Mi sento un po’ in colpa per il tempo smisurato che ci ho messo per recensire, ma sappi che sono in ginocchio sui ceci per scontare penitenza!!
Che dire… che non potevi finire meglio questa fiction.
Personalmente non credevo che Celeno potesse sguinzagliare contro Nico qualcosa di peggio delle visioni di Bianca che lo incolpa di non averla salvata (e ti giuro, mi veniva veramente voglia di urlarle contro roba tipo “cosa cavolo blateri che sei tu che lo hai sempre mollato, neanche fosse un giocattolo rotto o di cui ti sei stufata”), o di Percy che lo allontana in malo modo dicendogli che lo disgusta, sul serio, pensavo che non ci fosse nulla di peggio di quello.
Ma dovevo immaginarmelo che mi avresti stupita e avresti trovato qualcosa di ancora più terribile. Perché non c’è niente che ci spaventi più di noi stessi. Per Nico soprattutto, che già è introverso di suo e si sente fuori posto… cosa che non sarebbe nemmeno troppo sbagliata, visto che arriva dagli anni ’40, anni in cui l’essere omosessuali come lui era vista come una cosa che andava punita con il campo di concentramento. Ci aggiungiamo poi che è figlio di Ade, e che si porta addosso la cattiva reputazione (completamente infondata secondo me) del padre, e si sente come se dovesse rimediare. Per questo è inflessibile con se stesso, e giudica ogni piccolo errore come una mancanza gigantesca a cui non crede di poter rimediare.
Nico è terrorizzato dall’idea di essere realmente come l’immagine che crede che gli altri abbiano di lui.
E da questa condizione non può uscire da solo, ha bisogno di Will, che costantemente e con pazienza gli ripete che non è da solo, e che non deve aver paura, perché nessuno vuole allontanarlo, che ha tanti amici, Will sopra a tutti gli altri, che non vuole altro che stargli vicino in tutti i modi possibili, e che arriva come un raggio di sole a disperdere le paure di Nico.
Sai, ero così presa dalla battaglia e da Nico e Will che fanno il mazzo a Celeno, che quando è risbucata fuori la semidea che era stata presa in ostaggio mi sono detta: e questa qua da dove è sbucata fuori? E sono dovuta andare a rileggermi anche la prima parte.
Ultima cosa poi la smetto di tediarti. Ma, i versi che hai messo alla fine li hai copiati da qualche parte o li hai scritti tu? Se sono tutto frutto della tua penna (o tastiera), beh caro mio, ho solo una cosa da dirti: la scrittura è la tua strada!! Puoi fare qualunque cosa: narrativa, poesia,, musical… ma scrivi!
Mi eclisso sul serio adesso.
Davvero una splendida Fiction, COMPLIMENTISSIMI.
Un abbraccio. |