Recensioni per
Ἐλευθερός - Libero
di aturiel

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
14/08/15, ore 11:44
Cap. 4:

Come promesso ecco la prima delle mie recensioni. La storia, a livello formale, si presenta molto bene, con grammatica corretta (non mi stancherò mai di elogiare questa cosa) e uno stile davvero ricco. Passi dalla descrizione all'introspezione sviscerando con sapienza e, sebbene a volte davvero lunghi ed articolati, in linea di massima tutti i tuoi paragrafi si fanno leggere molto volentieri. L'unico consiglio che mi sento di darti è quello di guardarti dalle ripetizioni, che in questa storia sono rare, ma che potrebbero inficiare storie future più lunghe. Proprio per la tua attenzione ai dettagli il rischio è dietro l'angolo... L'ambientazione è resa sufficientemente bene da far andare in visibilio una classicista, sebbene ci sia una leggera imprecisione nel tuo primo citare l'efebia (nel capitolo successivo aggiusti il tiro, quindi onore a te!) Non ho potuto fare a meno di notare che hai ambientato gli eventi bello stesso anno della pace di Nicia e, da brava classicista rompiscatole, non posso non chiederti se sia stato un caso o una volontaria beffa del destino. Venendo poi alla trama e ai personaggi: tutto perfetto. Collocati nei ruoli giusti, con un loro background all'interno dell AU (non buttati li tanto per, insomma) e inseriti senza distruggerne l'IC. Mi è piaciuta soprattutto l'idea di trasferire la libertà di Haru...Aruse, dall'acqua al campo di battaglia. Strana idea, ma ben riuscita, complimenti. Rin spartano è perfetto (ed ammetto che mi ha fatto un poco fangirlare) così come il rapporto tra Aruse e Machise (perdonami, sono una MakoHaru shipper ^^"). Mi piace il modo in cui sei riuscita a gestire il triangolo sentimentale, senza snaturare il contesto (per esempio descrivendo Aruse che si preoccupa del fatto che Rinitodo sia un nemico...). Ai fini della mia challenge questa storia c'entra e non c'entra... non ho trovato nulla che mi facesse intuire dei riferimenti a qualche fandom (ma magari non li ho colti io, non conoscendo Cloud Atlas), ma la fic nel complesso mi è piaciuta così tanto che l'avrei recensita comunque. Saluti IMma

Recensore Master
22/01/15, ore 21:39
Cap. 4:


4° posto: Ἐλευθερός – Libero di aturiel


Grammatica: 8,03/10
Allora, tanto per cominciare ti avviso subito che non sono una grammatica (se poi si dice così), che le mie conoscenze sono vaghe e decisamente superficiali e che quindi è possibilissimo che io abbia fatto ben più di un errore: non farti nessuno scrupolo a dirmi se mi sono sbagliata in qualche correzione, okay? Detto questo, ecco gli errori che ho riscontrato:

