Ed eccolo lì, finalmente. |
Prima di tutto ciao, sono nuova del fandom e questa è la seconda fanfiction che recensisco. Ho letto tutti e quattro i capitoli, uno dopo l'altro e mi sono piaciuti molto, hai reso molto bene i pensieri di questi |
Avere Genzo come ultima ff è come tenersi il boccone più buono di torta per il finale. Forse tu non l'hai fatto apposta, ma grazie XD |
Bella raccolta, hai colto in pieno il carattere di ognuno di loro cos' come il Maestro Takahashi li aveva pernsati. Complimenti. |
Finalmente ce l'ho fatta! Sto iniziando a leggere le tue ff, devo recuperare, che è un periodo che non ho tempo di nulla... ma rimedierò presto :) Almeno sono riuscita a cominciare! Ho adorato queste tre flash fic, hai tratteggiato benissimo tutti i personaggi dando voce alle loro caratteristiche fondamentali: |
Davvero bella questa raccolta sui nostri mitici portieri! In particolare, il capitolo su Genzo è perfetto:è praticamente lui che parla... Ho chiesto a mio marito di leggermelo ad alta voce ed ho chiuso gli occhi... Risultato? E'comparso proprio lui! Calzante, d'effetto, appropriato. Brava davvero |
E' proprio lui.....ti confesso che avevo letto questo tuo capitolo già ieri ma ho voluto rileggerlo stamattina. E devo dire che mi è piaciuto moltissimo. Perchè Genzo è così, si descriverebbe così e parlerebbe così di sè stesso. Bravissima, davvero. |
Me le sono bevute queste flash, e come avrei potuto non farlo, io che dei portieri ho letteralmente la kink? Molto efficaci, in poche parole hai condensato l'essenza di ognuno di loro! Brava! |
Io ho sempre pensato che Genzo fosse antipatico, borioso e stronzo fino al periodo delle elementari, giustificandolo anche: era un marmocchio! XD I marmocchi, a quell'età, sono tendenzialmente dei pali in culo, soprattutto se ricchissimi sfondatissimi come lui XDDDD |
Percepisco molta tristezza nelle parole pronunciate con finta boria dal SGGK. |
Antipatico.Borioso.Stronzo.Tutto vero ma,d'altronde,non è grazie anche a queste caratteristiche che è diventato il N.1?Genzo è andato in Germania a 12 anni,da solo,e ci è andato prima che cadesse il muro di Berlino.Dev'essere stata durissima per lui:di colpo si è trovato catapultato in una realtà totalmente diversa,è passato dall'essere considerato un fenomeno,all'essere considerato l'ultimo degli ultimi perchè giapponese;dall'essere osannato e lodato,all'essere insultato e picchiato.Eppure ce l'ha fatta.Da solo.Grazie alla sua forza di volontà e al suo talento.Non grazie ai soldi o al prestigio della sua famiglia,a Genzo nessuno ha regalato nulla,il posto che occupa se l'è guadagnato e sudato con le sue sole forze e capacità! |
Ciao Ai, mi farebbe piacere essere la prima a recensire questo tuo ultimo lavoro perche' trovo che sia bellissimo: i pensieeri di tutti e quattro i portieri piu' importanti di Captain Tsubasa. Li hai descritti esattamente come li ho sempre visti io, e poi abbiamo la novita': Theo Sellers (scusami, ho letto la storia due ore fa e mi sono dimenticata il suo nome giapponese), che benche' appartenga a quella categoria che io ho soprannominato "il museo degli orrori" o "esercito dei mostri" fa parte anche lui della storia di Yoichi Takahashi, e da prima di Karl, Pierre, Steven che riscuotono tanto successo e che vengono inseriti neple fanfiction molto di piu' rispetto a Theo e gli altri perche' sono belli (chissa' perche' nessuno si ricorda di Steve Montgomery "il Carrarmato"), e poi e' giusto dar spazio a tutti, anche ai secondari. Ho sempre pensato anch'io che al Maxiportiere rodesse non solo per il fatto di aver subito 5 goal da Tsubasa (e condivido in pieno il suo pensiero che il capitano della Nankatsu poteva farne a meno di umiliarlo fino a quel punto,; d'accordo, voleva fargli abbassare le penne, perche' l'altro era molto presuntuoso, riconosciamolo, e