Ed eccoci al nostro appuntamento serale de "I Predatori della Scrittura Perduta".
La fan fiction che stasera prendiamo in esame è la prova che, dopo tante fatiche, i nostri sforzi non sono completamenti gettati al vento. Finalmente una fan fiction che ci dimostra come sia possibile migliorare il proprio testo dopo averlo ricominciato da capo, e sfornarne anche uno piuttosto accettabile. Un grande onore all'autrice che ha saputo ricominciare da capo e cercare con le sue forze di migliorarsi.
Dunque, ritroviamo la stessa protagonista dell'altra fan fiction, la cara Abigail. Questa volta non sta sognando di correre verso il ragazzo dei suoi sogni e soprattutto le sue scarpe, ma è invece costretta a trasferirsi in Canada dall'Italia. Non ci viene però spiegato il motivo di tale trasferimento: l'Italia è stata invasa? L'Europa è teatro di una guerra nucleare? Il vecchio continente è stato invaso da uno sciame di acari radioattivi succhia sangue che sparano raggi laser? Non lo sappiamo e né ci verrà mai detto, dunque se questa informazione ha così poca importanza direi che possiamo passare oltre.
Notare però, prima di passare al secondo capitolo, i meravigliosi ed idilliaci rapporti della famiglia della protagonista: abbiamo la madre che si comporta con sufficienza con la figlia e sembra non capirla, mentre invece il padre e la figlia sono talmente pappa e ciccia che il primo chiama la seconda "cucciola", ed infine il padre è così innamorato della sua sposa con cui ha avuto una figlia da chiamarla freddamente per nome. Ah, che meraviglia... Al confronto la famiglia de La Casa nella Prateria è nulla.
Un volo di sola andata in Canada ci porta nel secondo capitolo, in cui assistiamo alla comparsa di Justin Bieber. Ora, diamo credito a questa fan fiction per essere la prima a non aver fatto comparire frettolosamente Justin nel primo capitolo, ma ad averlo risparmiato per presentare la protagonista e la sua famiglia. Notevole, per questo genere di storie.
Tornando a Justin, il ragazzo è così galante, gentile, colto e rispettoso che al suo primo incontro con Abigail la colpisce in faccia con una palla. Non succede sempre così, nelle storie d'amore? La ragazza ovviamente non se ne preoccupa e confessa immediatamente il suo amore cristallino per il cantante, ed i due si incamminano felici e contenti, mano nella mano, con un piccolo sorriso in volto ed uno sguardo imbarazzato verso il loro futuro di amore e di tenerezze nel loro meraviglioso palazzo al tramonto, altresì noto come una caffetteria sperduta da qualche parte in Canada della catena Starbucks.
In questo luogo così romantico Justin le confessa che intende lasciare Selena perché si è innamorato di Abigail. Perdinci, va bene il colpo di fulmine, ma qui si esagera: siamo in presenza di una supernova di pura energia elettrica. Justin potrebbe quindi causare l'implosione dell'universo con tale dichiarazione (ma se non lo ha fatto la sua musica difficilmente succederà), ma Abigail come una vera fan decide di scappare dal suo idolo. Ovviamente. La prima Belieber che non sogna e non vuole diventare la fidanzata del suo idolo: questa scoperta rende al confronto il ritrovamento della Stele di Rosetta il ritrovarsi dei peli nell'ombelico dopo la notte.
Ma Abigail è tormentata per tutto il terzo capitolo dai sensi di colpa, e ne parla quindi con la madre. Ed eccoci arrivare a probabilmente ciò che ha meno senso della fan fiction: la madre inizialmente proibisce alla figlia di uscire con Justin e di fidanzarsi con lui urlandole contro, ma nella scena successiva si dimostra cara e gentile nei suoi confronti. La sola spiegazione è che la donna abbia dimenticato le sue pillole per il disturbo bipolare di personalità in Italia.
Lasciamo però la madre a dondolarsi sull'orlo della follia per andare ad assistere all'appuntamento di Abgail con Justin sempre a Starbucks. Il ragazzo incontra tre fans con cui fa quello che deve, e poi torna dalla quasi-fidanzata senza più parlarne. Quindi... qual era esattamente lo scopo di quella scena?
Oh, chi se ne importa, abbiamo Abgail che deve decidere se fidanzarsi con Justin oppure no. La fan fiction lascia ai posteri(ori) capitoli l'ardua sentenza, ed i lettori con il fiato quasi sospeso.
Dunque, è notevole il miglioramento della trama dalla storia precedente, ed ora ha un suo senso logico e quasi compiuto: ci sono solo più le falle sull'amore improvviso di Justin e sul comportamento della madre, ma tutto sommato non sono spiacevoli. Anche dal punto di vista dello stile grammaticale ci sono stati sostanziali miglioramenti: adesso i dialoghi e le parti del discorso sono definite, non ci sono tanti errori di scrittura come il "frau" nell'introduzione dell'altra fan fiction, ma solo qualche incertezza nell'uso del passato remoto.
Semmai l'unico vero problema è che né dai dialoghi né dai comportamenti dei personaggi traspare ancora quel livello di emotività che dovrebbe renderli reali al lettore. A volte l'azione e le parole sono artificiose e risultano difficilmente credibili, come quando Abgail ha lasciato Justin correndo via.
Quindi, che dire per concludere, signori e signore? Rispetto all'altra fan fiction il miglioramento è tanto, e per quanto ci siano ancora diversi problemi è una fan fiction piacevole e scorrevole. Dunque restate in attesa dei prossimi capitoli, potrebbero sorprendervi o deludervi in una maniera che neppure vi immaginate.
Alla prossima, temuta, recensione, signori e signore. Qui da Xivren è tutto. |
