Ho sempre creduto che parents!AU fossero bellissime.
Il problema? Ripetitive, un cliché assurdo, sempre le stesse cose, sempre gli stessi personaggi: uno dei due è un papà, incontra l'altro mentre ha il figlio con se', l'altro crede sia sposato, si mettono insieme, litigano, si lasciano, si rimettono insieme, fine.
Ero davvero curiosa, seguendo su Twitter i tuoi spoiler, le immagini e i tuoi annunci sulla Shoot mi ero fatta un'idea ma come sempre c'era di più e in fondo un pochino me lo aspettavo.
La tua storia non varia molto dal modello, non potrebbe, una parents è una parents. Quello non è un cliché. È solo l'unica cosa che può accadere nella realtà in un contesto del genere. L'analisi iniziale dell'infanzia di Louis ha creato una grande variazione rispetto al tuo solito stile. Ha reso tutto meno intricato e più chiaro fin dall'inizio, non è né meglio né peggio in un certo senso perché sono comunque questione di gusti ma forse sarebbe stato meglio inserire un'analessi nel momento in cui Louis scopre il cognome di Harry ma capisco la scelta narrativa data dalla contrapposizione della visione di vita infantile/adulta.
La figura più in evoluzione in tutto il racconto è assolutamente Louis; perfino il piccolo Cameron sembra avere le idee più chiare di lui di ciò che accade e emerge molto da lui la consapevolezza tipica dei bambini che, anche senza malizia, spesso si rivelano più intelligenti degli adulti. Cameron sceglie subito Harry come seconda figura genitoriale, molto prima che Louis accetti di averlo al suo fianco. Louis è un gran padre nonostante dica più volte di non esserlo, è un buon padre per il semplice fatto iniziale di aver scelto di tenere suo figlio ma è quel tipo di genitore che essendolo diventato molto presto si ritrova nella condizione di dover crescere per far crescere e la cosa non è semplice come può sembrare. Leggendo ho quasi percepito il cuore palpitante di un padre che vede crescere proprio figlio. Ogni singola emozione di provare a tenere in braccio un bambino che sembra la copia in miniatura del riflesso che si vede allo specchio. Il sentore del morbido, caldo e profumato corpicino che trasmette più sicurezza di un uomo adulto.
L'innocenza, la purezza, ho visto quegli occhi, sentito quelle manine stringersi attorno alle mie dita. Ho vissuto la storia e le stesse paure di Louis.
Harry, personaggio che mi rispecchia parecchio, un innato istinto paterno che risiede semplicemente nella dolcezza che i bambini vendono in lui è una sensibilità che crea un ponte di comunicazione tra l'innocenza di un bambino e la maturità di un ragazzo.
L'immagine di un piccolo Harry con un cappellino a forma di orso mi ha gettato in una marea di dolcezza e tenerezza. L'ho immaginato con le guance rosse per il freddo, gli occhi più grandi del solito e il visino paffuto che aveva fino a qualche anno fa.
Spero di non aver sbagliato nel pensare che lo "strano" abbinamento del cappellino di Cameron fosse come un piccolo rimando a quella scena perché mi ha fatto pensare alla stessa situazione buffa/adorabile.
Zayn e Liam sono di sfondo una coppia adorabile, diversi eppure con le stesse fragilità.
Le metafore e similitudine con le "ferite" che lascia la vita hanno rappresentato al massimo il mio pensiero e allo stesso modo le mie paure.
Aiden, chiunque scommetto si sia aspettato che sarebbe stato lui la causa dello squilibrio della finta stabilità che si era creata, eppure è stato ciò che ha creato un rapporto di fiducia tra Louis e Harry, rapporto che esisteva ma che quella chiamata con l'ex ha reso visibile.
Si basa proprio tutto sulla convinzione di Louis che crede che non ci sia nessuno disposto a rimanere nella sua vita a lungo e allo stesso tempo non può permettere di buttarsi perché andrebbe a finire con lui anche Cameron nel vuoto se tutto non andasse come previsto.
Harry ritorna da Louis non solo alla fine ma anche all'inizio di tutto; si presenta nella vita del giovane padre e la invade rendendola più viva, più gioiosa e concedendogli un po' di pause prendendosi cura del bambino.
Accettare il cambiamento non solo della sua vita ma anche di lui stesso per Louis non è facile nonostante sia Harry quello portato a cambiamenti di maggior portata. Ho visto le deboli cuciture delle ferite di Louis cedere e spezzarsi. Harry è stato come un disinfettante, le ha fatte bruciare ma le ha anche curate, si è dedicato a loro. Stava a Louis non permettere di farle infettare di nuovo e ci è riuscito.
La storia crea un collegamento con il lettore; questo vive i sentimenti stessi dei personaggi, ha gli stessi dubbi e le stesse debolezze. Un'universo parallelo, un gioco fatto di parole che creano intorno a chi legge una bolla nella quale vive la storia.
Un'altro personaggio che mi rappresenta è assolutamente Niall, non solo la mentalità aperta a qualsiasi cosa ma anche l'energia, inesauribile con quel pizzico di pazzia che non fa male a nessuno.
Liam è la mia insicurezza e il mio bisogno di avere le situazioni che comprendono i sentimenti dispiegate davanti gli occhi per comprenderle.
Zayn è la mia sfacciataggine e la mia esasperazione nel non sopportare le situazioni troppo complicate.
Louis non mi rappresenta ma come personaggio lo apprezzo molto nella sua forza e fragilità.
Ammetto Di averti fatta un po' penare con questa recensione a cui ho tolto un po' di parti per non essere troppo noiosa e logorroica e alla fine non è neanche un granché ma l'importante è che tu sappia che ancora una volta hai centrato il tiro. È una parents ma entra nel cuore e insegna tante cose, ho avuto modo di provarlo di persona poche ore fa. Grazie mille.
Ps: anch'io amo Ed Sheeran ma chi non lo ama?
-Mir. |