Recensioni per
From limits far remote, where thou dost stay.
di Delilah Phoinix Blair
Dopo mesi di attesa, ecco il nuovo capitolo! |
Questo capitolo ha due parti ben distinte, ma perfettamente parallele, quindi non poteva assolutamente essere diviso e va benissimo così, bello lungo - che abbia più di settemila parole non l'avrei mai detto se non l'avessi saputo da te, perché scorre meravigliosamente. Questo capitolo l'ha percepito come la crosta terrestre e una zolla al di sotto. La costa terrestre è la narrazione su Ryan e Afrodite, più dove batte il sole, la parte di cui abbiamo modo di leggere di più, abbiamo questi due innamorati e sfortunati che cercano di godere con una tranquillità che in questo universo pare il sinonimo di assurdità i momenti che possono passare insieme, tra la gioia di un sorriso e una risata e una passione trattenuta per un bene che non si sa più a chi appartiene. La zolla è quella che, quando vibra, a seconda dei vari movimenti che può avere, scatena il terremoto. Ed io sento un terremoto nell'anima ogni volta che parla Paolo, ogni volta che mi ritrovo a leggere della purezza del suo amore per Afrodite, nei ricordi e nel presente, insieme all'amicizia per Marco. Paolo è un personaggio molto delicato e virile, il modo in cui si è evoluta la situazione ti toglie ogni certezza: non so, non ho mai saputo in che cosa sperare. Il terremoto ha attraversato ed attraversa anche l'anima di Afrodite. |
l'unico errore,che poi non è un errore,era nel titolo del capitolo. |