Titolo: 4/5 Non è particolarmente incisivo, ma è un buon titolo
Sinossi in 200 parole: 1/5 Due frasi, per altro corte, tratte dal testo: un po’ troppo poco per incuriosire il lettore.
Formattazione: 6/10 Riesci ad evitare il muro di testo con i (troppo) frequenti a capo e con l’interlinea ampia, ma mancano l’allineamento del testo sul margine destro (giustificato) e le rientranze per cambi paragrafo e dialogo (tasto tab). Riguardo agli a capo: hai isolato ogni frase di dialogo, quando avresti fatto meglio a legare parlato e azione del parlante, rendendo più omogeneo e articolato il testo.
Grammatica ed ortografia: 9/10 Non ho trovato errori, solo qualche svista che ti segnalo tra poco.
Stile/lessico: 6/10 Lo stile non è male, ma il lessico non è molto curato: ci sono ripetizioni e una frase che non scorre molto.
Originalità: 2/5 Nota dolente: hai scelto di scrivere di un momento che ha affascinato tantissime autrici di ff e hai affrontato il tema in maniera un po’ semplicistica. Nulla di male, ma risulta un racconto che si confonde con altri suoi simili.
Gradimento personale: 3/5 Hai rischiato, sappilo: farmi leggere della mia OTP significa che da un lato gongolo e dall’altro mi preparo a contare anche quanti capelli ha in testa Draco! In sostanza, mi è piaciuto leggere di loro, anche se la storia non è originalissima, ma Draco è totalmente OOC. (Anche Harry, un pochino, ma meno di Draco). In compenso, l’apparizione di Silente è ottima!
Torniamo, però a Draco, per un momento: è davvero molto lontano dal personaggio canonico della saga. So che molti pensano che una drarry voglia pg OOC per forza di cose, ma io penso che non sia affatto così. È possibile farli mettere assieme mantenendoli perfettamente IC, semmai ho notato molta difficoltà nell’entrare in un personaggio sfaccettato e complesso come Draco, ma, anche in questo caso, non è impossibile. Questa è la ragione per cui la storia non mi piace fino in fondo e per cui il punteggio sualla caratterizzazione dei personaggi è così basso.
Caratterizzazione dei personaggi: 4/10 Come ti ho scritto sopra, Draco è davvero troppo OOC. Harry lo è poco meno, ma forse dipende dal fatto che è meno approfondito di Draco, sebbene il pov sia suo.
Attinenza al tema: 10/10 Dichiarazione d’amore con tanto di bacio! Il finale, con la speranza che il futuro non li divida, è molto carino.
44/70
“Era tutto quello che Harry riuscì a pronunciare […]. Corse verso [...]. Vide il mantello [...]” → nel paragrafo successivo dici che è accaduto “due giorni prima”, quindi sarebbe stato più appropriato usare il trapassato prossimo, dando il senso del trascorrere del tempo rispetto al resto della narrazione: “era riuscito”, “Aveva corso”, “Aveva visto”.
”Chi è?” → la virgoletta iniziale è girata nel verso sbagliato.
“Orma [...]” → ti sei persa una “i”
“Ti avevo visto prima dell’inizio dell’anno da Sinister.” → prima di “da Sinister” serve una virgola, altrimenti sembra che l’anno inizi “da Sinister”
“[...] credo...non lo so, [...]” → manca lo spazio tra i tre punti e “non”.
“Non ho deciso io di avere il mio destino segnato da appena nato.” → la frase non scorre. Suggerirei: “Non ho deciso io che il mio destino fosse segnato dalla nascita”
“Eri il ragazzo per perfetto, [...]” → ti è sfuggito un “per” di troppo.
“[...] non ho potutofare nulla! [...], IO NON LO VOLEVO!” → manca uno spazio tra “potuto” e “fare”; il maiuscolo indica, di solito, gridato. Non ce lo vedo un Draco in lacrime, di notte, in infermeria, che si mette a gridare, tanto per svegliare Madama Chips.
“Ebbe un sussulto quando Draco poggiò la sua testa sulla sua spalla e continuò a piangere.” → il primo dei due “sua” è superfluo, dato che Draco non può poggiare la testa di qualcun altro sulla spalla di Harry.
“A volte, di notte mi ritrovo a salire sulla torre di astronomia a fissare le stelle. Da lassù si vede la sala comune dei Grifondoro. Vedo sempre te con la mezzosangue e Weasley ridere vicino al fuoco.” → questo periodo ha due cose che mi piacciono poco. Primo: la torre di Astronomia è chiusa a chiave, non è un ritrovo per coppiette a cui è facile accedere, quindi è molto difficile che Draco ci vada spesso e volentieri come pare. Oltretutto, le lezioni di Astronomia si tengono di notte, quindi difficilmente la torre sarà “libera” prima di un certo orario. Orario cui, presumibilmente, si va a letto. Di conseguenza, potrà capitare qualche volta che Draco li veda, ma non così di frequente, o il trio, alla mattina, faticherebbe non poco ad andare a lezione.
Secondo, per quanto sia acuta la vista di Draco, riuscire a vedere, di notte, da una torre all’altra qualcuno all’interno di una stanza illuminata dalla luce di un camino, attraverso delle finestre che sono pur sempre finestre di una torre (quindi più verosimilmente delle feritoie)... è poco credibile.
“Nell’ultimo periodo ho iniziato a salire nella torre [...]” → “sulla” torre.
“mangiamorte” va scritto con la “m” maiuscola.
“Si rinchiudeva in quella vuota stanza, dove non aveva bisogno di nulla se non del silenzio e della pace che solo in quella strana stanza era riuscito a trovare.” → ripetizione. Il secondo “stanza” potrebbe essere facilmente sostituito da un semplice “lì” o da “ambiente”, “rifugio”.
“Bella serata stasera, non trovi? [...] Sono più luminose del solito questa sera.” → “serata”, “stasera”, “sera”: un po’ troppe ripetizioni. Sia la seconda che la terza si potrebbero proprio non mettere.
“E con un enigmatico sorriso [...]” → iniziare un periodo con una congiunzione consecutiva è generalmente sbagliato (può essere usato in poesia o quando di stanno usando particolari figure retoriche). Avresti potuto legare la frase alla precedente.
“[...] corse [...] le ripide scale […] → più che “corse”, direi “percorse” o, meglio ancora, “salì”.
“[...] che si era costruito tutti questi anni.” → “in” tutti quegli anni.
“[...] li aveva tormentati in tutti questi anni.” → “quegli” anni.
“[...], ma ogni volta che pensavo a quello che mi avevi detto, mi ritrovavo a pensarci con un sorriso sul volto. Non ho smesso di pensare a te un singolo secondo, un singolo momento delle mie giornate da quel giorno a oggi.” → a furia di pensare, Harry diventerà un Corvonero! Battute a parte, di nuovo hai ripetuto un termine per tre volte di fila. Il secondo può essere facilmente omesso: “mi ritrovavo con un sorriso sul volto”.
“[...] offesa ma divertita [...]” → prima di “ma” va messa la virgola.
“Sai anche che nessuno di noi accetterà una nostra eventuale relazione o anche solo una nostra amicizia?” → quel “di noi” immagino stia per “dei nostri amici”...
“[...] due anime diverse ma legate da qualcosa.” → di nuovo, manca la virgola. |