Wow, un’altalena emozionale, però finisce bene, alla fine J capisce (credo abbia da qualche parte un manuale di spiegazioni, però) perchè S ha fatto quel che ha fatto ma soprattutto S. capisce di aver ferito una volta di troppo il suo J col suo comportamento

Mi piace come fai interagire questi due, tra i quali contano piu le parole non dette che quelle urlate, piu delle labbra martoriate dall'indecisione e uno sguardo pieno di dolore che parole inadatte a spiegare certe cose
Brava come sempre

Leggi la risposta dell'autore

"Kissing Booth Contest" - recensione premio
#1

Amo quella fanart, ricordo che fu la prima della quale mi innamorai a prima vista, e ancora di più amo gli abbracci tra Sherlock e John. :3
Mi è piaciuto molto il modo in cui hai raccontato il punto di vista di Sherlock utilizzando il presente in seconda persona, ritengo sia più complessa da gestire, e lo hai fatto molto bene.
Anche l’IC è rispettato, il fatto che Sherlock non capisca il motivo della sfuriata (lecita e inevitabile) di John è molto verosimile. Immagino già il dottore mentre gli urla contro che è un dannatissimo robot, per poi pentirsene la frazione di secondo dopo. È che a volte Sherlock sembra davvero un robot per quanto riguarda i sentimenti, ma questo non significa che non ne provi. È solamente un po’ lento (per non dire ottuso) nelle questioni di cuore, come tutti gli altri lo sono in quelle mentali. Probabilmente nella sua testa doveva ancora avvenire il passaggio da “John amico che comprende e accetta senza ribattere qualsiasi tua iniziativa” a “John fidanzato con cui stai avendo una relazione e che quindi certi limiti d’ora in avanti dovrai porteli”. Lui è complesso, e averci a che fare richiede anche una buona dose di pazienza, ma credo che John lo conosca abbastanza da sapere quanto è ingenuo su certe cose, difatti alla fine non può fare altro che tornare da lui (prendendosi anche la sua piccola rivincita, dicendogli che ha dormito a casa della ex). Perché il dottore potrà sempre avere tutte le ragioni del mondo, ma non se ne farà mai niente se lo porteranno a perdere Sherlock.
Per questo penso che, semmai in futuro ci sarà qualcosa di romantico tra loro (povera illusa, ci spera ancora ç_ç), avverrà solo quando i tempi saranno “maturi”.
In sostanza, mi è piaciuta veramente tanto questa OS, il titolo è davvero perfetto per questi due, perché niente e nessuno potrà mai separare l’Holmes dal proprio Watson. ♥

Leggi la risposta dell'autore

Per ora sono poco presente su efp, ma dovevo assolutamente dirti che questa storia e' bellissima. Sherlock è il solito testone (splendidamente IC), e per fortuna che c'è John! Baci.

Leggi la risposta dell'autore

Sei tornata alle Johnlock, e io devo ammettere che sono quelle che di te mi piacciono di più... oddio, non che non mi piaccia il resto, ma johnlock di Koa è un'altra cosa.
non so come spiegarmi bene, purtroppo stamattina le parole non vogliono uscirmi in successione logica, ma ieri sera quando l'ho letta mi sono illanguidita e squagliata al pavimento... non sono intoccabili, no.
Poche storie si avventurano in questo aspetto, quello di un'eventuale problema tra i due dopo che sono messi insieme. Difficilissimo da gestire, perchè più forte è un sentimento, più i litigi e kle rotture, specie per tradimenti, sono profonde... tu ci riesci, eccome...
Il tuo "prima che lo deduci, stanotte ho dormito da Sarah" e la conseguente gelosia folle di Sherlock è un riequilibratore perfetto.
Forse non l'hai visto così mentre lo scrivevi, ma è davvero ciò che da speranza, non so dirti perchè.
Temevo che non avresti dato un lieto fine, ma come ho letto quella frase, ho capito che invece c'era speranza...
grazie di questa shot Koa, ne avevo bisogno, lo dico chiaramente. Grazie, e ancora grazie per le tue johnlock delicate e appassionate, sempre in punta di dita, e sempre più profonde delle altre.
Un salutone


Skinplease

Leggi la risposta dell'autore

Eccola! Alla fine sei stata velocissima anche tu. Sono contenta che tu sia riuscita a scrivere nonostante la difficoltà che trovi in questi giorni.

E' molto fragile il tuo Sherlock, ma d'altra parte è una delle sue facce. A lui piace fingere di essere al di sopra di tutto - intoccabile, per l'appunto - e che questa sua intoccabilità forse in qualche modo si estenda anche a John come una sorta di scudo difensivo. Ma la verità è che non solo non è intoccabile, ma essendosi sempre difeso e astratto dalle cose, soprattutto dalle cose più umane e intime, è tanto più fragile e vulnerabile di altra gente.

Questo traspare molto bene nella sua disperazione e nella sua paura - nella quale tra l'altro farei pochissima fatica a identificarmi in alcuni momenti - paura tra l'altro di muoversi in questo spazio che non è in grado di contemplare nella sua interezza. Non ci sono confini ai sentimenti.

Ho amato molto - ma lo sai già - il momento in cui Sherlock sale a suonare Brahms nella notte fredda e umida. Mi ha fatto venire voglia di prendere il mio strumento e anche se non sono a livello di suonare Brahms, quanto meno perdermi nella poca musica che possiedo al momento.

Sono contenta di aver indetto la challenge ;)

Leggi la risposta dell'autore

Ciao E' Bellissima. L'ho letta tutta d'un fiato e wow. La seconda persona rende benissimo e lo stato d'animo di Sherlock è tangibile e reale.
Hai resto Sherlock davvero, davvero bene.
Alla prossima.
Un Kiss
Bombay

Leggi la risposta dell'autore