Terza classificata (a pari merito) al contest “My fictional crush”: A conti fatti, A m e t h y s t
Grammatica e sintassi: 9,6/10.
“E per un mercenario, più che per ogni altro uomo, ciò che che conta davvero...”
Hai scritto due volte la parola “che”. (-0,3)
Inoltre, una piccola cosa: ho notato che negli incisi utilizzi a volte il trattino medio (–) e altre volte quello breve (-). Il simbolo corretto è quello medio. (-0,1)
Stile e lessico: 9/10.
Ti segnalo prima di tutto una piccola cosa che fai più o meno spesso (beh, in questa storia l’hai fatto due volte e ti riporto entrambe).
“Ne avete passate tante, tu e Tyrion...”
“Ti porge la mano, Tyrion...”
Non è un vero e proprio errore (un’amica mi ha detto il nome di questa cosa in linguistica, ma preferisco parlare come mangio), però è parecchio brutto da vedere. E, almeno, a me fa sempre pensare alla famigerata virgola tra soggetto e predicato.
A parte questo, lo stile è impeccabile. L’incedere è lento e riflessivo, ogni frase si lascia assaporare in modo molto profondo e riesci a portare il lettore a credere che sia lui stesso a fare queste riflessioni. Probabilmente l’uso della seconda persona ha una parte importante in questo, e ci tengo a sottolineare che l’hai usata molto bene; all’inizio non ero sicura che fosse lo stile narrativo più adatto a una storia introspettiva di questo tipo, ma mi sono dovuta ricredere e non ci ho messo più di qualche riga.
Il lessico è molto adatto a Bronn, è a tratti un po’ sporco, però molto sincero. Si adatta al personaggio e al momento che vuoi raccontare, perché è sì semplice, ma ugualmente calzante con il contesto, l’ambientazione e l’estrazione sociale del personaggio. Credo che non fossero elementi facili da conciliare, ma ce l’hai fatta senza problemi e ti faccio i miei complimenti.
Originalità: 3,5/5.
Non è poi così originale, in effetti, perché ripercorre il lato introspettivo di una scena già vista e non si notano ragionamenti in grado di colpire o stupire in un modo che la scena di riferimento non avesse già fatto. La particolarità, a mio avviso, sta nella scelta di esplorare i pensieri di un personaggio che non è un POV. Certo, nei telefilm non si distingue benissimo il POV dal non-POV, però si intuisce bene la differenza tra un personaggio fondamentale, come può essere Tyrion, da uno che nella maggior parte dei casi è un contorno o un accessorio.
Quindi, a mio avviso, l’originalità sta proprio nell’aver evidenziato uno dei personaggi minori, su cui la maggior parte della gente non si sofferma. Perché è vero, è Tyrion che palesa di più il proprio affetto per il mercenario, ma indubbiamente il sentimento è ricambiato e questa è stata la scena in cui se n’è avuta la maggiore dimostrazione. Entrambi sono persone intelligenti e sagaci, e il rispetto che nutrono l’uno per l’altro meritava di essere evidenziato in qualche modo. Questo è stato un buon modo.
Caratterizzazione scena e personaggi: 10/10.
Non c’è dubbio che Bronn sia lui in modo disarmante. Ho davvero un amore malsano nei confronti di questo gran bastardo, per cui vederlo nero su bianco in modo così fedele mi ha dato moltissima soddisfazione. E ha riacceso i miei sentimenti. L’ho sempre visto come un uomo consapevole della propria natura, addirittura in grado di accettarsi e decidere che, se non si può cambiare, almeno ci si può apprezzare. Ho ritrovato tutto questo nella tua one shot, con un pizzico di quel dispiacere che abbiamo visto nei suoi occhi quando ha dovuto abbandonare Tyrion. Aleggiavano tantissime cose non dette in quella cella, e le ho ritrovate tutte qui. Il modo in cui Bronn capisce il Folletto, in cui pensa ciò che sa che anche Tyrion sta pensando... è tutto il disegno di un grande legame che non è mai stato definito come amicizia semplicemente perché per un mercenario è una parola scomoda, così come per un Lannister, che paga sempre i propri debiti, è una scheggia nell’armatura dell’onore. Però il loro rapporto è stato perfettamente racchiuso qui ed è stato davvero un piacere da leggere.
Ho rivisto anche la cella, gli sguardi, tutto. Hai rievocato con pochi dettagli qua e là una scena già vista, senza nulla toglierle: la fedeltà è stata impressionante. E, se tutto ciò non fosse bastato, la citazione finale ha richiamato ancora di più ciò che era stato detto poco sopra, come a dare un sommario e dire: “guardate, i personaggi sono proprio loro”.
Gradimento personale: 5/5.
Sarà che ho dato una specifica lista di personaggi, ma non mi è mai capitato di dare così tanti punteggi pieni nel gradimento personale. Questa storia è davvero molto semplice, così come lo erano altre che ho ricevuto, ma ha saputo toccare, se non il mio cuore, sicuramente i miei feels da diligente e appassionata fangirl. Bronn non è affatto un bell’uomo, nel telefilm come nei libri, ma l’attrazione che provo nei suoi confronti è simile a quella che sento anche per Tyrion, e tu l’hai fomentata in modo quasi vergognoso. Sarà il fascino delle menti sagaci, chissà.
In questa storia ci sono ben due dei personaggi che più ho amato e una delle scene che mi ha fatta più soffrire. Avevo bisogno di ripercorrerla e tu l’hai fatto esattamente come andava fatto. Non posso che ringraziarti per questo e dirti che leggerti è, di nuovo, stato un piacere.
Bonus: 0/1.
Malus: /
Totale: 37,1/41 |