  • Ad un tratto la strada → Ecco, la d eufonica si può aggiungere solo se la parola successiva comincia proprio con la lettera a, altrimenti non è necessaria: avresti dovuto scrivere semplicemente “a un tratto” (-0,1)
    Cercò di imboccare la strada a sinistra, ma più vi si avvicinava più quella si allontanava, provò quindi con l’altra, ma nemmeno quella riuscì a scegliere. → dopo “allontanava” io avrei inserito un segno di punteggiatura più forte, come un punto e virgola, due punti o addirittura un punto fermo, per definire meglio la divisione tra le due alternative di Aruse (-0,1)
    Stanco si accasciò al suolo e il buio incominciò ad avvolgerlo. → dopo “stanco” avrei messo una virgola (-0,1)
    Era in compagnia di soldati - di amici - eppure nel suo animo aleggiava un’ombra scura → dopo “amici” avrei messo una virgola (-0,1)
    Ho notato che hai scritto per circa venti volte le parole “spartano”, “ateniese”, “peloponnesiaco” con la lettera minuscola. Ecco, siccome mi è venuto il dubbio sono andata a cercare su Internet (perché ovviamente, fosse per me avrei messo tutto in minuscolo e pace, ma ho notato che a volte invece l'avevi messo maiuscolo) ed ecco ciò che ho scoperto: pare che se ci si riferisce ad una persona (della serie, “il Francese si avvicinò” o “Ehi, Spartano, vieni qui”) sia necessaria la maiuscola, mentre quando ci si riferisce a nomi di popoli questa non è necessaria (“gli italiani sono dei mafiosi”, “gli americani sono sbarcati in Sicilia”). PERÒ se si tratta di un popolo storico (“gli antichi Romani”, “gli antichi Greci”) la maiuscola è necessaria. Ora, temo che “Spartani” e “Ateniesi” rientrino in quest'ultimo caso (non potrei giurartelo visto che non ho trovato esempi adeguati, ma possiamo ragionevolmente dedurlo). Dunque ti consiglierei di andare a sostituire nel tuo testo tutti i termini che hai lasciato con la minuscola, sia quando hai scritto “lo spartano disse”, o “l'ateniese si avvicinò” sia quando hai detto “l'impeto degli spartani”, o “la città degli ateniesi”. Spero di essere stata chiara, perché questa questione è comunque fonte di dibattiti anche tra i grammatici seri che studiano la lingua per lavoro eccetera. Perciò, visto che si è trattato di un errore ripetuto, ti ho tolto 1 punto.
    Ed eccolo il terribile miracolo: → dopo “eccolo” avrei messo una virgola (-0,1)
    Sapendo che quello era stato uno dei pochi catturati vivi durante la battaglia, ma il giovane si chiese ugualmente se davvero quella figura spenta e lacera fosse lo stesso feroce guerriero → ecco, questa frase mi è suonata molto strana: o sostituisci “sapendo” con “sapeva”, oppure togli il “ma” prima di “il giovane”, altrimenti non ha senso (-0,1)
    a cominciare dalla sua infanzia, → qui c'è un errore di battitura, perché hai lasciato due spazi tra “sua” e “infanzia” (-0,01)
    Non fare quella faccia, forza» (...) «Perché non dovrei, stupido spartano. E non chiamarmi così, per gli dei!» → dopo “Spartano” (che sarebbe dovuto andare maiuscolo, tra parentesi) ci avrei messo un punto di domanda, più che punto. (-0,1)
    «Perché non è così male, no? → dopo “perché”, una virgola (-0,1)
    Aru si rialzava ogni volta che veniva gettato a terra, e mai arrese nonostante fosse in netto svantaggio → hai saltato un “si” prima di “arrese” (-0,01)
    e sperava che mai avesse trovato la via per fuggire da dentro di lui. → avresti dovuto scrivere “avrebbe” (-0,15)
Come vedi, a parte la faccenda delle maiuscole (che comunque non era così istintiva) non c'è assolutamente niente di grave: ho trovato la tua grammatica davvero corretta e precisa, complimenti!


Stile&lessico: 9/10
Okay, da dove comincio nel costruirti la statua? Scherzi a parte, hai usato uno stile che mi ha letteralmente incantata. Sei riuscita a calarmi perfettamente nell'atmosfera di un'antica Grecia fatta di guerra e di soldati, utilizzando toni altisonanti e termini ricercati: il tuo stile mi ha conquistata subito, sei stata eccezionale! Anche la lunghezza dei periodi ha influito nel rendere ancora più vivida l'immagine dell'ambientazione che hai voluto ricreare. Inoltre ho seriamente adorato come sei riuscita a inserire tutti quei termini in greco: Paideia, efebia... e anche quell'Apoznéske moi, in greco, mi ha fatto accapponare la pelle. Insomma, hai usato uno stile invidiabile, coinvolgente, solenne e incredibilmente adatto al contesto. L'unica cosa che ti posso far notare è che a volte i periodi si sono fatti fin troppo lunghi: capitava che non si vedesse un punto fermo per più di cinque righe filate! Ma ovviamente questi sono gusti, ed è innegabile che con questo mezzo tu abbia reso ancora di più l'idea di uno stile antico e altisonante. Niente da fare, ho adorato la tua storia! Ah, ho notato anche che una volta hai scritto “paideia” non in corsivo, probabilmente è una svista visto che di solito tendevi a scrivere tutti i termini in greco con il corsivo. E proprio all'inizio hai scritto “lungo le Lunghe Mura”, che è un po' una ripetizione (a proposito, stupenda anche l'idea delle Lunghe Mura, ha dato un tono ancora più altisonante e coinvolgente). A parte queste piccole cose, davvero, hai usato uno stile favoloso!


