Inizialmente, per circa mezzo secondo ho pensato che la donna in questione fosse Ruby ma appena mi sono svegliata ho pensato “Col cavolo che è Ruby, c’è solo una donna che può fare questa entrata!!!”.
Il gesto che compie Regina, ovvero di impossessarsi del posto che ormai sente suo mi ha fatto uscire di bocca questa frase “Considera quel posto, quella sedia, quello studio come casa sua anzi credo si senta più a suo agio lì che in qualunque altra parte del mondo”.
Sul rapporto che entrambe vogliono primeggiare beh lo si nota, entrambe vogliono avere l’ultima parola, entrambe vogliono stuzzicare la curiosità nell’altra ma sotto sotto sanno che sarebbe una gara persa per tutte e due e la definizione “amalgamandosi tra loro” non può che essere questa. Sono come due metalli preziosi che si fondono insieme.
La parte finale della prima pagina (come ben sai l’ho stampata!) mi fa sentire completamente in sintonia con Regina..Difficile, e a tratti impossibile riuscire a buttare fuori ciò che sente dentro primo (questa è una mia idea/sensazione) perché per anni Regina ha vissuto come ha vissuto e secondo, per il fatto di aver trovato una persona come Emma.
Un’altra frase che mi ha fatto scattare un pensiero immediato è stata sicuramente questa “Ho agito come un automa affamato di potere, di successo e di soldi” è come se Regina avesse fatto un patto col diavolo e che questo patto (per motivi a noi sconosciuti) non sia stato rispettato e che per punizione abbia ricevuto non solo il cancro inteso come malattia del corpo, ma anche un cancro che si è ramificato nella sua anima.
Ripeto rimane un mistero, anzi si infittisce ancora di più quando le parole di Emma “La tua parte umana non è morta” non la scalfiscono più di tanto, sembra quasi che per lei non ci sia via d’uscita.
Mi stupisco sempre delle domande (che per altro farei anch’io) che pone ad Emma, e mi stupisco sempre delle azioni di Emma, non chiedere mai, saper ascoltare sempre, saper aspettare anche se in eterno, per me sono totalmente in simbiosi, spesso a Regina basta uno sguardo ed Emma agisce al posto suo, la fa sentire sicura, NON la fa mai sentire fuori posto e Regina in qualche modo (anzi sicuramente involontariamente) la ripaga con questa bellissima frase “Se tu fossi mia figlia, Emma, io non potrei che essere grata alla vita per avermi donato te”, spesso quando si leggono ff su Emma e Regina siamo portate a credere e sperare in una storia d’amore (qua comunque era già stato anticipato che non sarebbe successo) beh anche questa storia lo è, è un amore tra una persona che desiderava con tutto il cuore di diventare madre è non è potuto accadere e una figlia che non ha mai potuto definirsi tale e che non ha mai goduto delle gioie ma anche dei dolori di avere dei genitori.
Da notare e annotare l’imbarazzo di Emma, credo sia stata la prima volta che la dottoressa reagisce così, e credo sia anche la prima volta che Regina reagisce così a queste frasi “Forse lo sarebbero stati, ma non possiamo saperlo”, “Non ho mai conosciuto la mia famiglia”, è come se le avessero detto che il cancro è tornato a manifestarsi. Frasi come queste avrebbero messo alla prova chiunque, senza contare poi il gesto di Emma, quando si è alzata, Regina si sarà sentita confusa e con mille altri pensieri in testa, sicuramente avrà frainteso pensando di essere stata troppo invadente con le domande e di aver in qualche modo infastidito Emma.
Il gesto più dolce e al tempo stesso più semplice cioè quello di spogliare Regina…E’ come se avesse voluto dirle “Tranquilla, è tutto ok, io sono ok” (se sia vero questo non lo so, so solo ciò che ho percepito io).
“Forse avrei dovuto trovare una persona come te”, non c’è molto da dire, si commenta da sola, questo è un capitolo dove finalmente molte cose sono state rivelate, dove tutto sta diventando più luminoso per entrambe.
Mi sento molto in difficoltà nel commentare la parte di confessione di Emma e cioè quella in cui le dice “Ho sempre creduto di essere sbagliata”, è come aver trovato un’altra me, certo con la differenza che lei ha scelto un modo di vivere completamente diverso e fra l’altro il suo ragionamento non fa una piega!.
Tutto il discorso che segue, Regina che continua a porsi e a porle delle domande è tutto come dire..Naturale?
Regina ha finalmente capito che Emma si fida di lei, di una paziente, di un’estranea, forse Regina non ha la dote che ha Emma di capire le persone (almeno non in maniera così spiccata) ma ha comunque qualcosa di raro e prezioso..La sua fiducia (chissà che ne pensa Ruby di tutto questo).
Mi è piaciuto molto leggere di questa cosa in comune..Le lacrime, onestamente non avevo mai valutato lo spargimento di lacrime come fa la dottoressa Swan e il gesto che compie è..AMORE, cos’altro potrei aggiungere? Dimmi tu!!! J.
Sdrammatizzando un po’ la situazione…”Questa espressione ha spaventato parecchi uomini” Beh ci credo!!! Io ci credo eccome!!!
Non voglio sinceramente espormi più di tanto e mi limito a ribadire ciò che ho detto prima, ovvero che io ed Emma Swan abbiamo molto in comune, forse di più di quello che credevo, la conferma avviene con queste semplici parole “Perché io desideravo di essere normale”, “Accettarmi” (su questo punto avrei qualcosa da dire ma rischierei di andare fuori tema!).
E ancora una volta Emma Swan vede le cose in maniera…diversa, una maniera che mai avrei immaginato potesse esistere!!!
“Ordinaria”..Inizio ad avere veramente paura J Emma esci dalla mia testaaaa!!!!
“Perché sorridi”…”Sono felice” sentire pronunciare queste parole a Regina è destabilizzante ma in senso come sempre buono..Credimi!
“Grazie per oggi, Regina. Mi ha fatto piacere parlare con te”
Si Emma credo sinceramente che ti abbia fatto piacere, come credo anche che ti abbia fatto stare maledettamente bene. |