Recensioni per
La Danse Macabre
di allonsy_sk
Hai fatto riferimento, nelle note relative a “Sérenade”, a “La Danse Macabre”, io sono andata a cercarla e mi domando come abbia fatto a farmela sfuggire…Trovo la stessa atmosfera raffinata e preziosa, lo stesso Sh, così IC, reso perfettamente, con elegante tratteggio, nella sua sofferente lontananza. C’è più presente John (“…troppo impegnato a districarsi dalle borse della spesa…”) con la sua normalità rassicurante e pratica ma capace di addentrarsi nel labirinto mentale di Holmes (“…Io sono qui, a me puoi dirlo…”). L’unico, comunque, che possa entrarvi e cercare la strada di uscita per entrambi. E il consulting, confortato dall’abbraccio anche spirituale del medico, può illuminare tutte quelle stanze polverose e chiuse da un dolore lontano ma sempre acceso, come un tuono che rimbomba distante ma che spaventa ugualmente. Hai individuato, poi, in Sherrinford, un personaggio ricco di potenzialità nello sviluppo narrativo di ciò che arricchisce la grande storia di Sh. Guarda, sarò sincera, senza svolazzi retorici: sei in gamba veramente. |
Ciao, sono ancora qui... ho recuperato questa storia più rapidamente di quanto pensassi e sono contenta d'averlo fatto, non potevo non passare e lasciarti due righe. Non so, più leggo questa raccolta e più mi piace quello che scrivi e anche come lo scrivi. Hai davvero una grande abilità nel gestire i sentimenti dei personaggi. In questa storia poi metti Sherlock in una situazione molto drammatica e il fatto che dopo anni non abbia ancora elaborato il lutto è una teoria molto interessante sui sentimenti di Sherlock e sulla sua capacità di elaborare emotivamente eventi drastici come questo. Inoltre qui il tutto si evolve e da Sherlock piangente sul divano si passa ad uno Sherlock che è in grado non solo di piangere, ma anche di dire a John che lui ha tutte le chiavi di tutte le porte del suo Mind Palace. Penso che John di principio nemmeno si renda conto della portata di quella confessione, ma è forse una delle migliori dichiarazioni d'amore che abbia mai letto. Sul serio. Oltre a questo ci sono tantissimi dettagli che ho apprezzato, la La Danse Macabre di Saint-Saens su tutto, a questo proposito mi complimento qui per le citazioni musicali sempre molto interessanti e di qualità tra l'altro. Avevi ragione nelle note della prima storia, non può esserci Sherlock Holmes senza musica... (eri tu a dirlo vero? XD Leggo talmente tanto in questo fandom, che può essere che mi confonda ^^''). Oltre alla musica, c'è anche la descrizione della stanza con il cadavere che mi ha colpita molto e che ho trovato particolarmente accurata. Il bicchiere con il biglietto, addirittura la descrizione del foro del proiettile... insomma, hai messo davvero tanta cura e non posso che apprezzare. |
Ho letto diverse storie sul presunto terzo fratello Holmes, e questa versione è senz'altro molto bella: prima di tutto si colloca nel tuo 'verse di "Come Home" che adoro, ed aggiunge un altro piccolo tassello alla vita di Sherlock e John, che sono ancora insieme, e poi hai saputo gestire benissimo il personaggio di Sherlock, nell'analisi non facile di un lutto mai elaborato. Il suo continuo rifiutare i sentimenti, il suo non voler averci a che fare, non significa che ha dimenticato o che non prova nulla, ma semplicemente che ha accumulato sentimenti che non era in grado di gestire, finché questi non sono esplosi. |