Ciao!
Solitamente evito di recensire quando leggo qualcosa che non mi piace, ma questa volta non posso davvero esentarmi. Mi devo discostare dalle recensioni positive presenti in questa storia (anche se ho visto che qualcuno ti ha già fatto notare quello che sto per scriverti), perché la prima parte di questo capitolo, in cui c'è la scena dello stupro di Ran, mi ha davvero lasciata senza parole. In primo luogo una violenza sessuale è una delle peggiori cose (se non la peggiore) che una donna possa subire: pertanto è una tematica estremamente difficile da trattare, e ritengo che forse ci si debba esentare se non si è in grado di comprendere a pieno di cosa si stia parlando. Troppo spesso ormai si leggono storie in cui si parla di qualsiasi tematica nuda e cruda, e sinceramente credo che sia ora di darci un taglio: non te lo dico perché io mi senta una grandissima scrittrice o che. Anzi, ho enormi lacune e sono certa che probabilmente non riuscirei a parlare con la giusta profondità di certe cose, per cui evito di farlo. Non si può davvero descrivere che cosa si provi mentre si subisce una violenza del genere, ma se se ne vuole parlare, ci si può provare. Scusami, ma io ritengo che questa scena sia totalmente irrispettosa nei confronti di Ran: mentre la stuprano ripetute volte, la ragazza ad un certo punto si eccita, ansima e raggiunge l'orgasmo. Un secondo dopo è disgustata perchè la stanno violentando (letteralmente, nella riga prima viene, nella successiva è schifata e ha paura): ma hai la minima idea di cosa possa significare per una donna uno stupro, in questo caso da parte di tre uomini? In una situazione del genere lei dovrebbe eccitarsi, fino addirittura a raggiungere il piacere? Davvero perdonami, ma in quanto donna mi sento quasi insultata da quello che hai scritto. In una situazione del genere la paura, il disgusto, il senso di impotenza, di oppressione, l'essere toccata da un uomo che nemmeno ti conosce e non vuole altro che farti male, l'UMILIAZIONE per quanto si è costretti a subire ti feriscono fino all'ultimo centimetro: altro che orgasmo. Tra l'altro un attimo prima ha appena dovuto fare un orrendo trattamento ad uno dei suoi aguzzini: dopo una schifezza del genere, in meno di mezzo secondo è bella che eccitata? Scusami, ma se non sei in grado di parlare nella maniera corretta di quello che può provare una donna in questi casi, se non sei in grado di metterti nei suoi panni, per favore evita di descrivere ancora scene del genere, perchè penso che non facciano altro che ferire chi legge se trattate in questa maniera. La mia non vuole essere un'invettiva o che altro, ma una critica sì, perché davvero non posso fare altro che criticare quanto hai scritto. Se la scena fosse stata descritta dal punto di vista di Gin o Vodka avrei potuto forse lontanamente capire una tale superficialità per quello che può provare lei: ma comunque l'orgasmo di Ran è davvero inconcepibile.
Inoltre non ho apprezzato particolarmente il modo in cui scegli di esprimerti alle volte. Per fartì un esempio: “tirò fuori il cazzo in erezione” o “glielò ficcò dentro”. Se a parlare sono i personaggi il linguaggio volgare è più che giustificato in situazioni del genere. Ma da parte del narratore (con una narrazione in terza persona) mi sembra sinceramente fuori luogo, perché fa scadere qualsiasi storia a livello di un romanzetto porno. Troppo spesso ormai si confonde “erotico” con “pornografico”, e con questo non intendo dire che l'amore sia solo platonico e idialliaco, ma che ci sono modi e modi di parlare delle cose.
Per essere chiara, non sto criticando il fatto che tu abbia deciso di inserire una scena di violenza sessuale: purtroppo situazioni del genere capitano ogni giorno in ogni parte del mondo ed è giusto parlarne per non scendere a patti con l'indifferenza e il silenzio. Critico piuttosto il modo in cui ne hai parlato, che ritengo se mi permetti un tantino superficiale. Posso capire che tu ti ritenga anticonformista o che e scegli di pubblicare storie rosse con tematiche particolari, ma per favore la prossima volta pensaci bene prima di scrivere una cosa del genere.
Spero di essere stata sufficientemente chiara, più che come amante della lettura e della scrittura, tutto quello che ti ho scritto te l'ho scritto in quanto donna.
F. D. (Recensione modificata il 04/03/2015 - 05:31 pm) |