, quindi forse hai idea di quanto questa poesia sembri ancora più bella per me!): l'inutilità. Lo sguardo che non guarda, gli occhi che non vedono. Perchè le mani sporche di sangue?
Benchè tutta la poesia sia connotata da un forte giudizio negativo verso chi nemmeno vede, verso chi ignora, sono gli ultimi tre versi quelli più carichi di astio: continua a pestarmi / nemmeno mi vedi.
In realtà io darei un'altra ulteriore interpretazione alla poesia, l'accenno alla coperta che non è sufficiente mi sa di denuncia alle persone che passano e non vedono che c'è davvero chi dorme all'addiaccio, senza un tetto sopra la testa, senza niente più che una coperta.
Non so, questa poesia ha davvero tanto da comunicare e mi piace moltissimo.
Ps: Inserirei la raccolta nei preferiti, ma le due successive non mi hanno convinto molto. Per ora va tra le seguite (spero di ricordarmi di guardare ogni tanto quella cartella, ma credo che le tue poesie possano essere un incentivo). |