volevadimostrare che il miglior portiere era sempre il suo amico Genzo, a casa infortunato, ma poteva limitarsi a fargliene 3, non 5, poveraccio! Tanto, come ha detto Theo, la partita l'aveva gia' vinta. E poi che fa Tsubasa? Se ne esce con l'infelice frase "Se fossi stato piu' calmo avresti parato i miei tiri", ma se tu non gpi avessi fatto fare quella figura di m...a davanti a tutti volontariamente il poveretto non sarebbe diventato addirittura il numero 4. Nel torneo di Parigi sognato dal caro Tsubasa febbricitante non l'hanno fatto giocare manco per 3 minuti!), ma anche per vedersi superato non solo da Ken ma anche da Yuzo, e della serie "Quando m'ha fatto la natura ce l'aveva con me" si ritrova pure quel fisico. Yuzo invece ha fatto un bel percorso: da quando aveva paura del pallone (scusami, lo sai che come te amo Kojiro, ma verso il povero Yuzo e' stato un po' bastardo, il pallone sulla faccia se lo poteva risparmiare, tantopiu' che con quella potenza non avrebbe potuto non entrare. Anche lui, come il suo celebre avversario, ha voluto umiliare il portiere) e' diventato quasi il numero 2, visto che, come ho letto su Internet Ken arriva a giocare in attacco, e in alcune puntate del cartone se l'e' cavata piuttosto bene, specialmente nella seconda serie. Ken (a parte il fatto che e' un gran figo) ha ragione quando pensa che lui si fa il mazzo in Nazionale e poi Genzo si gioca la finale, pero' non ci dimentichiamo che anche lui al Meiwa ha fatto lo stesso, quando e' entrato in campo negli ultimi minuti della partita contro la Furano per parare il rigore del mio adorato Hikaru (quanto l'ho odiato in quegli attimi, e ho odiato anche Kojiro quando lo sottovalutava, ma ha ricevuto una bella lezione) e poi si e' fatto la finale alla faccia dello sconosciuto secondo portiere. Pero', secondo me, lui e Genzo sono molto piu' simili di quanto si possa credere. Riguardo al suo "particolare" sentimento per il suo capitano (che viene trattato in modo splendido nella fanfiction di Capitanhyuga "Amore ed amicizia senza confini") io ho sempre preferito vederli entrambi eterosessuali, anche se rispetto le idee di altre lettrici e scrittrici. Dulcis in fundo il SGGK, che sa di risultare arrogante e antipatico perfino ai suoi concittadini, ma che ha ragione nel sostenere che se e' diventato quello che e' lo deve solo a se' stesso, ai suoi sacrifici e al suo talento (la fortuna e il denaro della sua famiglia non c'entrano nulla), questo glielo si deve, e non ci dimentichiamo le umiliazioni che ha dovuto subire dai Tedeschi che, con disprezzo lo apostrofavano come "samurai" o "giapponesino" facendogli dispetti a non finire (anche con noi italiani che siamo loro "cugini" non e' che hanno mai avuto tanti riguardi). Concludo la mia lunghissima recensione e ti aspetto con entrambe le fanfiction. Ciao. |
Ora come prima cosa è normale, per me, paragonare la situazione di Genzo con quella di Tsubasa. Entrambi da fenomeni sono dovuti ripartire da zero, in terra straniera, lontani dagli affetti. Entrambi hanno dovuto lottare, senza perdere mai la consapevolezza di se stessi, anche, e questo lo aggiungo io, con il pregiudizio. Il Giappone è conosciuto per tante bellissime cose, per alcuni per certe "stranezze" ma non di certo, per la sua capacità di sfornare talenti calcistici, a parte qualche rara eccezione. Quindi concordo in pieno con tutta la sua riflessione sulla vita in Germania, specie agli inizi. Stilisticamente mi piace molto il modo in cui l'hai descritto, si sente sia l'orgoglio ferito ma anche quello rinvigorito dalla consapevolezza di avercela fatta, di aver dimostrato che quella sicurezza di sé, acquisita da bambino, non è solo boria ma semplice constatazione di un dato di fatto, ovvero: essere il Super Great Goal Keeper. Sarò ripetitiva, ma devo dirti ancora BRAVA! |