Originalità: 9,5/10
E qui non ci piove: tutto mi sarei aspettata meno che questo! Sei riuscita a sorprendermi in ogni scelta narrativa, e il finale è una cosa che non mi sarei mai aspettata. C'è da ammettere che il connubio prigioniero-carceriere non è tra i più originali del mondo, ed è solo questo che ti ha precluso il punteggio pieno: tutto il resto mi ha sorpresa e tenuta incollata allo schermo fino alla fine. A parte tutte le scelte stilistiche che hanno dato alla storia un'aria diversa, originale, hai svolto l'AU in una maniera che non mi sarei aspettata, a cominciare dalla profezia intorno a cui ruota un po' tutta la storia e per finire con la morte di Rindoto, così struggente e inaspettata (a dire la verità, credevo che avrebbe ucciso Aruse, o meglio che questo si sarebbe fatto uccidere pur di farlo fuggire). Ah, e la faccenda dei nomi! È la prima volta che trovo un'AU in cui si faccia caso a questa faccenda, perché diciamocelo: i nomi originali non si addicono praticamente mai al contesto, ma la gente di solito fa finta di niente e va avanti. Tu invece mi hai davvero colpita, anche in questi dettagli che rivelano l'attenzione che hai messo in questa storia: complimenti davvero!


Caratterizzazione: 9/10
Anche qui, non posso che farti i complimenti, sul serio. Ho trovato tutti i personaggi molto fedeli all'anime, e allo stesso tempo credibili rispetto all'ambientazione bellica e tanto diversa da quella originale. Partiamo dai personaggi principali. Ho trovato Haru (o meglio, Aruse) molto simile a quello presentato dall'anime: ogni tanto se ne usciva in comportamenti un po' forzati, come quando risponde in malo modo o si mostra seccato-imbarazzato dalle provocazioni di Rin, ma forse è soprattutto perché io ho di lui un'immagine davvero statica: già faccio fatica a pensarlo impegnato in una relazione che comporti, non so, dei sentimenti per qualcuno che non sia l'acqua... Però sei riuscita a gestirlo bene, nel complesso è decisamente meglio di moltissime storie che leggo nel fandom. Per quanto riguarda Rinodoto, lui mi è sembrato semplicemente perfetto: forse un pelo troppo malvagio e sanguinario, ma d'altronde questo è dovuto a tutto il suo background Spartano, ed è assolutamente giustificabile. Le sue frecciatine, le sue risposte, i suoi ghigni... Era lui, punto. Anche alla fine, il suo ultimo desiderio è stato esattamente da lui. Passando a Machise, non posso che levarmi il cappello di fronte alla tua grandezza: è probabilmente il personaggio che più mi è piaciuto e mi ha colpito in questa storia. Tutto di lui ricalca alla perfezione il personaggio che ci è stato mostrato nell'anime. Nella frase Non aveva paura che Aru – il suo Aru – lo abbandonasse, quanto più che lo abbandonasse per poi non trovare la felicità.” ho visto Makoto, punto. Esattamente lui, è come se tu avessi colto il succo di tutto il suo essere. Per quanto riguarda gli altri, poi, hai fatto comunque un lavoro egregio: il cicaleccio continuo di Naghise, l'accenno a Rei, quello “con problemi di vista”, e a Sosuke, compagno di Rin... Okay, ho finito, scusa il papiro: caratterizzazione eccellente, ancora tanti complimenti!


Credibilità dell'AU e attinenza alle indicazioni: 14/15
Niente di nuovo da dire, penso di essermi già espressa ampiamente: ho letteralmente amato ogni tua scelta che ha contribuito a farmi calare nell'ambientazione antica che hai scelto. Sembrava quasi di respirarla, quella Grecia scossa dalle guerre. Poi ho apprezzato tantissimo come sei riuscita a mettere una cura incredibile anche nei particolari più insignificanti, come i vestiti o i sintomi del morbo. Si vede che ti sei informata, che non hai buttato giù la storia in dieci minuti senza pensarci troppo: tra lo stile, le scelte narrative e i giusti termini, sei riuscita a calarmi perfettamente nell'ambientazione giusta, rendendo più che credibile l'universo in cui si muovono i protagonisti. Hai rispettato appieno le prime due condizioni, e mi è sembrato anche che la frase posta alla fine fosse ben inserita. Non ti ho dato il punteggio pieno solo perché mi aspettavo magari che venisse un po' più approfondita questa faccenda, cioè, un po' più di riflessione sulla morte in sé, ma la storia andava bene lo stesso, tranquilla! Ottimo lavoro per tutto!


