Recensioni per
Una donna
di SabrinaSala

Questa storia ha ottenuto 22 recensioni.
Positive : 22
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
16/04/15, ore 14:50

Questa tua breve storia è molto efficace e convincente. mostra i due momenti fondamentali nel cambiamento di Oscar in modo realistico. Bravissima, complimenti.

Recensore Master
16/04/15, ore 11:18

Se in "Rifiuto'' trasmetti dolore e lacerazione, qui cambi registro e riesci a scrivere un brano di una pacata dolcezza, di una rassicurante serenità. "Affermazione" è il titolo giusto per questa Oscar con i fili d'erba tra i capelli e il ricordo di "mani più grandi e frenetiche" sui bottoni della divisa. Affermazione, non solo mera accettazione, della sua natura di donna, del suo essere rosa, del suo amore per Andrè. Affermazione che diventa anche riconciliazione con quella profonda parte di sé, che ha sempre svilito e ritenuto fonte di amarezza, ma che ora, grazie ai baci ardenti e al desiderio del suo uomo, riconosce come punto di forza e di partenza per una nuova vita. È l'amore a far comprendere a Oscar il reale significato della parola "donna", la vera risposta alla domanda che si poneva in "Rifiuto". E tu ce l'hai mostrato con una prosa semplice e raffinata al tempo stesso, presentandoci questo scorcio meno abusato di altri con la tua consueta, sensibile delicatezza. Il finale è aperto alla speranza, alla vita, ad Andrè... sappiamo che la conclusione sarà un'altra, ben più drammatica, ma per una volta ce lo fai dimenticare, regalandoci l'illusione che "amor vincit omnia", anche il destino, anche la Storia.

Recensore Master
16/04/15, ore 10:49

Quando ho letto dei bottoni già slacciati da altre mani e dei fili d'erba nei capelli, mi sono ribaltata dalla sedia. EVVIVA!
La donna si è svegliata dal torpore...
Hai colto un attimo che si incastra nella storia vera e ci regala uno scorcio mai considerato da anime, manga o ff. Hai scovato un angolo buio e dimenticato... Donna per la prima volta... forse non è solo quello a rendere donna, anzi, me lo auguro, ma certamente per Oscar ha rappresentato il giro di boa... per lei lo è. I ricordi che riaffiorano nel torpore dei sensi sono stupendi... il pensare a lui, a sguardi, silenzi, profumi...
André aveva ragione, anche allora... sulle rose e sui lillà lui aveva avuto ragione fin dall'inizio.
L'unico dubbio mi resta sulla lettera... se non è quella scritta a palazzo Jarjayes per il Generale, che lettera è?
Tu non lasci nulla al caso...

Recensore Master
16/04/15, ore 10:43

"E' questo che significa essere donna?"
Cara Oscar, questo è quello che significa "improvvisarsi" donna! Cioè fare la donna come lo avrebbe fatto una ragazzina... Oscar è una donna che non sa esserlo e commette errori banali, come illudersi per un amore che non ha un briciolo di fondamento (se fossimo ai giorni nostri, quello per Fersen sarebbe alla stregua degli amori per il belloccio da copertina...) e non essere così sveglia da leggere negli occhi (e che occhi) di André i suoi veri sentimenti.
Per fortuna André le apre un po' gli occhi e, come tutte le donne (e qui sì che sei una donna vera!) Oscar prende una cantonata e soffre almeno un po', prima di mettersi a fare i conti con la realtà.
Mi piace il modo in cui lei si chiede come André abbia potuto resistere, e il parallelo che fa tra la sua sofferenza per Fersen e quella di André per lei. Buona cosa... mettersi in discussione è il primo passo per andare avanti...
Complimenti... qui hai psicanalizzato Oscar per bene! e ci fai ben sperare!

Recensore Master
16/04/15, ore 08:29

Sabrina, sei riuscita veramente ad emozionarmi... io amo quell'episodio e tu ne hai dato una versione nuova, profonda, struggente. In Oscar non si agitano solo rabbia o umiliazione, ma c'è anche la consapevolezza dell'amore di Andrè, della sua sofferenza (''Come hai potuto, André…” mormorò “Come hai potuto resistere a tanto?''), che lei conosce bene perché è anche la sua... e per sua stessa ammissione non può condannarlo (''Non poteva nemmeno odiarlo… Sofferenti entrambi per un amore impossibile....Non poteva odiarlo… No. Eppure non poteva amarlo.'').E giunge all'amara quanto erronea conclusione, che riprende la domanda dell'incipit: essere donna è debolezza, essere donna è dolore. E lo rifiuta. Oscar qui è cosciente di essere una rosa e non un lillà, ma lo vuole a suo modo, scegliendo di essere quello che è sempre stata, un uomo in un corpo femminile, rinnegando quella parte di sé che la fa soffrire, quel cuore di donna che spero emerga più avanti. Che dire, Sabrina... sei stata bravissima, grazie di questa ennesima, piccola perla. Mi metto a leggere il successivo, peccato che sia già l'ultimo!

Recensore Master
16/04/15, ore 07:37

Brava, Sabrina!
Bella questa doppia visione del ruolo e della vita di una donna da parte di Oscar. Prima rabbiosa, poi imbarazzata felice al contempo
Mi piace molto il modo in cui hai descritto i due momenti.
Mi stupisce che tu le abbia pubblicate insieme...lasciaci sospirare un po' per l'attesa, la prossima volta!
A presto.

Recensore Master
16/04/15, ore 00:08

Bel capitolo mi piace molto, ben scritto, aspetto il prossimo aggiornamento 😉

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