Mi sono... sciolta sul pavimento.
Mi ci sono volute parecchie pause prima di ricompormi e continuare la lettura, pause in cui dovevo girare come una scema per la stanza e abbandonarmi al fangirlaggio estremo divorando grissini.
So che questa storia è molto di più, non ha nulla a che vedere con "il fangirlaggio estremo", come io lo chiamo, ma non è mia la colpa se ha effettivamente IL fangirlaggio estremo tra gli effetti collaterali.
Ora mi compongo e cerco di scrivere una recensione razionale, quest'intro delirante serviva a farti capire quanto mi fosse piaciuta questa OS (non esagero affatto dicendo che è la più bella storia che finora abbia mai letto su Thranduil).
A parte che mi piace tantissimo come scrivi, è uno stile che sa essere elegante, fresco e perfettamente composto, pur non essendo aulico. Scrivi con naturalezza, insomma, o almeno trasmetti naturalezza, poi sono sicura che dietro ogni frase ci sia un lavoro calcolato. E in nessun pezzo faccio fatica a capire ciò che scrivi, sei sempre molto chiara, pur non essendo semplicistica!
Ma tralasciando le caratteristiche tecniche, volevo cercare di raccontarti i motivi per cui questa tua breve storia mi ha colpito così tanto (perché mi ha fatto battere il cuore, sul serio). In breve: quanta. dolcezza. In gergo: quanti feelings.
Tornando seria, ti vorrei abbracciare, perché sei riuscita a mettere in gioco un aspetto che a me ha messo in seria difficoltà nel scrivere di Thranduil e di sua moglie: ovvero la sessualità. Sappiamo tutti come Tolkien ci passi sopra, ed è un vero problema riuscire in qualche modo a renderla aderente al canone, quando vogliamo parlarne in una ff. E per me tu ci sei riuscita alla grande. Non so, questo Thranduil "voglioso" (posso chiamarlo così?) me lo sono immaginato benissimo. È perfetto. È lui. O meglio, è com'era prima che Arodel morisse.
E venendo ad Arodel, di nuovo ti vorrei abbracciare, perché hai fatto un'altra cosa che io non sono riuscita a fare (o almeno non abbastanza): ovvero a darle più carattere. E quanto mi piace il suo carattere non riesco a dirlo. Il momento più bello, più dolce, più significativo del loro rapporto di coppia, secondo me (magari limitandoci al punto di vista fisico), è quando lei gli afferra il mento e gli dice di dedicare un piccolo spazio del suo tempo anche a Legolas. Non so come dirlo, è grintosa senza essere agguerrita, si lascia afferrare da Thranduil, ma poi è lei che lo afferra, e lui la lascia fare, anzi ride (quanta meraviglia, Thranduil che ride), perché se è lui a dominarla in certe occasioni, lascia che sia lei a dominarlo in altre. È un po' come un livellamento del loro rapporto di coppia: re e regina sono perfettamente alla pari, senza che lei sia troppo mascolina, senza che lui sia troppo riverente. (Non ho nulla contro i personaggi femminili che sono dei maschiacci, eh, anzi li adoro, ma non è così che mi sono immaginata la moglie di Thranduil).
Peggio di così non potevo spiegarmi, ma ho cercato di tirare fuori ciò che questa storia mi ha suscitato.
Poi vedere il terzetto familiare riunito è qualcosa di impagabile. Legolas è un terremoto, ma è ciò che ci si aspetta da un bambino della sua età. Ed è delizioso vedere Thranduil stare al gioco del figlio. Il rapporto Thranduil/Legolas mi emoziona alla pari del rapporto che Thranduil ha con sua moglie, e se poi tu me li inquadri tutti e tre insieme vado a nozze.
E poi vedere i due genitori che continuano a desiderarsi con ardore anche se sono diventati genitori, è qualcosa di stupendo. Mi trasmette una sensazione di... non lo so... di pace? È un tipo di erotismo "pacifico", perché avviene all'interno di un nucleo familiare già assestato. Non è l'erotismo irruente e fin troppo passionale della gioventù. Insomma, è qualcosa che mi piace. Mi piace vedere convivere assieme un Thranduil ancora passionale, e un Thranduil "paterno". Come dici tu, si amano in un modo diverso, perché non sono più una coppia, ma una famiglia.
E poi l'intesa che c'è tra lui e sua moglie è bellissima.
E sarò banale, ma questo è uno dei miei passaggi preferiti (assieme alle piccole effusioni che si scambiano prima, quando lei gli afferra il mento e a seguire):
"Thranduil le risalì i fianchi con le mani, sentendo il corpo di lei sotto la stoffa. All'improvviso, farla supplicare per una tregua diventò un'ottima idea.
Quando Legolas tornò dalle cucine, il panciotto macchiato di marmellata di mirtillo, ritrovò Thranduil e Arodel a riordinare il tavolo, recuperando libri e carte da terra."
