Recensioni per
Canti di vespri solitari
di HellSINger

Questa storia ha ottenuto 15 recensioni.
Positive : 15
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
01/10/15, ore 01:24
Cap. 1:

Molto bella! Complimenti, mi piace molto l'idea dell'anti superuomo e della interpretazione del pensiero di Nietzche in chiave del pessimismo contemporaneo, ancora complimenti aspetto altre te poesie e/o recensioni :D

Nuovo recensore
04/06/15, ore 15:24
Cap. 1:

Bellissima poesia. Mi piace i toni con cui è narrata, e il tema trattato poichè mi ci rispecchio. Solo una pecca ho trovato, un verso in cui andava una virgola che non c'è, ma basterà rileggerla e te ne accorgerai. Saluti!

Recensore Veterano
15/05/15, ore 21:53
Cap. 1:

La beata solitudine nietzchiana, una vera passione.
Un sentimento nichilistico ben espresso, un senso di solitudine ben espresso, con quella forza che penetra crudele nell'anima del lettore attento.
Tutto viene evidenziato da una forza "disumana", non super-umana.
L'oltre-uomo non verrà mai, l'epoca dei disumani è giunta, ed è purtroppo l'epoca più buia di sempre, e non si può rischiarire con semplice luce artificiale.
Bel componimento.

Recensore Junior
24/04/15, ore 23:17
Cap. 1:

Ciao! Di solito cerco di fare un'analisi approfondita e qui noto che l'ultima parte della tua creazione è un po' dicorsiva, poco poetica diciamo (da "Perché non c'è niente in cui credere" in avanti). Visto che nei primi versi questa poesia non era niente male (i primi erano molto più curati) ti invito a rivedere l'ultima parte, perché secondo me può acquisire una forma più bella.
Passando al significato, quest'ultimo risulta molto interessante -per questo ho voluto recensirti: è un tema abbastanza duro, ma intrigante.
Una visione disillusa della realtà (non sei un superuomo e... chissà , magari il superuomo neppure esiste), incredibilmente pessimista, fino alla fine, dove insisti a voler affermare: "Sono sempre stato solo". Anche quandi dici che sorridi a una vita che ti uccide (un pizzico di positività che ha ancora un retrogusto di negativo).
Non sono d'accordo sul fatto che credere sia da stupidi. Non si deve credere per forza in Dio. C'è sempre qualcosa nella vita a cui ti devi attaccare, che sia la bellezza o la verità o un'ideale, perché altrimenti non vai avanti.
Certo, morirai comunque. Però la vita è sempre una caccia al tesoro, forse proprio perché è piena di delusioni e sofferenza. È la ricerca di un senso che non possiamo cogliere in questo istante e che forse non ci sarà mai chiaro.
Per me è morto chi ha smesso di lottare o di cercare questo senso, piuttosto che uno che crede in qualcosa.
Quindi, ti lascio con questi pensieri, una piccola critica, quella iniziale (scusa, voglio essere sincera al 100 per cento), e ti ringrazio per aver scritto questa poesia, che mi ha spinta a riflettere, anche se ho una posizione differente dalla tua.

A presto
Grazia