Buona domenica.
Lo scorso capitolo mi è piaciuto, è stato realistico e divertente, con una punta di dolcezza che scioglie sempre il cuore; non avendo nulla di particolare da dire non ho recensito, per cui approfitto di quest' "introduzione" per farvi i complimenti.
In questo capitolo si notano un paio di errorini di battitura, che non convergono in modo incisivo all'impato finale del capitolo, ma ci sono, e capitano a tutti.
Per quanto riguarda il capitolo l'ho sentito diviso in due parti: una prima, dove Rachel interagisce con Kurt, e una seconda, che riguarda il viaggio e la vacanza.
L'idea è molto bella e romantica, ma ci sono troppe imprecisioni per due scrittrici del vostro calibro, come:
-alcune frasi, azioni o reazioni un po' troppo enfatizzate;
-veramente troppi monologhi. Va più che bene avere capacità narrative, e giocare molto all'infuori dei dialoghi e delle azioni effettive con i pensieri dei personaggi, ma se ciò viene usato in eccesso può risultare pesante e noioso.
E per monologo non intendo spiegare ciò che accade, con commenti da parte del personaggio, ma creare ragionamenti - per carità, divertentissimi, perché una Rachel piena di complessi fa sempre ridere - per quasi ogni cosa.
In compenso mi è piaciuto veramente molto lo scambio di battute in auto, dove viene messo in risalto l'aspetto giocoso di Quinn, e quello ingenuo e imbarazzato di Rachel.
Due pezzi di puzzle, pieni di difetti e seghettature, ma che si incastrano alla perfezione.
Un punto che non ho beh capito o che avrei trattato diversamente è quello riguardante i risparmi di Quinn.
Nel senso: ha una figlia piccola, e (se non ricordo male, poi vado a controllare) risparmia per andarla a trovare ai genitori adottivi, e questi risparmi li utilizza in una vacanza che avrebbero potuto ugualmente fare, magari in campeggio, spendendo i soldi dell'albergo per le tende, e quelli del ristorante per dei pasti al sacco.
Magari non proprio in campeggio, ma qualcosa di un po' più semplice, che possa rendere felice Rachel e che possa far andare Quinn dalla figlia.
Soprattutto se fa un secondo lavoro come quello che fa, che implica svestirsi della propria dignità e stare ai desideri di sconosciuti, trattando argomenti sessuali senza il minimo pudore - che Quinn avrebbe, visto il modo in cui la propria famiglia la fece crescere. (A meno che nella storia, essendo un AU, non sia cresciuta in una famiglia meno tradizionalista.)
Credo di aver detto tutto, l'impatto generale è stato buono, ma ripeto: se non avessi letto le altre vostre storie e soprattutto gli altri capitoli questa recensione sarebbe positiva.
Dal momento che il vostro potenziale è veramente enorme, scrivere il capitolo come questo che potrebbe essere considerata una bozza, e successivamente rielaborarlo più e più volte sarebbe un ottimo esercizio, che dimostrerebbe ancora di più di che straordinaria intelligenza e poeticità siate dotate.
Grazie per il capitolo, alla prossima recensione. |