Sì, sono decisamente molto banale, a riportarti solo i momenti fisici, e a non parlare di tutto il resto (che pure ho apprezzato moltissimo).
Non sai quanto vorrei che scrivessi altre missing moments di questo genere. Mi piacerebbe che scrivessi di come Thranduil e Arodel si sono incontrati, o anche di quando hanno saputo di aspettare un figlio (se l'hanno programmato o se è successo per caso), o cosa ne pensava Oropher di lei... Momenti importanti della loro storia, insomma. Non so, sono troppo morbosa a voler sapere tutti questi particolari? Il fatto è che il modo in cui imposti la loro coppia mi fa impazzire. Ovviamente non sono io a decidere cosa devi scrivere, ti dico solo che se mai scriverai altro (qualsiasi altro!) su loro due mi farai felicissima, e sarò schierata in prima linea a recensirti. A proposito, ho già letto Le Spine della Corona, un altro bellissimo racconto (io comincio ad amarti) e appena ho un po' di tempo ti faccio sapere che cosa ne penso.
In più, il nome Arodel è stupendo. Per pura curiosità, per caso significa qualche cosa di particolare?
Ah, scusami se non mi sono soffermata troppo a commentare le bellissime storie che Thranduil e Arodel raccontano a Legolas, ma sono stata distratta dall'immensa dolcezza. Che poi in realtà non è neppure tanta, non è per nulla smielata, anzi il contrario. Ed è proprio per questo che mi piace da impazzire. È una dolcezza amarostica (infatti per come la vedo io il fluff è un po' esagerato da appioppare a questa storia...).
Un'altra cosa che mi piace moltissimo è come fornisci ulteriori spiegazioni dell'odio che Thranduil nutre per i Nani, e che di seguito nutrirà anche Legolas (naturale, visti i racconti diseducativi con i quali è cresciuto). E poi mi piace anche il fatto che Arodel sia stata danneggiata dai Nani, e che quindi condivida la stessa diffidenza di Thranduil. È d'accordo con lui in questo, non fa "la Tauriel" della situazione.
Però io voglio saperle queste famose parole che Thranduil dedicava a Arodel nei loro momenti intimi (ok, la fangirl che è in me si sta risvegliando di nuovo). Sono affamata di scene tra questi due, vista la bellezza con cui le scrivi, e vista la bellezza di questo personaggio che hai inventato. Mi è davvero, davvero raro innamorarmi così tanto di un personaggio originale inserito nel canon, di innamorarmene così tanto da sentirmi molto, tremendamente coinvolta nella sua vicenda. E Arodel ha il sul perché, ha la sua indipendenza, esiste anche fuori dall'ombra di Thranduil.
Per quanto riguarda Galion, sto facendo la figura dell'ignorantona ma non ricordo dove appare. O almeno, credo nello Hobbit, è una delle guardie del Reame Boscoso...? Però non ricordo altri particolari su di lui, eppure sembra un personaggio abbastanza importante, perlomeno nel fandom, visto che è stato addirittura approvato tra i personaggi della sezione.
Solo una cosina di importanza nulla: maggiordomo e scrivania non sono termini un po' fuori luogo per questo contesto? E sicuramente ci starò facendo una figuraccia perché li userà anche Tolkien XD ma non lo so, a me suonano troppo ottocenteschi. Ma è perché sono disgustosamente pignola in queste cose, cerca di ignorarmi.
Tornando alla storia (perché la sto rileggendo e man mano mi vengono in mente le cose che avrei voluto dire), mi è piaciuto moltissimo il ruolo che hai attribuito ad Oropher nella caduta del Doriath. È talmente bello e ben fatto che vorrei che fosse canon.
Ed è commovente vedere come Thranduil cancelli di volta in volta i "lati oscuri" dei suoi racconti, quando li espone al figlio. Ma lui ci pensa eccome. È toccante, insomma, come cerchi di preservare Legolas. Anche dal suo nascente spirito di avventura oltre che dai particolari scabrosi.
Un'altra cosa che ho apprezzato è che non hai esagerato con i termini elfici. Mi spiego, è più che legittimo mettere i nomi in elfico - non obbligatorio, ovviamente -, ma non mi piace tanto quando si vuole cercare di tradurre anche certe espressioni in elfico, a volte anche interi dialoghi. Per me non ha molto senso, è scontato che i personaggi parlano in elfico tra loro, e mettere troppe parole elfiche (ripeto, non i nomi) mi sembra troppo... ostentante... ostentatorio (come si dice? Beh hai capito). E comunque fa solo confusione. Insomma per me hai fatto bene a non tradurre, anche si trattasse di piccole formule o singole parole.
Va bene, dopo averti detto anche quest'ultima cosa molto illuminante... So di averti fatto un romanzo, quindi è meglio che la finisca qua.
Hai scritto una meraviglia, e credo che farti i complimenti ormai sia superfluo, ma te li faccio lo stesso: complimenti!
E a prestissimo!
Silvar
p.s. quanta dolcezza ç__ç dolcezza infinita ç__ç |