Gradimento personale: 5/5
Mi sembra che qui non ci sia niente da aggiungere: hai scritto un vero gioiello, quel tipo di storia da mettere assolutamente tra le preferite! Ora è meglio che smetta di scrivere prima di fare notte, ma davvero, ho amato questa storia: complimenti per essere riuscita a scrivere un capolavoro simile!


Punti bonus: 1/1
E non te lo toglie nessuno.

Totale: 55,53/61

 

Recensore Veterano
13/01/15, ore 21:25

Grammatica: 15/15
Giudizio personale: 32/35
Totale 47/50
Allora, un punto a favore perché è una storia su Free, un altro perché ti sei ispirata anche solo un po’ a Suicide Room, che solitamente nessuno conosce, e infine un punto a favore perché hai saputo tenermi davvero col fiato sospeso nell’ultima parte di storia. I punti a sfavore sono sostanzialmente due: l’ambientazione greca e la RinHaru: nel primo caso, il mondo greco o in generale antico è sì affascinante e interessante sotto molti aspetti, ma a me piace solo fino ad un certo punto. Per quel che riguarda la coppia, semplicemente non è tra le mie preferite, tuttavia non disdegno affatto di leggere qualcosa su di loro se merita. E questa, lasciatelo dire spassionatamente, merita.
Comunque, andiamo con ordine.
Inizialmente comunque ho trovato che la storia sia piuttosto lenta, forse un po’ noiosa se mi è concesso dirlo, tuttavia posso ben capire come ciò sia dovuto semplicemente al fatto che per far capire bene il contesto, il perché di quei personaggi in quel mondo e in quel modo, era necessario ampliare tanto e illustrare tutto.
L’ambientazione. Premetto che amo le AU, ma non ho mai letto prima una fan fiction ambientata in questo contesto o in uno simile, e comunque sia posso dire quel che voglio, che non mi piace, che è particolare… ma non posso assolutamente obiettare nulla al fatto che il lavoro di ricerca dietro non è superficiale, e si vede anche solo dal non aver lasciato i nomi originali dei personaggi in un contesto in cui avrebbero stonato alla grande. Dunque, i miei complimenti per questo, a prescindere da tutto il resto.
I personaggi, invece, sono semplicemente loro. Aruse e il suo essere così istintivo, taciturno e passionale al contempo. Mi piace come hai reso la differenza tra il guerriero e il ragazzo/uomo di tutti i giorni, tuttavia non mi convince quella sua azione nel finale (non faccio spoiler, ma sappiamo entrambe a cosa mi riferisco). Non mi convince molto, anche se immagino sia stata dettata probabilmente dal tipo di ambientazione in cui la storia si svolge e da ciò a cui i fatti hanno portato.
Rinidoto, idem, è lui. Orgoglioso, battagliero, fiero. Non ha nulla che non va, anche nel finale. Lui ce lo vedo a chiedere qualcosa come quella che ha chiesto ad Aruse, orgogliosamente all’inizio e quasi con una punta di disperazione ma sempre venata d’orgoglio poi.
Infine Machise e Naghise… Loro sono semplicemente loro in ogni aspetto più semplice. Machise come sempre apprensivo, protettivo e terribilmente dolce nonostante tutto; Naghise logorroico, solare… e con “l’ammirazione per il suo comandante con la vista debole”.
Come ho detto sopra, poi, l’ultima parte di storia è quella che mi ha tenuto di più col fiato sospeso. Praticamente l’angst si accumula tutto quanto lì nelle ultime fasi del racconto, quando Rin e Aru si uniscono e Machise lo capisce, ma non dice nulla, quando poi Rin si ammala e Aru è lì con lui, e sì, anche quando Aru compie quel gesto così drastico. Davvero, sono stati i momenti che hanno saputo più conquistarmi di questa tua storia.
La grammatica l’ho lasciata come ultimo punto per una ragione molto semplice: non ho praticamente nulla di serio da dirti. Periodi chiari ed espressi con una struttura semplice, in una successione logica e temporale ben definita. Più in generale è un testo davvero ben curato e il lavoro è ottimo, ci sono solamente alcune piccole imperfezioni che comunque non hanno influito affatto nel punteggio, poiché abbassare il voto in questo parametro e per delle sciocchezze era una stupidaggine.
-assaporando il sapore del sangue” e “la sua esortazione non aveva sortito nessun effetto”. I giochi di parole – voluti o meno – e le assonanze sono qualcosa che io personalmente non gradisco molto perché mi pare rovinino un po’ piacevolezza della lettura. Certo che comunque vi sono le eccezioni e nel caso non sia possibile evitare gli uni o le altre – o laddove sia necessario, utile o interessante inserirli -, va bene. Te l’ho solo fatto presente perché credo che ce ne siano altri che la pensano come me , ma appunto, proprio perché è una mia personale impressione e non un vero e proprio errore, non ho tolto nulla al tuo punteggio.
-lui sarebbe dovuto sopravvivere, senza di lui.”  Sì, dato che i possibili soggetti sono solo due e dati gli avvenimenti precedenti, la frase alla fine risulta comprensibile, tuttavia rovina a mio parere la lettura. Sembra una ripetizione, quindi ti consiglio di cambiarla, anche perché dopo un’intera storia scritta in modo praticamente irreprensibile, una frase del genere stona un po’, ecco tutto.
Ma nonostante questo panegirico e nonostante tutte le parole spese, il giudizio rimane sempre quello: davvero un’ottima storia sotto ogni punto di vista, complimenti!

