Questa è la prima fiction basata solo sull’amicizia tra Jason e Nico. Da brava shipper di Nico, ho letto parecchie Pernico e Jasico, pure delle Solangelo, ma tutte comunque con una relazione sentimentale di fondo, ma mai una di sola amicizia.
E mi piace parecchio!!
Mi spiace di aver iniziato questa storia solo ora che è già al sesto capitolo, anche se li ho letti tutti, perché è molto bella. Se ho ben interpretato, si svolge nel viaggio durante la casa di Ade, tra la confessione della Croazia e l’arrivo all’Epiro, ed è incentrata sui tentativi di Jason di fare breccia nel muro eretto da Nico per cercare di diventargli amico.
Trovo tu abbia fatto una descrizione perfetta della situazione, di Jason che tenta in ogni modo di avvicinarsi a Nico per cercare di conoscerlo, visto che in Croazia si è trovato a condividere con lui un’esperienza molto intima e si è reso conto di quanto Nico si senta profondamente solo, ma che in realtà non desidera altro che qualcuno che gli tenda la mano e che voglia essere sinceramente suo amico.
Dal canto suo, Nico ha vissuto una vita piena di dolore e di rifiuto da tutti quelli che aveva intorno, e si è costruito delle barriere difensive, che per quanto lo isolino e impediscano agli altri di avvicinarsi, cosa che lui invece desidera, gli danno la certezza di non soffrire più, visto che nessuno può arrivargli così vicino da farlo soffrire.
È chiaro quindi che Jason debba sudare sette camicie per far capire a Nico che lui non è un “amico di passaggio”, ma che a lui ci tiene davvero e che anche finita la guerra ha intenzione di rimanere tale, anche se Nico non riesce a fidarsi di lui e all’inizio lo respinge. Ma mi è parso di cogliere uno spiraglio nelle difese di Nico nell’ultimo capitolo.
Non vedo l’ora di leggere il prossimo capitolo della storia. |
