Così mi metto in pari, anche con la coscienza.
Ammetto che il personaggio di Austin non me lo ricordo proprio (se è comparso in BoO allora c’è un buon motivo), ma mi pare tu lo abbia descritto come un perfetto figlio di Apollo, con la passione per le arti, bravo nel tiro con l’arco (a differenza di Will che è una schiappa) e innamorato di storie e narrazioni.
Poi te l’ho già detto che adoro quando in una fiction citi particolari di altre cose che hai scritto, danno l’impressione di completare il quadro e renderlo ogni volta più preciso. Perfetto quindi il riferimento all’aneddoto di Will che si era incantato a fissare il sedere di Nico XD
E con una passione così forte per la narrazione, non poteva che essere Austin ad istruire le nuove leve sul passato del campo.

Sì lo so che hai pubblicato un fantastilione di giorni fa, ma onestamente con le belle giornate che sono arrivate con la primavera, l’idea di mettermi davanti al pc mi ha fatto venire l’orticaria…
Ma mi sono detta di farmi coraggio e scrivere qualche riga.
Mi piace moltissimo che tu stia dando spazio ad un personaggio che è rimasto quasi sempre dietro le quinte. A tutti gli effetti, Michael è spuntato fuori proprio dopo la morte di Lee, e anche lui ha fatto una fine tragica direi piuttosto velocemente.
Allo stesso modo trovo perfetto il passaggio ad un “clima più triste” (passami il termine) man mano che si procede con la storia, con i primi spezzoni che raccontano della vita di tutti i giorni al campo, quando la guerra era ancora lontana e le giornate pacifiche, e la scocciatura maggiore era Will che occupava sempre il bagno per primo alla mattina.
Per poi passare al lutto per Lee e alle responsabilità che gli sono piombate, indesiderate, sulle spalle essendo Michael il membro più anziano della cabina di Apollo.
L’ultimo pezzo invece è direttamente una pugnalata al cuore, con i rimpianti di quello che avrebbe voluto fare in futuro ma che sa non potrà mai avvenire perché sta andando incontro alla morte.

Ohhh *-* Micheal...
Nelle ultime righe mi sono venuti i brividi. Mi è piaciuta molto e non ho notato errori :) mi è piaciuto leggere il tuo punto di vista, la casa di Apollo è una delle mie preferite. La mia parte preferita è stata quando hai scritto del rapporto che Micheal aveva con Will, e per il fatto che gli otto bersagli su dieci erano penosi...e che non si sarebbe dovuto neanche fermare per scusarsi, perché ci avrebbe pensato Micheal per lui. Che bello *-* quell' ultima frase mi è piaciuta tantissimo.
Complimenti, scrivi proprio bene.
C.

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*brividi*
mi sono venuti letteralmente i brividi leggendo l'ultima parte. Credo che sia la mia preferita. Questo lungo elenco di cose che Michael non potrà mai fare. Quest'immagine di lui che cade a rallentatore e realizza tutto ciò che non sarà mai.
*brividi*
Meravigliosa, come tutto ciò che scrivi tu, d'altronde. Uno studio accurato di Michael e il suo rapporto con i fratelli.
Non vedo l'ora di leggere sugli altri figli di Apollo. Soprattutto Will... Mi sto già pregustando quel pizzico di solangelo perché sì XD

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Hola!

Ho un debole per la Cabina di Apollo, amo Apollo e tutti i suoi figli e mi diverto a fantasticare sulle loro vite e sui loro modi di fare. So che non c'è molto che si possa ricavare dai libri e dal Canon, per questo idee come le tue mi piacciono tantissimo. 

Vedere Micheal, o Will, o anche Austin, tutti insieme, con degli squarci di vita che potrebbero esserci One potrebbero non esserci stati, mi fa sciogliere il cuore. Sempre. 

Per iniziare, direi che l'hai scritta in maniera egregia. Mi è piaciuto tantissimo il tuo stile. E no, non ho notato nessun errore, neanche di distrazione. 

​E poi le cinque cose, mi hanno fatto sorridere e anche messo una leggera malinconia. 

Spero tanto che continuerai a scivere presto! Anche perché, l'ho detto, amo la Casetta di Apollo, e scoprire i headcanon altrui…

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