 
Presto arriveranno le recensioni premio! ^^

Recensore Junior
03/01/15, ore 16:23
Cap. 4:

Ciao! E' passato davvero troppo tempo prima che io riuscissi a passare a recensire, ma finalmente ho letto tutto! Innanzitutto: la prima cosa a cui ho pensato, una volta conclusa la storia, è stato: "Rin. Perché Rin?" Sul serio, hai ucciso anche me. Il modo in cui hai descritto il dolore di Haru per la sua morte ha fatto in modo di trasmettermi i suoi stessi sentimenti, e mi sono ritrovata a rileggere due volte le stesse righe tentando di illudermi di essermi sbagliata. Scusa questa povera fangirl. Proseguiamo: come gli scorsi capitoli, la storia si dipana in modo sciolto e lineare: abbiamo l'attrazione di Haru per Rin (e come rimproverarglielo?) (Chiedo perdono, Mako), che sfocia nella passione e poi, come in ogni tragedia, nella morte, annunciata già da tempo con la metafora (stupenda) della farfalla insanguinata. Oltre ai due personaggi principali degli ultimi capitoli (Rin e Haru) abbiamo anche un'ottima caratterizzazione di Makoto, pronto a soffrire perché la persona amata possa tentare di ritrovare il suo equilibrio: ecco, forse avrei voluto vedere più sviluppato questo tema, che viene accennato a inizio capitolo, ma poi la storia si sarebbe forse appesantita, per cui va bene comunque. Lo stile, beh, è ottimo come sempre: devo averlo già scritto, ma lo ripeto, ho letto ogni riga con piacere, anche le descrizioni più insignificanti sono piacevoli da leggere. Nessun errore evidente di grammatica, come negli scorsi capitoli. (poi non sono molto fiscale su questo campo). Ed ecco tutto: la fine mi ha colpito, anche se potevo aspettarmi la morte di Rin, e come già detto mi son trovata a fissare lo schermo del computer a vuoto. Se scriverai altre storie su Free a sfondo storico, mi fionderò a leggerle, perché questa mi è piaciuta moltissimo. Per cui, alla prossima, e grazie di aver scritto questa storia stupenda!

Recensore Master
24/12/14, ore 12:57
Cap. 4:

Buona Vigilia alla mia prima classificata! :D
Allora, prima di tutto volevo dire che quando ti sei iscritta al contest e la tua idea riguardava Free mischiato ad altre epoche storiche, ero sinceramente curiosa di scoprire cosa avresti scritto. Poi la storia è arrivata e sebbene quel giorno non avessi proprio in mente di mettermi a valutare, ho aperto lo stesso il file (la curiosità vince sempre!), ho iniziato a leggere e il resto è storia.
E' davvero fantastica, ancora complimenti!
Spero di rivederti ad un mio prossimo contest.
Ilaria 

1° CLASSIFICATA – Aturiel – Ἐλευθερός - Libero 

- GRAMMATICA/SINTASSI: 9,6/10 
1) Non seppe mai quale mano divina lo nascose (triplo spazio prima di nascose) dagli occhi vigili [...] 
2) Ad Aruse bastò emettere qualche grugnito di assenso e lui continuava a parlare senza interruzioni, tanto da fargli venire quasi in(il) sospetto [...] 
3) Aru si rialzava ogni volta che veniva gettato a terra, e mai (“si”, manca la parola) arrese nonostante fosse in netto svantaggio [...]
4) [...] quando sparse (doppio spazio) il proprio [...] 

