“L’amore troverà la via”, di SellyLuna
Grammatica e stile: 7.5/10
Originalità: 9/10
IC: 9/10
Trama: 8/10
Uso della traccia: 4.5/5
Uso dei prompt: 3/5
Giudizio personale: 4.5/5
Totale: 45.5/55
Commento di Yume_no_Namida
La mia speranza è di riuscire a imbastire un discorso coerente e ordinato e, data la vastità del materiale da trattare, non sono pienamente convinta di farcela. Tuttavia proviamoci! Innanzitutto ti rassicuro: ho trovato dolce, profondo e personale al punto giusto il tuo modo di rendere Naruto e Hinata, non sei affatto andata fuori strada! Come puoi notare da te, per l’IC hai ricevuto un punteggio alto: a parte alcune insolite sfumature presenti un po’ nel carattere di tutti i personaggi (compresi quelli secondari, Sasuke ha qualche leggero sbandamento ma devo dire che si riprende appieno! “Da lì in poi Sakura avrebbe dovuto cavarsela da sola”... il solito galantuomo <3. Rude e goffamente tenero) ritengo tu sia stata all’altezza dell’obiettivo che ti eri prefissata. E’ plausibilissima, Hinata che si lascia sopraffare dal dolore e si chiude in se stessa, tentando di portare tutti i pesi sulle proprie spalle, se non altro perché così è stata costretta a crescere nel corso degli anni... “il passato è una costante tentazione”, ha detto qualcuno; idem Naruto, di rapporti umani non è che precedentemente abbia fatto chissà quanta esperienza. Non si arrende, ma è spiazzato e atterrito dal comportamento della moglie, è un Naruto più maturo, un bellissimo scorcio del quale ci è stato offerto nell’ultimo capitolo del manga. Forse un tantino fuori personaggio è la reazione irritata di Hinata, ma credo sia compiutamente umano trattenere le emozioni e poi vederle esplodere all’improvviso - tutti gli esseri umani prima o poi si incazzano, diamine; e del resto l’istante successivo, quando si svela a Naruto con le più totali delicatezza e sincerità, riemerge l’Hinata a cui tutti siamo abituati, donna forte e consapevole. Persino Boruto è adorabilmente IC XD Hai sviluppato la traccia prescelta in maniera originale, sebbene essa compaia soltanto verso le ultime righe tutta la storia è comunque tesa verso quel nuovo primo scambio di sguardi... un nuovo primo sguardo! Mi sarei aspettata un primo sguardo e basta, non uno dei tanti sguardi quotidiani che si trasforma in qualcosa in più, che assume un nuovo significato, mi hai piacevolmente sorpresa! La trama è complessa, pregna di riflessioni - e questa è qualità che apprezzo oltremodo -, tuttavia non scorre in maniera fluida: si percepisce un netto stacco tra il momento del chiarimento tra i due coniugi e quello successivo della “ripresa”, sembra quasi tu abbia schiacciato il piede sull’acceleratore. I prompt non sono ben amalgamati tra di loro, mi è piaciuto il ruolo da te riservato a “gatto bianco” ma “porta” risulta estremamente marginale, mentre lo stile è personale e adeguatamente curato - mi è dispiaciuto dover abbassare il punteggio! Causa di ciò alcune sviste grammaticali che adesso, per sommi capi, proverò ad elencarti:
- “Non riusciva a classificare quell’ambiente e questo le metteva addosso una certa ansia: per quel che ne sapeva poteva trovarsi in una zona ristretta, senza nessuna via d’uscita – e solo all’idea iniziava a tremare a disagio – oppure era in un luogo aperto, magari in una fitta foresta che non lasciava filtrare nemmeno un piccolo raggio di luce”, quando si dice due piccioni con una fava! Dopo “tremare” sarebbe stato meglio inserire una virgola (lo scarso uso di quest’ultima si ripresenta più volte all’interno del testo, alternato all’abuso), mentre “era” diviene una porzione di testo superflua dopo il “trovarsi”. Altro esempio di testo superfluo è “ma ancora una volta non ottenne risultati in questo senso”.
- Presenza iterata di termini generici, quali vedere, dire, fare et cetera.
- Porta-finestra scritto porta finestra, come si trattasse di due elementi separati.
- Imperfetto al posto del congiuntivo. A volte, in termini di correttezza, può starci, altre volte no, in ogni caso alla lettura lascia una sensazione sgradevole. Es. “Lì poteva essere se stessa, non c’era nessuno che la giudicava, nessuno da rendere orgoglioso, nessuno che si arrabbiava perché non era forte abbastanza, nessuno che l’avrebbe potuta deridere”, o “Con un sorriso di circostanza, la ringraziò per la sua dedizione, il cibo era fantastico come sempre, nonostante quella mattina gli riuscì molto più arduo mandar giù tutte quelle prelibatezze” (qui sbagliatissimo il passato remoto!), o ancora “In fondo, non ci sarebbe stato nessuno che poteva indignarsi per la sua sosta” e altri.
- “Era soffice come la lana e le nuvole, se avesse mai potuto constatarne la leggerezza di queste ultime”, constatare, dato che subito dopo specifichi “di queste ultime”.
- Verbi/Espressioni utilizzati/e in modo improprio, es. “il micio commentò il suo assenso per quelle affettuose attenzioni”. Il micio può esprimere il proprio assenso, può soffiarlo, ma commentare è una cosa che avviene soltanto dopo essersi espressi - e in genere proviene da qualcun altro, a meno che non si tratti di un chiarimento personale di quanto affermato ;)
- “Sakura se le sentirà più tardi”, è un modo di dire colloquiale/italianizzato da un qualche dialetto? E’ stato stranissimo trovarselo davanti in una storia composta interamente in italiano di un certo livello!
- “Speravo che avrebbe preso il carattere della mamma, non volevo che sarebbe stato un monello come lo sono stato io. Mi domandavo se avrebbe ereditato il Byakugan oppure se avesse avuto gli occhi azzurri come i miei.”, l’Errore, anzi, gli Errori con la E maiuscola! Hai sostituito il congiuntivo con un condizionale e poi il condizionale con un congiuntivo, qui ho per forza dovuto modificare ulteriormente il punteggio. Sii più attenta!
- Soggetto non specificato e altre sviste di minore rilievo (tipo la d eufonica, Moko darà di matto X’D) che in correzione di fanfiction ho evidenziato e che sarò ben lieta di farti presenti inviandoti la storia per e-mail, una volta conclusosi il contest - non appena ne avrò il tempo e soltanto qualora tu ne faccia richiesta, ovvio. Sono a tua completa disposizione per qualunque dubbio, domanda o chiarimento - o per tutti e tre insieme - :) .
Che altro aggiungere, in chiusura?
Mi è piaciuta la soffusa poeticità di cui hai reso pregni taluni passaggi, come quando Hinata descrive il suo ciliegio in termini di meravigliose vesti che mutano al mutare delle stagioni, ho apprezzato la profondità psicologica e la grazia di sentimenti da te attribuita ai due protagonisti: sia Naruto che Hinata riflettono sulla propria situazione in maniera molto chiara, conscia e allo stesso tempo emozionata e sofferta. Il finale lascia leggermente spiazzati, sembra non vi sia una conclusione reale e incastrabile alla perfezione con tutto quanto la precede, tuttavia le melanconiche e delicate sensazioni regalate dalla lettura nella sua interezza permangono. E infondono tepore.
Brava! |