Recensioni per
La fine è il mio inizio
di Nymeria90

Questa storia ha ottenuto 50 recensioni.
Positive : 50
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
18/02/15, ore 12:37

Ci sono capitoli che ti costringono a prenderti una pausa in uno o più punti prima di poter proseguire e ci sono capitoli che si leggono tutti d'un fiato, senza riuscire a smettere e provando magari un po' di fastidio per l'incapacità di scorrerlo più in fretta. Questo capitolo è del secondo tipo e sono arrivata alla fine senza aver distolto un attimo gli occhi dalle pagine.
La descrizione della morte di Dario, di Abigale e di Jake mi ha commosso fino alle lacrime, mentre ero completamente immersa nelle scene catastrofiche che si succedono una dopo l'altra, senza avere tempo per riprendere fiato. Ogni immagine che hai descritto mi è passata davanti agli occhi e mi ha commosso. Ho apprezzato anche moltissimo i pensieri strani, quasi "fuori luogo", che hai fatto formulare ai tuoi personaggi. Perché nella realtà accade che la mente dia origine a pensieri e immagini completamente fuori contesto. E non accade solo nei momenti di relativa tranquillità, anzi. Forse è la quantità abnorme di stimoli esterni che si ricevono in situazioni di crisi a stimolare la nostra immaginazione.
La parte della storia che mi ha fatto veramente rabbrividire sono gli esperimenti di Cerberus. Solo quella organizzazione avrebbe potuto concepire un orrore di quella portata. L'amore per la ricerca, portata agli estremi, può causare la perdita totale di ogni freno inibitorio. Allora la crudeltà non viene più riconosciuta tale, ma viene giustificata come mezzo necessario per raggiungere la conoscenza e il progresso.
Nonostante nella natura si verifichino frequentemente casi di efferata crudeltà apparentemente non giustificabile (basta pensare ai gatti che uccidono topi e uccellini perché è nella loro natura e non per reale bisogno), solo l'essere umano è in grado di concepire esperimenti mortali su altri esseri viventi al solo scopo di ottenere qualche ulteriore conoscenza. Forse è questo il motivo per cui non credo ci si possa "abituare" a una forma simile di violenza: perché va contro natura.
E l'ultima parte di questa breve recensione la dedico a Shepard che prende coscienza di sé e ha il coraggio di ammettere i propri limiti dettati dalla sua umanità. Ogni decisione che prendiamo risente delle conseguenze che presumiamo ne deriveranno e credo sia veramente difficile restare oggettivi. In situazioni estreme, quando le nostre decisioni hanno conseguenze estreme, è addirittura impossibile imporsi una razionalità pura. Siamo esseri viventi e non possiamo agire come macchine. Forse vorremmo essere capaci di farlo, ma non possiamo. E se anche ci riuscissimo, per pura ipotesi, non sono certa che riusciremmo ad accettare le conseguenze che deriverebbero da quella decisione tanto razionale: non so se riusciremmo a guardarci in uno specchio. Nel migliore dei casi non saremmo più la stessa persona.