Riassumendo: Davvero tanti complimenti! Una storia praticamente perfetta, ho notato solo una parola battuta male, qualche spazio di troppo e un termine mancato su pagine e pagine di racconto. 

- STILE: 10/10 
Bravissima anche su questo punto. La storia scorre via come nulla, mi ha catturato talmente tanto che ho mandato al diavolo qualsiasi cosa dovessi fare e non mi sono fermata fino alla fine. La cosa che ho preferito erano le descrizioni, hanno tratteggiato nella mia testa ogni immagine, ogni dettaglio della storia. 
Mi è piaciuto davvero tanto il tuo modo di scrivere, complimenti! 

- IC/CARATTERIZZAZIONE PERSONAGGI: 15/15 
Non dev'essere stato facile trasportare così lontano nel tempo e nello spazio i personaggi, ma secondo me hai fatto un lavoro grandioso con la caratterizzazione. 
Haru o Aruse è reso davvero bene, nel suo essere sia freddo sia appassionato allo stesso tempo, con la sua difficoltà ad esprimersi e un atteggiamento difficile che nasconde un cuore grande. 
Al contrario, Rin o Rinidoto è passionale in tutto, in battaglia, in cella, in amore. Non hai idea dei sorrisi che mi hanno strappato le loro schermaglie, il modo in cui Rin “cercava di fare conversazione”. 
Il mio preferito, però, non è nessuno dei due protagonisti, ma Makoto o Machise, così conforme alla sua controparte dell'anime. Machise è così completamente devoto ad Aru, tiene così tanto a lui che mi si è stretto sempre di più il cuore man mano che la narrazione procedeva. L'ho visto fedele e leale fino in fondo, pronto a confortare Aru anche se stava dando il suo cuore ad un'altra persona, e preoccupato che si stesse imbarcando in una storia che avrebbe finito per farlo soffrire. Era perfetto, davvero. 
Carinissima anche la comparsa di Nagisa o Naghisa, la sua parlantina, il suo brio, l'affetto che riesce a far nascere in Aru nonostante quasi lo uccida a suon di chiacchiere. 
Meritano una citazione anche l'inserimento di Rei – il tizio che vedeva poco ed era fissato con la parte teorica della battaglia – e, forse, Sousuke – ho pensato fosse lui, correggimi se ho frainteso – come il compagno perito in battaglia di Rin. 

- ORIGINALITÀ/SVILUPPO TRAMA: 15/15 
Molto bella l'ambientazione, che ha anche stimolato i miei ricordi di quando studiavo Sparta e Atene a scuola. Ho apprezzato davvero come tu abbia messo mano ad avvenimenti realmente accaduti e sia riuscita ad inserirci Free! e i suoi personaggi. Mi viene in mente, oltre ad aver diviso Aru (e gli altri) e Rinidoto su due schieramenti diversi, anche l'aver distinto il modo di combattere, per esempio Aru con la spada e Machise con il corpo a corpo (che sorpresa!). 
Appassionante la trama. L'idea è semplice – loro sono nemici, uno dei due viene catturato, si innamorano –, ma l'ambientazione, l'inserire il morbo come da contorno e la caratterizzazione dei vari personaggi hanno arricchito il tutto, rendendo la storia elaborata e godibile. 

- UTILIZZO TAG: 5/5 
Punteggio pieno! 
Come ho detto, l'ambientazione è fantastica, quindi il tag Storic!AU è stato usato benissimo e complimenti anche per aver scelto un'epoca così originale. 

- SVILUPPO PROMPT/CITAZIONE: 15/15 
Il prompt “desiderio” è usato davvero bene, l'ho sentito presente in tutta la storia. In quasi tutti i personaggi compare una sorta di desiderio per qualcosa o qualcuno e il compimento lo raggiungono ovviamente i due protagonisti e non solo in forma sessuale. Molto bene! 
Anche la citazione è stata sfruttata nel modo corretto. Anche se Aru la pronuncia e se ne rende conto solo verso la fine del racconto che Rin è ovunque, il significato è reale fin dal sogno premonitore, fin dal momento in cui quella farfalla birichina e crudele si è infilata nel cuore di Aru. 

