Recensioni per
Immer heilig sein
di benzodiazepunk

Questa storia ha ottenuto 11 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Junior
23/10/15, ore 19:45

Ciao! Sono qui per lo scambio di recensioni. ^^
Come accaduto con le altre, ci tengo ad iniziare mettendo in chiaro che, di base, sono fortemente allergica a questo genere di fic, basate su personaggi famosi – però è nel mio carattere cercare di esser oggettiva e provare comunque; inoltre pure l'altro testo recensito, di un fandom, che non mi interessa, ha avuto alla fine una valutazione positiva.
Perciò, dato che la canzone ti ha inspirata tanto da scrivere un pezzo, e forse è quindi rilevante per la trama, metterò in sottofondo pure la canzone in questione – la prima che ascolto di questo gruppo e sorrido un po' se immagino a quello che potrebbero pensare i miei coinquilini! XD
Ma iniziamo...
E comincio dicendoti che per chi non conosce i due artisti è un po' difficile trovare la bussola, anche perché nella premessa non metti nulla circa la trama ma solo una citazione che, però, è molto vaga: non capisco dove e quando siamo, tanto per iniziare. Do per scontato che i personaggi siano almeno maggiorenni – lo sono, no? –, però trovo "terzo banco" nella seconda riga e questo mi fa pensare che si parli di scuola, nemmeno di università, e dunque mi chiedo se la storia è – o si apre con – un flashback, oppure se è una sorta di universo alternativo. Magari mi sento confusa anche perché non ho idea di chi siano i due, a malapena so che fanno parte di una band, ed in genere solo i fan del gruppo leggono fic di questa sezione... ma forse qualche indicazione nell'introduzione sarebbe stata un bene, in ogni caso – anche piccola, nel caso non volessi spoilerare troppo.
Vado avanti e vengo colpita subito da una coppia di aggettivi che, ahimè, sono sempre troppo diffusi, insieme: ovvero "lucidi e morbidi". Naturalmente il personaggio può avere davvero capelli così, ma è un binomio veramente troppo scontato, che, paradossalmente, toglie autenticità alla persona, dato che la omologano con i tanti milioni di personaggi, o forse più, descritti per l'appunto coi lungi capelli scuri lucidi e morbidi – e che, immancabilmente, proprio come avviene qui, ricadono sulla schiena.
Anche "spii il suo respiro che gli solleva impercettibilmente le spalle" è da correggere: il respiro non solleva le spalle del ragazzo, perché non è un'entità che può afferrare e sollevare qualcosa; e non va nemmeno bene in senso più metaforico, perché il respirare di una persona è di norma. come hai scritto tu, impercettibile o quasi e, semmai, si nota nel lieve gonfiarsi del petto, non nell'alzarsi delle spalle – e pure se l'osservatore, anzi osservatrice, è molto vicina, dietro il protagonista, è difficile vedere questo muoversi lieve del corpo, soprattutto se il respiro non è concitato.
Mi piace però come per la ragazza, quella nel corridoio poco frequentato, sia l'unica occasione per parlare al misterioso lui: in realtà è una cosa assurda, oggettivamente ragionando, perché, fino a che durerà la scuola, salvo imprevisti, potrà sempre provare a parlargli, ma è assolutamente in linea col pensiero poco razionale di lei e rende credibile le sue sensazioni esagerate di adolescente invaghita. Mi dà grande verosimiglianza ed approvo, quindi.
In compenso non capisco bene la posizione dei due, in quel corridoio: la ragazza è alle spalle del moretto? Lui si guarda attorno e lei vede i suoi occhi, ma è questo, per l'appunto, è possibile anche se una persona che sta davanti a noi ruota un poco la testa. Te lo chiedo perché poi scrivi di una porta – dalla definizione un po' confusa, in verità – che si apre alle spalle di lui, e mi pare che la collocazione spaziale sia un po' lasciata al caso oppure non è ben spiegata...
Sempre circa questa parte della fic, mi pare un po' troppo analitica la descrizione del fratello – ho letto sul web che sono gemelli, o sbaglio? – fatta dalla ragazza, ma tutto sommato ci può stare: pare così ossessionata dal compagno che, con vero occhio di falco, non si lascia sfuggire ogni cosa che lo riguardi; però la divisa è o della marina o dell'esercito, non può esser entrambe le cose, e non la collochi, ma, semmai, la riconosci... è un inglesismo, e tecnicamente non è sbagliato, ma non è il massimo. Senza contare che, a meno che mi sbagli, c'è un'enorme differenza fra le due – questo mi porta a chiedermi dove viva la ragazza: non in un mondo reale? E perché un militare o marinaio o quel che è può entrare dal cortile, come nulla fosse, dentro un liceo? Non ha molto senso.
È poco sopportabile, poi, che la nostra lei noti ancora quanto sono neri e morbidi i capelli di Bill: non è priva di personalità, certo, ma pare che questa ragazza si annulli di fronte a lui e la cosa non contribuisce a renderla simpatica al lettore – che poi ha già saputo dei capelli del ragazzo. Non serve ripeterlo.
In realtà mi trovo in difficoltà.
Perché più si va avanti e più la storia perde la bussola.
La ragazza, dopo righe di indecisione, in cui ammette di non cogliere la differenza fra un militare ed un marinaio, o ufficiale di marina che sia, improvvisamente lo identifica come militare – allora sa, o ha deciso a caso?
E, ancora, ripeto l'assurdità del fatto che un estraneo adulto possa arrivare così e, soprattutto, portar via un ragazzo.
Ammetto che quasi avevo sperato fosse un sogno e che alla fine si ritornasse ai banchi, scoprendo che era tutto un gran volo di fantasia: l'unica cosa autentica che trovo infatti, a parte l'ossessione di lei, è la totale noncuranza di Bill per una sconosciuta – una stalker, quasi: io l'avrei presa a padellate, altroché; ma lui è comprensibilmente chiuso in un guscio solitario, con ben poca voglia di scacciare una ammiratrice troppo molesta.
In definitiva, non scrivi male – fra l'altro immagino tu sia piccola, quindi hai tutto il tempo per migliorare! – ma ogni tanto fai degli strafalcioni non indifferenti e, a mio avviso, dovresti un po' provare a distaccarti dagli stereotipi. Se posso darti un consiglio, ti spronerei a scrivere di qualcosa che è vero, di ciò che sai, e non solo della voglia riflessa di incontrare i tuoi idoli – un desiderio autentico, che sicuramente senti tanto, ma ti porta a scrivere di ambienti, persone e situazioni che nella realtà non conosci.
Infine ti chiedo perché la canzone ti ha ispirato esattamente una fic del genere – che, poi, è tutto tranne che strana o particolare; semmai è senza senso pratico, ecco.
Non ho visionato il testo, in tedesco, ma, anche solo musicalmente parlando, mi è parsa davvero eccessivamente malinconica e un po' dark rispetto al pezzo. Naturalmente ognuno interpreta le note come desidera, però è questa la mia impressione.
Sinceramente non me la sento di valutare positivamente, almeno in toto, questa fic. Non è pessima, è vero, ma decisamente potrebbe esser migliorata. Opto quindi per la bandierina neutra, sperando che la recensione possa aiutarti per crescere come autrice.
Ciao!!! ^^
(Recensione modificata il 23/10/2015 - 08:17 pm)