Scusa il ritardo con cui ti leggo qui, ma ho fatto qualche giretto e, proprio ora, esco dalla stanza d'ospedale in cui Sh si aggrappa dolce e disperato, domenica 25 dicembre 2016, alla mano di John, pentito e sconvolto...
"..Baker Street, grazie tante..nido di cuscini...Il passeggino è al piano di sotto...": qui già hai sparso aria di casa, di tenerezza, di "domesticità spiazzante e completa", di condivisione dopo la tempesta. Siamo su un percorso già distante da quello dove ci ha lasciato HLW, ma l'hai reso perfettamente possibile sviluppando, senza sbavature OC, le potenzialità narrative di quello che potrebbe essere il futuro per quei due (ormai tre). John, nella sua umanità concreta e Sh nel suo fascino unico e quasi alieno, sono credibili, li fai parlare ed agire con naturalezza e lodevole aderenza a ciò che la BBC ci ha centellinato in migliaia di anni. Billie si inserisce automaticamente in quel contesto, riassumendo in sé le caratteristiche di entrambi, quasi fosse figlia biologica dei due. Metto da parte, nel mio salvadanaio ideale di tenerezza, una frase, dolce e rassicurante: "...non andiamo da nessuna parte. Siamo a casa. Con te...”. Grazie.

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Questa serie, più la leggo, e più mi ricorda 'Ring of Akhaten'! Hai presente no? Quando il mostro non riesce a sopportare tutte possibili storie mai avvenute che derivano da un'unica storia. Cioè, una trama, mille possibili varianti. Qui è un po' la stessa cosa. In questo caso, i brividi li fa venire anche a chi legge e non solo a John quando ne prova all'idea di cosa sarebbe potuto accadere se Mary avesse preso Billie. Lo sappiamo bene cosa sarebbe successo, anzi benissimo. Ma questa variante è deliziosa e lo è soprattutto nella bellissima maniera con cui descrivi questa nuova quotidianità nella quale Billie ha immerso entrambi. A questo proposito, Sherlock è delizioso. Cioè, sappiamo già quanto profondo è il sentimento che prova, ma vederlo occuparsi della bambina e farlo in un modo molto spontaneo, come se non avesse mai fatto altro... l'ho trovato davvero, davvero delizioso. Per non parlare del bacio, io amo questo tipo di scene, in cui il bacio avviene all'interno di una nuova routine e in cui i personaggi, sul momento, a malapena se ne rendono conto. In questo caso, John lo realizza dopo qualche momento ed allora inizia a farsi tutte quelle domande che sono naturali; Sherlock starà pensando le stesse cose che pensa lui?

Alla fine, Sherlock confessa di amare entrambi e di desiderare che rimangano con lui. Dolcissimo. Il fluff che preferisco.
Koa

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Aahhh *w* mmaa è bellissimaa, è proprio fluffosaaa *^^*, la adoro.. davvero *^*.. stupenda, stupenda, stupenda.. ahahahha mi è piaciuta taantissimoo! Poi solo l'idea di Sherlock papà è una cosa meravigliosa.. ahahahah sto proprio sperando in una cosa del genere per la quarta stagione, niente Mary, ma solo loro tre e il 221B di Baker Street *^* .

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Dolce, dolce, infinitamente dolce. E collima per molti aspetti con la mia visione delle cose – anche nel 'mio' universo, John e Sherlock crescono la bambina di John insieme quasi inconsapevolmente, e Sherlock le fa fare esperimenti stravaganti e via così. Solo che l'uscita di scena di Mary è diversa, e ne risente anche il loro rapporto, e via dicendo.
Ma a parte questo, tu hai dipinto due personaggi bellissimi: uno Sherlock che da una parte sembra rassegnato a vedere John come un coinquilino per tutta la vita (non so bene dove ho avuto quest'impressione), attaccandosi a Billie (nome stupendo, fra parentesi) perché lei è parte di John e fa da ponte fra loro, per un po', e poi il suo stupendo sollievo in quel "finalmente" finale – mi ha fatto salire un groppo in gola solo con quella parola – c'è un'infinita storia dietro. E John. John che è un personaggio solitamente poco approfondito – lo liquidano come "quello ottuso che non capisce i suoi sentimenti e quelli di sherlock" mentre la situazione è ben più complessa. E il tuo John è meraviglioso. I suoi timori, dubbi e ritrosie iniziali, che poi Sherlock dissipa come al solito; e quel bacio spontaneo e meraviglioso e naturale – è bellissimo che compia quel gesto così, senza pensarci, perché ormai Sherlock è parte della sua quotidianità, e non potrebbe essere altrimenti.
Ammetto che, da lettrice silenziosa di parecchie tue storie, ero abituata ad uno stile più complesso, che personalmente preferisco, mentre questa os è molto semplice da questo punto di vista, ma non sarebbe potuta essere diversa, visto l'argomento e la delicatezza con cui hai dipinto il tutto, quindi anche lo stile leggero è adatto (sarò riuscita a spiegarmi? ne dubito, io e le recensioni non andiamo molto d'accordo).
E mi ha fatto sorridere quando alludi all'altra versione della storia – perché in realtà, o almeno per me, è quella la vera storia, questa è quasi come un sogno.
In ogni caso, bella, bella e molto dolce (azzeccato Paul McCartney all'inizio). E considero molto lusinghiero che condividiamo quasi la stessa visione sul futuro di questi due =)
A presto =)
-Clock

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