- BONUS FANDOM SPECIALE: 1/1 
Hai scelto un fandom speciale, quindi meritato il punto bonus. 

- OPINIONE PERSONALE: 4/4 
Ormai avrai capito che la storia mi è davvero piaciuta, quindi è il momento di confessare che hai fatto adorare ad una MakoHaru fatta e finita la tua RinHaru, dalla prima all'ultima riga. 
A parte gli scherzi, mi sono davvero appassionata e più le pagine scorrevano e mi avvicinavo alla fine più avrei voluto fermarmi per evitare che finisse troppo presto. 
Il finale è stato triste, quanto inevitabile, ma l'ho adorato comunque. 
Grazie mille per aver partecipato e complimenti per la tua storia. 

TOTALE: 74,6/75
 

Nuovo recensore
21/12/14, ore 21:03
Cap. 4:

bene. da dove posso cominciare ad insultarti? sappi che non ti perdonerò mai per quello che hai fatto far morire rin?!?! l'unico "essere" sulla terra degno di dover "vivere"?! imperdonabile,ineccepibile!!! 
a parte gli scherzi, apprezzo il coraggio che hai avuto! farli vivere insieme per sempre felici e contenti mi rendo conto che sarebbe stato troppo bello per noi povere fangirl. ovviamente non poteva andare tutto bene! ma anche se ora ti detesto internamente, razionalmente ti ringrazio per aver fatto qualcosa di diverso! non solo questa è stata una rinharu (ormai specie in via di estinzione) , ma è stata anche una AU storica (fatto più unico che raro), ma ha addiruttura una fine drammatica!!!! che dire, qualcosa che non capita tutti i giorni. Ma non potevi essere solo cattiva sei stata addirittura perfida! per due motivi: 1 l'hai fatta finire troppo presto *sigh* 2 tutte le emozioni dei personaggi sono descritte infinitamente bene. lo strazio di aruse, la consapevolezza della morte di rinidoto. è stato tutto troppo emotivo per un piccolo e debole cuoricino come il mio. fino all'ultimo momento ho pensato "non può farlo non può farlo, non può farlo". ma devo dire che rispetto agli altri capitoli questa volta ti sei davvero superata per quanto riguarda il modo di scrivere. ogni frase mi coinvolgeva sempre più della precedente e mi scatenava mille emozioni differenti. sicuramente una fanfic riuscitissima e mi dispiace un sacco che sia finita! tuttavia hai già annunciato il tuo ritorno con nuovissime au storiche e sono emozionatissima perchè il medioevo è un periodo molto affascinante, ricco di superstizione e mistero che sono sicura daranno alla storia quel tocco in più! sono davvero troppo curiosa di leggere!!! ti prego scrivi in fretta ho bisogno di quella storia!! passando   alla critica.... *si sfega le mani con un certo lugubre luccichio negli occhi*     
adesso non spaventarti, non è vero che la mia critica sarà così severa. a dire la verità ho una sola cosa da dirti (anche se non penso sia così trascurabile *si scusa*). L'amore di aruse e rinidoto è descritto perfettamente. necessitano l'uno dell'altro, si cercano, si amano la sera nel buio della prigione quando il povero machise si masturba fino alla nausea pensando al compagno perduto  aspetta invano aruse a casa. tuttavia trovo che il loro amore non sia ben giustificato. so che c'è la predestinazione, il filo rosso del destini, la farfalla purpurea e tutto il resto. ma alla fine in tutta la storia si parlano (o perlomeno i discorsi riportati) solo una o due volte. certo, questo sottolinea il fatto che il loro amore sia totalmente inaspettato e brusco come una tempesta estiva. questo dimostra che contro la compatibilità e il colpo di fulmine nulla può. e mi piace anche questa piega della storia. tuttavia nell'insieme sembra che qualcosa manchi!! magari poi è solo una mia impressione... 
perciò: questa è ovviamente l'ultima recensione che ti scriverò per un po' di tempo... devo ammettere che un po' mi dispiace perchè mi fa piacere ricevere le tue risposte e trovo che siamo molto simili ( per lo meno in gusti bizzarri). ci rivediamo tra mille anni!!
buon nataleeee 
shironeko 

Recensore Junior
16/12/14, ore 19:20
Cap. 2:

