Adoro le storie sulle bambole, infatti le leggo sistematicamente pur sapendo
ti trovarci sistematicamente tutti i cliché del caso.
Questo ovviamente esclude ogni originalità da parte di questa, fic, ma come
già detto, in queste storie non è necessariamente ciò che bisogna cercare.
Il finale, in realtà, non è più originale del resto della storia, e
soprattutto, manca del particolare più importante. Il corpo di carne della
protagonista, che fine ha fatto? Non è mai esistito, cancellato dai ricordi
di tutta la famiglia? Oppure ora è sotto la guida della bambola.
Sarebbe stato carino per la protagonista vedere la bambola nel corpo di carne
guardarla con scherno, a seguito dello scambio di corpi, e subire un
sarcastico "Orribile".
Ma questa è solo una congettura, non influisce sul giudizio.
Nota curiosa, la storia, con la bambola di porcellana dal viso lievemente storto, la ragazza nel corpo della bambola, e una storia di punizione per essere state irrispettose verso l'oggetto, condivide molti tratti simili con un episodio di Ranma 1/2, dove in questo caso l'irrispettoso è Ranma, ma chi subisce lo scambio di corpi è Akane.
Il punto debole della fic è il layout probabilmente studiato per il
"dito che scorre il testo sul Phone": quelle pause in bianco tra un periodo e l'altro, immensi deserti messì lì per andare a cercare il "...e poi che succede?".
Questo espediente può funzionare può andare bene per le storielle con finale ad effetto per Whattusp, ma una buona storia horror non deve averne bisogno, il lettore deve aggirarsi da solo, riga per riga, parola per parola, perché il colpo di scena è nella riga successiva.
Quel rollare di dita, oltre a danneggiarne l'estetica, interrompe la tensione della lettura, e fondamentalmente, è una cosa superflua.
Al contrario, il punto forte della fic, come già detto "solita nel suo genere", è come hai impostato fin dall'inizio il rapporto vittima-bambola.
Non è la solita attesa tormentata in attesa dell'orrore finale, qui il confronto è ben presente, già impostato, la sfida è in corso e poi viene spiegato l'antefatto tramite un flashback.
E' una sfida thrilleresca, a chi non distolga mai lo sguardo (Un po' caro agli Angeli Piangenti del Dottor Who).
E nel complesso, è stata davvero una piacevole lettura.
Heidi ne sarà soddisfatta. |