Salve di nuovo! Questo secondo capitolo non ha tradito le mie aspettative.(ed erano piuttosto alte dopo il primo, sai? ^^) Dunque, come ho già detto l'ambientazione greca mi piace molto, e anche qui le descrizioni (che sono tra le tue parti migliori in questa storia) non mancano, e delineano bene una società complessa come quella in cui vivono i protagonisti. L'entrata in scena di Nagisa/Naghise è stata perfetta, lui è IC come non mai, e sono impaziente di vedere come si comporterà sia in battaglia che con gli altri. Haru e Mako sono talmente canon che non dirò nulla sul fatto che sono troppo pucci assieme. XD Rin è IC pure lui, l'unica cosa è che non ho trovato del tutto logico che i due, nemici divisi da una guerra in cui sono morti commilitoni di entrambi gli eserciti, abbiano una conversazione tranquilla come quella descritta. Ma comunque un bel capitolo! :)

Nuovo recensore
14/12/14, ore 14:24

sinceramente pensavo di essere l'unica scema  a scrivere rinharu ambientate in antica grecia *.*!!! ti avevo già scritto una recensione al primo capitolo... ma sembra che non si sia mai inviata e me ne sono accorta solo adesso.. scusa! Questa storia è perfetta perchè comprende il bellissimo amore tra rin e haruka e un periodo storico affascinante! devi sapere che io amo tutto dell'antica grecia, la mentalità, la cultura, gli uomini atletici che giravano mezzi nudi... come ho accennato anche io sto scrivendo una fanfic e avevo pensato di ambientarla durante la guerra del Peloposseno, tuttavia ho fatto le guerre persiane, ma avrei scelto fare di Haruka un laconico spartano e di Rin un "emancipato" ateniese. apparte questo, trovo che tu sia molto preparata e non penso di aver trovato contraddizioni con la storia reale. Tuattavia non sono molto sicura del fatto che quando gli spartani attaccano le lunghe mura combattessero quasi ogni giorno. La battaglia nel primo capitolo non era narrata in modo eccezzionale, magari in modo un po' troppo sbrigativo, ma nel secondo invece ti sei proprio superata!!! E' coinvolgente, drammatica e anche quando parli della "peste" sale un sacco l'angoscia! dal punto di vista stilistico devo dire che apprezzo molto il tuo modo di scrivere. Il tono drammatico che hai dato alla storia penso che calzi a pennello con la situazione!  ci sono molte descrizioni ma non risulti mai logorroica e trovo che sia difficile! amo il carattere di Aruse (non avevo pensato a grecizzare i nomi :3) non si discosta molto dall'originale e in particolare amo molto l'impulsività che dimostra nel terzo capitolo, che è davvero uno spettacolo!!! Rinidoto forse lo preferisco anora di più perchè di fronte ad aruse riprende tutta la naturalezza e tranquillità che la prigionia sembrava avergli tolto. questo mutamento di comportamento sottolinea il legame che c'è tra loro! il messaggio premonitore della farfalla (psuke, immagino che volessi intendere quello) é davvero affascinante e rende bene l'idea dell'emozioni discordanti che aruse prova per rinidoto. voglio sorvolare su machise... mi ha fato così piacere vederlo con il cuore spezzato  , mi dispiace che aruse lo tradisca . Tirando le fila, questa storia è più che riuscita e mi prende  di più ogni capitolo!! ti prego non smettere di scrivere solo per quelle persone che non capiscono il fascino dell'ellenismo!!!!! continua così!!!!
shironeko :3
ps. scusa ma devo farti un appunto finale... nel secondo capitolo  rin dice : apothneske moi. Purtroppo credo che si dica apokteine me... sono abbastanza sicura ho controllato il dizionario...  ma sai noi studiamo l'attico e magari hai scritto una forma dorica.... 
pps. se un giorno hai bisogno di parlare di free o dei greci (o di tutti due) allora io sono sempre disponibile!!!! 
spero di averti scritto una recensione leggibile!

Recensore Junior
12/12/14, ore 23:58

Oh, un AU antica Grecia! (Amo quest'ambientazione^^) Devo prendere confidenza con i nomi, che giustamente hai grecizzato, ma per il resto questo primo capitolo mi ispira molto, soprattutto le descrizioni, e la metafora della farfalla è stupenda.Appena ho un minuto recensiro' anchr gli altri capitoli!:)